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~ uno spazio interiore fatto di colori, profumi, pensieri e vibrazioni del cuore.

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Archivi della categoria: Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

L’anima bella del riciclo

28 martedì Dic 2021

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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coperta patchwork, cucire e creare, cucire una coperta, decluttering, l'anima del riciclo, recycle, riciclare vecchi abiti, riciclare vestiti, riciclo

Una coperta a quadratoni.

Avete presente, sì, quel momento, sperato e temuto al contempo, del cambio armadio, vero? Dove insieme alla necessità di fare ordine si insinua ogni volta la consapevolezza che occorrerà fare di nuovo pulizia. Lo detesto, anche se mi rendo conto che porta in sè qualcosa di liberatorio. Eppure è una strana idea di decluttering, la mia. Quando dopo infinito titubare finalmente mi decido a fare spazio, ecco che arriva l’idea creativa che mi frega. Vorrei liberarmi di vestiti, accessori che non uso più da un po’ per poter ricavare nuovo spazio nell’armadio, ma non appena mi cimento nell’impresa, ecco che mi coglie l’estro creativo del riutilizzo. Una tragedia. Perché così immancabilmente finisce che invece di recuperare spazio ne occupo di nuovo, con altri fantastici progetti appena nati, possibili o futuri che siano. E’ una brutta patologia quella del riciclo. 😀 E non se ne esce.

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Una copertina per il mio tritatutto Kitchen Aid

08 lunedì Nov 2021

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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copertura elettrodomestici fatta in casa, copertura in stoffa, cucire copertura elettrodomestici, cucire copertura kitchen Aid, cucire copertura tritatutto Kitchen Aid, cucire in casa, cucito, fai da te

La planetaria già ce l’aveva. Un pratico cappuccio di tessuto in cotone con tante stelle dorate, che la protegge dalla polvere nei periodi di riposo, quando non la uso. L’ho progettato, tagliato e cucito io, seguendo la forma della mia Kitchen Aid rossa. Adesso che ho preso anche il fratellino piccolo, il tritatutto, dello stesso marchio, anche lui rosso smagliante, ho deciso di regalargli un analogo copritutto, stessa stoffina, stesse stelline dorate. Avevo infatti un rimasuglio dello stesso tessuto usato anni fa, rimasto miracolosamente negli scaffali da sarta, e così sono partita subito con il progetto su carta. Come per l’impastatrice, volevo una forma a sacchetto che seguisse la forma esatta dell’oggetto e da poter fissare nel punto di maggior rientranza, con un  legaccio annodato. Ecco il mio mitico disegno abbozzato direttamente a penna!

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Un borsello home-made pieno zeppo di tasche

26 giovedì Ago 2021

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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borsello home made, bricolage, creare con abiti vecchi, creare con vecchi tessuti, creare un borsello in stoffa, cucire, riciclare, riciclare un vechhio jeans, riciclo, taglio e cucito

Una cosa che decisamente adoro è tagliuzzare gli abiti che andrebbero ormai buttati, con l’intento di farli diventare …altro. Mi piace pensare di dare loro una nuova vita trasformandoli in cose sì diverse da prima ma ugualmente utili. Ogni indumento se ci fai caso, ha delle peculiarità, una cerniera lunga lunga, un tessuto che ti ispira, un disegno, un marchio…caratteristiche che, se riutilizzate in modo opportuno, possono ancora regalare tante soddisfazioni.

Vabbè, un mucchio di parole per dire che amo spassionatamente il riciclo, specie se si tratta di taglio e cucito.

Questo qui era in origine un pantalone da lavoro di mio marito: tessuto grezzo e robusto e una quantità di tasche che solo un uomo sporco di morcia può capire. 😀 Due tasche sul davanti, due sul sedere, due sui fianchi che non si sa mai, una allungata e stretta per le chiavi inglesi (…suppongo!). Tasche di tutti i tipi: con cerniera, con bottone, a filetto o con semplice patta sovrapposta. Insomma il festival del pantalone riponi-oggetti. Peccato che un banale strappo sulla natica, dovuto all’usura del tessuto, lo ha reso un indumento da destinare al macero. Ma vi pare?

Neanche per sogno! Lasciare andare un tale potenziale ‘raccogli-cose’? Non era pensabile. Così con un’abile opera di taglio e incastro di pezzi, a mo’ di puzzle, ho ricomposto un piccolo -ma incredibilmente utile- borsello, con mille e una tasca, sia fuori che dentro, sopra sotto…ovunque. Con i ritagli delle due gambe ho costruito la tracolla e con una deliziosa telina in tinta coordinata, ho foderato tutti i rovesci: ne uscito un gioiellino. Un borsello per il tempo libero …post officina!

Xmery

Una cuccia nuova con un vecchio maglione infeltrito.

28 sabato Ott 2017

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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cuccia fatta con vecchi maglioni, cuccia fatta in casa, cuccia per gatti fatta in casa, cuccia senza tagliare, riciclo maglioni vecchi

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A casa nostra la lavatrice non è appannaggio femminile, tutt’altro. Cosa che comporta, non spesso ma in maniera ricorrente, disastri epocali di lavaggi non andati a buon fine: il classico bucato rosa o azzurrino a seconda del capo dimenticato insieme ai bianchi, elastici ridotti in pappa dalle alte temperature….ogni periodo ha un disastro che ricorre più volte, prima di essere definitivamente superato. Da un po’ a questa parte abbiamo i maglioncini di cashmere ristretti e infeltriti. Intere lavatrici coi migliori capi di lana ridotti a straccetti miniaturizzati. Tragedie che lasciano il segno. Come sempre il colpevole, sentendo su di sé tutto il peso di tale innominabile evento, subito propone di buttare tutto, cercando il miracolo che possa smaterializzare anche il solo ricordo della tragedia.

Tu guardi quello che ora potrebbe essere il maglioncino del grande Puffo e anche a te viene da nominare tutti i santi in fila! e toglierlo con fastidio al più presto dalla tua vista, ma poi dici “Aspetta… A pensarci bene (la mia testa in un angolino nascosto ha sempre in mente cosa potrebbe servire ai miei 4 zampe) anche se infeltrita, questa è pur sempre ancora Pura lana, o no? Caldo tiene ancora caldo, prima o poi vedrai che viene buona”.

E infatti così è stato. In rete un giorno mi capitato un post su come costruire una cuccia per gatti e cani, rimaneggiando vecchi maglioni da buttare, senza neppure usare le forbici, solo ago e filo! Wow, ho pensato! Finalmente darò una degna sepoltura ai misfatti di mio marito 😀 trasformando in modo stupefacente il corpo del reato in cose utili. Appena mi sono messa all’opera, le gatte come sempre si sono avvicinate subito, dimostrando molto interessate per il progetto! Durante tutta la durata del lavoro (un’oretta in realtà! E’ davvero semplice e veloce!) hanno assistito mute e soddisfatte, un po’ come i vecchi che commentano i cantieri! 😀

Ecco qui le istruzioni per costruire la cuccia che per un po’ di tempo diventerà il luogo preferito di tutti gli animali. Sempre molto utile, a mio avviso, perché salvano dal pelo letti, sedie, mobili e divani ( sì! 😀 ho detto per un po’…perché si sa, i gatti sono esseri volubili e molto bisognosi di novità!…) 😀

 

Istruzioni:

prendete ciò che resta dello splendido maglione in cashmere che era un tempo, e che avete riposto  nell’angolo più nascosto dell’armadio(il grado più o meno disastroso di restringimento che il capo ha subito, farà la misura della nuova cuccia).

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Il mio, aveva ancora una dimensione tale da poterci infilare un cuscino quadrato nella parte del torace. Mentre le maniche diventeranno il bordo che lo circondano come un abbraccio. Vediamo come.

Procuratevi sia il cuscino da infilare nel mezzo sia altro materiale di imbottitura per riempire le maniche. Io ho usato un secondo cuscinetto vecchio, l’ho disfatto tagliando la fodera esterna e ne ho utilizzato l’interno. E poi via di ago e filo.

Immaginate il cuscino quadrato posizionato nella parte del torace e cominciare a chiudere la parte che va da una ascella fino all’altra, immaginando la forma quadrata del cuscino.

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(Se avete timore di sbagliare, infilatelo direttamente al suo posto da subito e seguite i suoi contorni tra una ascella e l’altra.)

Poi cominciate a cucire il fondo del maglione, sui bastonetti, chiudendo dentro il cuscino quadrato.

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Adesso bisogna chiudere il buco del collo del maglione, io avevo uno scollo a V e l’ho chiuso prima cucendo tutta la V e poi facendo anche una piega, per unire i due punti e mimetizzare lo scollo. Se avete un collo rotondo, fate la stessa cosa, in modo che l’imbottitura delle maniche non esca.

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Ora le due maniche sono due salamotti, pronti da riempire, partendo da una manica e poi dall’altra.

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Quando li vedete belli gonfi, prendete i due polsini e cuciteli tra loro, fissando le due maniche come in un abbraccio, attorno al cuscino centrale.

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A questo punto, basteranno due o tre punti di fissaggio per tenere le maniche bene in posizione, attorno alla base centrale …e il gioco è fatto. Il vostro gatto sarà già lì a fissarvi, in attesa che gli facciate posto, deciso a testare l’effettiva bontà del vostro lavoro! 😉

Xmery.

Portavaso da appendere lavorato all’uncinetto.

31 venerdì Mar 2017

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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portavaso all'uncinetto, portavaso da appendere, portavaso in corda, portavaso per Hoya

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Metti una Hoya da traslocare in posizione più luminosa, in sala sul vetro a est, metti un marito che ti costruisce e ti monta l’asta a cui appenderla, ma ti manca il vaso coi ganci (di travasarla manco a pensarci!)….eh,….ci pensi da giorni e poi metti una sera particolarmente fervida di immaginazione e creatività!….Zac! Ecco l’idea giusta! Detto fatto! In un paio d’ore, davanti alla tv….Con materiale improvvisato 😀 e discutibile, ma funzionale allo scopo, e ora la Hoya è appesa! 😉

Occorrente:

-un rotolo di spago per legare gli arrosti trovato per caso dentro al cassetto in cucina 😀

-un uncinetto n° 4 (tenendo il punto molto lento)

Procedimento:

-10 catenelle, chiudere ad anello;

–6 catenelle, 1 p. basso (puntando l’intero anello sottostante) fino ad ottenere 8 archetti che formano una specie di margherita;

–10 catenelle, 1 p. basso (puntando dentro ad ogni archetto sottostante)…si ingrandisce la nostra margherita;

–10 catenelle, 3 mezzi p. alti (puntando dentro ad ogni archetto sottostante)…la margherita è sempre più grande…ora potrebbe essere una dalietta!….ahahahha;

–10 catenelle, 3 p. bassi (puntando sempre dentro ai nostri 8 archetti: tali sono rimasti, giro dopo giro);

–20 catenelle*, 4 catenelle chiuse ad anello con un mezzo p. basso, altre 20 catenelle*, 1 p. basso (puntando dentro a un archetto sottostante) 10 catenelle, 1 p. basso (puntando nell’archetto successivo). Staccare il filo e riprendere il lavoro all’altezza dei piccoli anelli in alto.

–6 p. bassi a riempire l’anello sottostante, 2 catenelle, passare all’altro anello fino a rinforzare tutti i 4 anellini;

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–10 catenelle, a formare un unico anello finale di aggancio, da fermare sul lato opposto del lavoro.

*) se si vuole ottenere un portavasi più lungo, che penzoli ancora più giù, aumentare il numero delle catenelle qui* e qui*.

NB. Il bello di questo sistema, rispetto ai classici vasi in plastica con i tre agganci, è che qui ci sta sotto anche un bel sottovaso capiente, non come quelli ad incastro (che se c’è troppa acqua trasbordano e l’acqua cola a terra) e che permette di valutare se e quanta acqua è rimasta sotto.

Sono molto soddisfatta. 😉

Xmery.

Tutorial: come impacchettare e spedire una talea radicata di passiflora.

15 venerdì Lug 2016

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening., Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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how to package a cut, how to ship a plant, impacchettare e spedire una talea radicata, Passiflora Constance Elliot, passion fruit cut, spedire una passiflora, tutorial

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Dopo aver fatto radicare degli stralci di potatura della mia Passiflora ‘Constance Elliot’ mi sono trovata tante piantine radicate, da dover regalare. Essendo le mie amicizie giardinicole principalmente in giro per l’Italia, mi sono dovuta cimentare nel trovare il modo migliore per spedire le mie giovani e delicate piantine, senza correre il rischio che venissero danneggiate durante il viaggio.

Dopo diversi tentativi, prove e riprove, mi sono assestata su questo metodo, semplice, a costo praticamente zero, salvo le spese postali di spedizione.

Ecco ciò che dovete avere a portata di mano:

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Ghirlanda con cinorrodi di Rosa canina.

20 martedì Ott 2015

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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cinorrodi di Rosa canina, ghirlanda autunnale, ghirlanda con cinorrodi di rosa, ghirlanda con cinorrodi di Rosa canina, utilizzare i frutti di Rosa canina

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Da anni lungo la strada che percorro ogni giorno mi soffermo a guardare dei grossi cespugli di Rosa canina, che fioriscono in primavera coi loro fiorellini leggeri e in autunno si colorano di rosso, riempendosi di cinorrodi aranciati sui rami ormai quasi spogli. Tinte magnifiche!….dai gialli, ai rossi, con qualche tocco di marrone scuro dei rami secchi e residui di verde che va scomparendo.

Ho preso tutta questa tavolozza e l’ho messa alla porta di casa. In una bellissima ghirlanda di metà ottobre.

Procedimento:

Ho tagliato dalle piante rami spogli di foglie e con numerosi cinorrodi, lunghi 35 cm. (naturalmente i pezzi apicali sono i migliori: più flessibili e facili da condurre a forma circolare).

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Ho aggiunto dei rametti più corti, con un  singolo grappolo di frutti ciascuno.

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Arrivata a casa, mi sono messa al lavoro, provando ad abbozzare la forma della ghirlanda, utilizzando i rami lunghi e sovrapponendoli a cerchio. Li ho agganciati dove mi sembrava tenessero la forma, con fil di ferro verde da giardinaggio, in tre o quattro punti.

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Poi ho cominciato a pensare a come dare solidità alla struttura …e ho risolto facendo passare un cordone di cotone marrone scuro, che si mimetizzasse perfettamente, che stringesse i rami nei punti di incrocio e che li tenesse stretti nella forma voluta.

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Tenendolo un po’ più lungo, ho fatto in modo che alla sommità della ghirlanda ci venisse un cappio alto una ventina di cm. per poterla appendere.

A questo punto, ho usato i rametti corti, per riempire i punti vuoti e dare uniformità alla densità dei cinorrodi, in modo che i punti di rosso si rincorressero in modo omogeneo e regolare.

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Ho poi immaginato di far forza ai colori scuri (già presenti nei rami e nei pochi cinorrodi già neri….) e sono andata come un lampo a ranzare i fiori del Sedum telephium (una volta di un bel rosa brillante ma ormai invecchiati, ancora nella balconetta 😀 ).

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Stavano una meraviglia, con quel tocco di verde argenteo e un po’ annerito delle foglie alla base.

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Non occorreva niente altro.

Ho messo solo un bel fiocco in alto, che riprendesse tutti i colori.

L’effetto è molto naturale e scarmigliato, tinta su tinta, niente eccessi e forzature… un pezzo di natura portato all’interno. Mi piace.

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Xmery.

Arance natalizie profumate.

26 venerdì Dic 2014

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage., Strenne natalizie: dolci o salate.

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arance decorate, arance e chiodi di garofano, arance natalizie

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Da parecchi anni a dicembre preparo queste arance decorate, che per giorni lasciano in tutta la casa il loro profumo di agrumi e chiodi di garofano…e ci ricordano che il Natale è vicino!

 

Ingredienti per 1 arancia:

1 arancia

1 mt. nastro in raso (h. 6 mm.)

Scegliendo arance a buccia sottile sarà meno faticoso bucarle coi chiodini,…e dopo parecchio lavoro eviterete di avere il polpastrello del pollice rosso e dolorante!

40 cm. nastro rosso (h. 4,5 cm.)

35 cm. nastro dorato (h. 3,5 cm.) se si vuole un doppio fiocco

30 gr. di chiodi di garofano

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Procedimento:

Si parte avvolgendo il nastro di raso rosso attorno all’arancia, sui 4 lati, incrociando sotto e annodando sopra. Perché il nodo sia più saldo, prima di annodare io faccio passare una volta l’estremità da sotto (vedi la foto), in modo che il nodo sia ben fissato, meglio bilanciato e abbia maggior tenuta:

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Poi si procede facendo il cappio, per poter appendere l’arancia, e si riannoda un’altra volta, sempre con l’accorgimento di far prima passare l’estremità da sotto:

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A questo punto si comincia con l’infilzare i chiodi di garofano nella buccia, prima sull’incrocio del nastro, sotto all’arancia (in modo che l’incrocio si mantenga ben fermo e il nastro posto sui 4 lati bene in asse)…e poi lungo entrambi i bordi del nastrino rosso, che risulterà così intrappolato e non si sposterà più.

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In questa fase, l’arancia continuamente bucata perde un po’ del suo liquido profumatissimo, che si intride nel nastro e nelle vostre mani, …. confondendosi con l’aroma dei chiodi…. Questo profumo che si spande in tutta la casa è per me la parte migliore di tutta l’opera!.. 🙂 …quella che crea definitivamente l’atmosfera natalizia!

Dopo aver terminato coi chiodi, si passa a decorare l’arancia con un bel fiocco finale! …io amo il rosso e l’oro, …tra i tanti abbinamenti che ho provato trovo che sia il migliore accostato all’arancio vivo della buccia, ma ognuno può sbizzarrirsi come vuole!…..ho visto anche deliziose e insolite arance decorate con nastri rosa!

Costruisco un fiocco (rosso), tenendolo nel centro con le dita, e sopra ne appoggio un secondo (oro) un po’ più piccolo…li acchiappo con le due estremità del nastro di raso annodato in precedenza e li fermo con un ulteriore nodo alla sommità dell’arancia.

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Ecco fatto!

Perché l’arancia si conservi a lungo, seccandosi pian piano senza ammuffire, rilasciando il suo profumo fino ad asciugarsi, occorre che solo i chiodini (e non la buccia dell’arancia!) tocchino qualsivoglia superficie!….quindi se verranno appese, accertatevi che a toccare il muro ci sia la fila dei chiodi di garofano, non la buccia arancio!

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Se invece le appoggerete su una superficie, stesso accorgimento: che siano i chiodi infilzati alla base a toccare terra, non la buccia! Oppure si può pensare di appoggiarle a un letto di spezie (cannella e chiodi di garofano) che appunto fanno da conservante.

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In questo modo, potrete togliere le vostre arance, ormai secche e quasi marroni, l’anno successivo, levare i nastri ormai larghi e molli, per riciclarli con nuove arance profumate!…..

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Se invece l’arancia non si conserva correttamente, dopo neanche una settimana si presenta così, con chiari segni di muffa azzurra in superficie…( e addio profumini natalizi!…. 😦 …. ):

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Varianti sul tema:

a nastro largo…

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Xmery.

Ghirlanda d’autunno.

30 domenica Nov 2014

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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fiori di Sedum telephium, ghirlanda con bicchieri di plastica e stoffa, ghirlanda d'autunno

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Già da ottobre, alla porta è appesa la ghirlanda autunnale. Non ho voluto disfare quelle precedenti, così,…mi sono dovuta inventare un modo per costruirne una da zero…. :-D….Pensa e ripensa, cosa può modellarsi facendo una curva tanto da formare un cerchio?…….So che può sembrare un po’ inusuale, ma…..mi sono venuti in mente i bicchierini di plastica impilati, che non stanno mai dritti impilati, che cascano sempre formando una specie di biscione.!….ecco!…..Mi così mi è partito l’Eureka!… ahahah!…… 😀

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Ho preso i sopraddetti bicchierini, e li ho graffati su un lato, sempre lo stesso, in modo che ognuno stesse solo in parte infilato dentro al precedente….in questo modo, ho calcolato che il “biscione” avrebbe curvato in modo apprezzabile!… Con 7 bicchierini dovevo fare 1/4 di ghirlanda per arrivare poi a chiudere il cerchio.

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Poi ho cominciato a cercare materiali per avvolgere l’anima della ghirlanda, minimizzare i gradini formati dai bordi dei bicchierini, e dare un corpo più solido a questo cerchio di plastica leggera. Subito ho pensato a carta stropicciata, ma non dava sufficiente solidità e tenuta alla struttura. Così ho usato delle buste di plastica ecologica bio, che sono morbide ma soffici e voluminose.

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Per dare uno sfondo che fosse del colore giusto per una ghirlanda “spenta” in armonia coi fiori secchi del Sedum telephium che volevo utilizzare! ho tagliato una vecchia maglietta a strisce larghe 12 cm.  e le ho avvolte strette strette, avvitandole a spirale, agganciandole man mano tra loro con la cucitrice.

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Ora la ghirlanda, pur sempre leggera, ma teneva.

E ora? Come procedere? Quali colori inserire? Alla fine ho optato per restare sui toni spenti dei marroni, delle terre, e di staccare solo con del bianco, ma anche con un tocco di rosa chiarissimo e freddo, per richiamare il fiore che era rosa e che invecchiando si è sì! scurito, ma richiama sempre quella tonalità.

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Messa una seconda striscia di maglina tono su tono (queste le ho cucite sul rovescio)… Presi nastri e nastrini, uno di voile bianco e l’altro rosa antico….inseriti (che fatica per non romperli!) i fiori secchi con le foglie ancora verdi e turgide nonostante il freddo…. 🙂

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…e alla fine ho aggiunto delle finte gardenie in lattice (lo so!….ben poco autunnali!…:-D) ma che stavano così bene ad illuminare il tutto!…. 😉

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Note: il fiore del Sedum telephium resta di un bel rosa (in un gradevole contrasto sulle foglie verde-grigie) per tutta l’estate, poi seccando diventa rosso scuro e marrone… e a quel punto va tagliato…. :ecco come utilizzarlo senza doverlo buttare via! 🙂

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Xmery.

Ghirlanda estiva.

25 mercoledì Giu 2014

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage., seasoning: vivere lo scorrere delle stagioni.

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ghirlanda estiva

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Ancora non eravamo al 21 giugno, termine ufficiale di inizio estate, ma il caldo è scoppiato in modo brutale e improvviso già a inizio mese quest’anno. Trovarsi 33°-34° senza preavviso è una bella sberla per il morale, significa condizionatore a paletta 24 h. su 24 e pensare di morire ogni volta che metti piede fuori casa….

Ho pensato che era ora di vestire anche la mia porta d’ingresso con una ghirlanda per l’estate: detto fatto!….. J

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Xmery.

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