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formaggi svizzeri, formaggio del Jura, formaggio di Bellelay, fromage suisse, rosette di formaggio, testa di monaco, Tete de Moine
Ho scoperto questo insolito formaggio tanti anni fa, perché lo proponevano come offerta natalizia al banco gastronomia della nostra Coop. Ed è stata subito una folgorazione.
Io amo i formaggi, lo so, parto svantaggiata. 😀 Eppure questo non mi porta a generalizzare. Anzi, sono molto selettiva! Amo il sapore del Leerdammer, ma non di tutti gli altri Emmenthal, mangio tantissimo Parmigiano a stagionatuta 24 mesi, ma non mi piace lo stravecchio che è molto più pregiato. Adoro il gorgonzola, ma solo se dolce e molto molto cremoso, potrei svenire per un tocco di Rocheford con miele di castagno e uva, ma non mi dice niente il Castelmagno. Adoro la Casera, la Fontina Valdostana e il Taleggio, specie se sciolti nella polenta. Mi piace anche la Scamorza ma solo se affumicata e con la crosta molto secca.
Insomma, il concetto è che, visto che amo i formaggi, non è che per questo mi piacciano tutti a priori, anzi. E se dico “Il Tête de Moine mi fa impazzire!”…credetemi, è perché proprio mi manda fuori di testa! Ha un sapore unico, pastoso e consistente, che proprio non si riesce a smettere, ecco….
Tuttavia, complice il costo non proprio a buon mercato, e il fatto che dopo quell’anno non lo trovai più, da allora lo acquisto on line, come regalo per il periodo natalizio. E’ bello vedere quella formella arancione, piccola e alta, così preziosa, da tenere per la Vigilia e i giorni sussessivi. Vorresti centellinarla pian piano per farla durare il più possibile, ma sai già che una volta aperta, ci salteranno dentro tutti senza ritegno, e in soli tre giorni potrebbe non rimanerne più nulla…puff, sparita.
(foto di Formaggi svizzeri.it)
Spesso nelle confezioni natalizie, puoi trovare compresa anche la mitica girolle l’attrezzo con cui tagliarla raschiando dall’alto piccole roselline leggere e sottili, una delizia del palato ma anche per gli occhi!
(foto da Jura Tourisme.ch)
….Così, ti senti meno in colpa: tutti affascinati a osservare lo strano meccanismo e tu continui a girare, girare, fai andare la manovella come i bambini, per vedere la rosellina che pian piano si forma sotto la lama..e poi, zanf!…te la magni senza dare nell’occhio….che va giù che è un piacere! 😀 Insomma, da qualche anno, che Natale sarebbe senza il taglierino della girolle sul tavolo, che ospita la formella intera piantata nel mezzo! tagliata man mano in orizzontale, girando, si abbassa sempre di più dai suoi originari 13 cm di altezza, finché in ultimo, quando ormai ne restano solo pochi cm,….abbandoni tutta la poesia e cominci ad andare di coltello tradizionale, e…vi assicuro che anche a dadini, va giù come un bambino sullo scivolo!…E Buon Natale a tutti.