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Archivi Mensili: settembre 2014

Pasta piccante in giallo.

30 martedì Set 2014

Posted by xmery2013 in Fumo in cucina!....Oggi ai fornelli., Primi piatti.

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Capsicum 'Hot Lemon, cipolla bionda, pasta estiva, pasta piccante, pasta piccante estiva, peperoncino giallo, peperone giallo, tonno sgocciolato

 

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Uscito fuori un po’ per caso, frutto di rimasugli di frigor e dispensa, questo condimento è stato acclamato a gran voce dai commensali di casa, che sì…amano il piccante, ma hanno apprezzato altrettanto l’aggiunta di note fresche del peperone e la base per me sempre vincente di tonno e cipolla!    Sicuramente da provare!

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Ingredienti per 3 ps:

240 gr. di pasta

2 scatolette di tonno sott’olio da 160 gr.

2 cipolle medio-grosse

1 peperone giallo

2 o tre peperoncini piccanti gialli ‘Cedrino’

 

Procedimento:

Fare appassire dolcemente la cipolla a fettine, in modo che non rosoli troppo, deve restare delicata e non troppo cotta. Salare moderatamente.

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Altrettanto fare in un altro padellino con il peperone giallo, in modo che cuocia un po’ ma non appassisca completamente, deve restare corposo. Salare ancora  anche il peperone.

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Nel frattempo cuocere la pasta, scolarla al dente e buttarla nella padella con le verdure. Aggiungere il tonno, dopo averlo ben scolato dall’olio delle scatolette (se fosse necessario altro olio, aggiungetene di extra vergine, alla fine, a crudo) e per ultimo il peperoncino piccante, tagliato a fettine sottilissime sul momento.

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Il ‘Cedrino’ col suo particolare sentore agrumato che si mescola al piccante e il peperone che risulta fresco e fragrante al palato, sono il tocco da chef di questa pasta!…;-).

Xmery.

Una strada nel cielo (volo Milano- Edimburgo).

27 sabato Set 2014

Posted by xmery2013 in Lo zaino in spalla: viaggiare è respirare.

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aeroporto edinburgh, Scozia, tratta milano malpensa - edimburgo, volo aereo

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Ogni volta che salgo su un aereo, non riesco a trattenere la gioia e lo stupore, mi sento Icaro che compie l’impresa sconfiggendo una cosa ovvia come la gravità! Mi frigge l’adrenalina in corpo quando sento la potenza dei motori frullarmi nello stomaco, realizzo subito dopo che la macchina infernale si è librata da terra,…e sono dentro al miracolo. Poi tutto diventa bellezza e incanto,… il mondo visto da sopra le nuvole!…lo stesso mondo, ma da una improbabile prospettiva!…. Vedo le cittadine lombarde ordinatamente progettate lungo i corsi d’acqua e circondate dal verde della pianura, a un’altezza misurata, che mi sembra di essere un aquilone sopra teste e campanili!

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Poi l’aeromobile (così lo chiamano a bordo!:-D) prende quota e la terra si fa davvero lontana, le forme poco distinguibili,…c’è sempre un attimo di “nebbia” fitta fitta……e poi si sbuca ancora più in altro, sforando lo strato di nuvole!….la sensazione è quella di un altro pianeta sotto di noi, una magica terra di panna montata illuminata dal sole!… (al di sopra delle nuvole splende sempre un sole acciecante su un cielo blu cobalto, che si riflette sullo strato bianco di nubi, come su una pista da sci a mezzogiorno!)….e tu non riesci a trattenere un grosso sorriso, un fremito di felicità ….e di bellezza! Ogni volta.

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Dopo questa prima baldoria di emozioni per la conquista della verticalità, quasi fossimo uno Space Shattle 😀 c’è un momento di ripristino della calma,… mi riassesto comoda sul seggiolino e guardo fuori il paesaggio che si muove lento…. Rifletto che la macchina miracolosa non solo “sta in aria” ma pure “si sposta”! Stiamo davvero viaggiando! Un viaggio che ha ancora per me dell’incredibile, che annulla le distanze e i tempi di spostamento in modo neppure immaginabile, solo un paio di secoli fa! E allora mi metto a guardare sotto in cerca di indizi, per capire qual è la geografia che stiamo seguendo….se la coltre nuvolosa lo permette!

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Vedo le montagne della Valle d’Aosta.. e quella cima deve pur essere il Monte Bianco!…i suoi ghiacciai brillanti sotto il sole!….quella deve essere la punta Helbronner, che tanto tempo fa scalai con la guida alpina insieme a un’amica, due scapigliate coraggiose e temerarie! 😀 mi sembra di riconoscere l’ultimo faticosissimo tratto di cresta innevata prima dell’arrivo!

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Poi un lungo tratto di nuvole sparse per la pianura, attraversando tutta la Francia, verso nord…la Manica per un brevissimo tratto di mare… ed ecco la costa inglese! Chissà perché mi aspettavo le bianche scogliere di Dover ad accoglierci,…e invece vedo chiare spiagge e un mare verde e blu!….

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Attraversando l’Inghilterra il comandante ci indica la città di Londra, laggiù, abbarbicata sul Tamigi e sulle sue anse che disegnano sul territorio la forma di un enorme serpente.

E poi, netta e improvvisa come un immaginario confine meteorologico tra Inghilterra e Scozia, una coltre di nubi basse si stende inesorabile su tutto il territorio a nord, come una fitta coperta di soffice lana bianca, e ci conferma che al nostro arrivo è previsto maltempo.. 😦

 

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E’ così che ….:-D dopo neanche mezz’ora, inaspettatamente, vedo sotto di noi la lingua costiera bagnata ad est dal Mar del Nord, che si insinua nel golfo sul quale sorge la città di Edimburgo! Un regalo non pensavo di ricevere! Mi piace vedere la città in cui andrò, posizionata geograficamente dall’alto oltre che sulla cartina! Mi aiuta a prenderne pieno possesso, a orientarmi. Così come vedere l’Hudson di notte illuminare serpeggiando l’oscurità sotto di noi prima di atterrare a New York o le tre piramidi a sud del Cairo!

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Con mio estremo compiacimento seguo l’aereo che abbassandosi per perdere quota oltrepassa la città e la sorvola a nord, compiendo un largo cerchio in diagonale (bellissimo, da brivido!) e raggiunge l’aeroporto, appena 9 km. a ovest di Edimburgo.

Atterriamo, senza patetici e italianissimi applausi, e cominciamo il nostro viaggio: in un paese nuovo, una lingua diversa, e abitudini tutte da scoprire…. Sento già che la Scozia mi piacerà da morire!

 

Xmery.

Ps. Solo al ritornando all’aeroporto per il rientro ho notato la particolarissima forma della torre di controllo, dal design degno di un paesaggio high tech, che di notte dicono si illumini come il faro di un rave!…..ahahahaah…… non fa per me! 😀 preferisco di gran  lunga le colline verdeggianti, le pecore al pascolo, kilt e cornamuse del tipico stereotipo scozzese!……

 

Reginette in viola (agosto 2014).

01 lunedì Set 2014

Posted by xmery2013 in Primi piatti.

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cavolo cappuccio viola, pasta estiva, pasta formato reginette napoletane

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Questa pasta in viola, che io ho trovato eccezionale, è nata dovendo utilizzare un cavolo cappuccio viola nato per la prima volta nell’orto. Ortaggio per me nuovo, mi sono dovuta inventare qualcosa che fosse all’altezza di un colore così forte e un sapore così deciso. E il risultato è stato degno di nota, tanto da mettere la ricetta tra quelle da ricordare qui… :-).

 

Ingredienti per 4 ps:

 

320 gr. di pasta in formato Reginette napoletane

1 cavolo cappuccio viola

200 gr. di pancetta affumicata a listarelle

2 cucchiai di mascarpone (o panna da cucina)

100 gr. di gruyère (a noi piace solo il Leerdammer)

1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

Olio, sale, pepe

 

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Procedimento:

Tagliare il cavolo cappuccio viola in fette sottili sottili, soprattutto lungo le nervature bianche centrali, metterle in una padella larga con un filo d’olio di oliva e passare mescolando qualche istante a fuoco alto, affinché tutte le parti si ungano per bene e in modo uniforme. Poi abbassare la fiamma e lasciar cuocere dolcemente col coperchio per 30 min. A questo punto aggiungere una scodella d’acqua (300 ml.) e lasciar cuocere ancora ma senza coperchio, finché non è tutta evaporata: questo renderà sufficientemente tenere anche le parti bianche e più dure e croccanti del cavolo (circa altri 15 min).

Nel frattempo preparare la pancetta e rosolarla leggermente in una padellina a parte, scolando l’eventuale grasso in eccesso. Scolare la pasta bene al dente e condirla col mascarpone (va bene anche la panna da cucina), un filo d’olio extra vergine e il Parmigiano grattugiato, al caldo, nella sua pentola di cottura (questo farà sciogliere il mascarpone più agevolmente, senza fare effetto pappona) poi aggiungere il cavolo e la pancetta ancora caldi e listarelle sottili di gruyère. Servire con una macinata di pepe fresco.

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Note: il sapore del cavolo – nonostante si accompagni a ingredienti dai sapori forti!- è comunque predominante, ed è importante che la consistenza non sia troppo tenera, un qualche tocco duretto è un bel sentire sotto i denti! Mi è piaciuto molto, inoltre, come sfondo il tocco salato e saporito della pancetta e quello dolce del Leerdammer. Un abbinamento, come già dicevo, degno di nota. 🙂

 

Xmery.

Classificazione del cavolo (Brassica oleracea).

01 lunedì Set 2014

Posted by xmery2013 in L'orto e i suoi frutti.

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antocianine, black kale, broccoli, broccolini, broccolo cinese, cauliflower, cavoletti, cavoletti di Bruxelles, cavolo bianco, cavolo cappuccio, cavolo cappuccio bianco per crauti, cavolo cappuccio viola, cavolo cinese, cavolo nero, cavolo portoghese, cavolo rapa, cavolo verza, chinese cabbage, chinesebroccoli, classificazione del cavolo, kohirabi, pigmenti vegetali, portuguese cabbage, red cabbage, red kraut, savoy cabbage, tenderstem broccoli, tronchuda cabbage, varietà di Brassica oleracea

Quando si dice “cavolo” è come bussare a una porta prima che questa si apra. Dentro ci sono molte stanze diverse, anche se tutte sono allo stesso numero civico!

La specie Brassica oleracea infatti comprende tante varietà che costituiscono le principali tipologie di cavolo conosciute e consumate.

1) Il classico cavolfiore bianco, di cui si eliminano le foglie verdi esterne, è formato da una ‘palla’ interna edibile: si tratta delle infiorescenze non ancora giunte a maturazione formate da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e fitti. L’infiorescenza può assumere varie colorazioni: bianca, paglierina, verde o violetta, dando vita a differenti forme della stessa specie: Brassica oleracea var. botrytis. In English: Cauliflower.

2) Ci sono i cosiddetti broccoli, che sono i Brassica oleracea var. italica, di cui il broccolo romano è una variante. Anche di questo ortaggio, la parte edibile sono le infiorescenze, che si presentano più rade del cavolo tradizionale, e di colore verde scuro. Quello romanesco è invece verde chiaro, ha una forma piramidale e tante piccole rosette a spirale, la cui perfezione ha un aspetto artistico non indifferente. In English: broccoli, Romanesco broccoli.

3) Il cavolo nero invece, dalle tipiche foglie lunghe e bollose, di colore grigio verde scurissimo, è una Brassica oleracea L. var. acephala; è il cavolo che si usa nella tipica ricetta della Ribollita toscana. E’ stato chiamato ‘acefalo’ proprio perché di questa varietà si utilizzano le foglie mentre la gemma interna è assente. In English: black cabbage, Italian kale, black Tuscany palm.

4) I cavoletti di Bruxelles, i piccoli choux verde chiaro da preparare in raffinati e delicati contorni, sono Brassica oleracea var. gemmifera. Si tratta di germogli ascellari, che crescono alla base delle foglie principali della pianta e sono costituiti da piccole foglie strettamente imbricate a formare piccole palle, tenere e saporite quando cotte. In English: Brussels sprouts.

5) C’è poi Il cavolo cappuccio (B. oleracea var. capitata) così denominato proprio per la sua peculiarità: la palla interna (chiamata anche testa o cappuccio) è formata da foglie che si incappucciano strettamente l’un l’altra. In English: headed cabbage.

La varietà bianca ‘Quintale d’Alsazia’ è quella utilizzata per la preparazione dei famosi crauti.

Esiste anche la varietà viola (B. oleracea var. capitata f. rubra) comunemente chiamata cavolo rosso o cavolo cappuccio viola, la cui colorazione è dovuta alla notevole presenza di sostanze idrosolubili chiamate antocianine, pigmenti vegetali che vanno dal rosso al blu, appartenenti al gruppo dei flavonoidi. In English: Red cabbage, Purple cabbage, red kraut.

6) Anche quella che comunemente chiamiamo semplicemente “verza” è in realtà un cavolo: cavolo verza per l’appunto, scientificamente denominato Brassica oleracea var. sabauda. Ha la classica forma a palla, di cui si consumano le foglie, che sono carnose e ricce ma non completamente serrate. Si possono sfogliare una a una, farle cuocere e poi prepararle ripiene. Come suggerisce il nome, è molto utilizzata al nord per piatti tipicamente autunnali, ma la si può consumare anche cruda in insalata, tagliata a fettine sottilissime. In English: Savoy cabbage.

7) Infine citiamo il cavolo rapa, una Brassica oleracea var. gongylodes (o var. caulorapa). In English: kohirabi.

Quella che impropriamente viene chiamata rapa è la parte inferiore del fusto (detta “torsa”) che forma appena al di sopra del terreno un ingrossamento tondeggiante, simile a un melone, sul quale si formano poche foglie lobate e lungamente picciolate. Internamente ha una consistenza carnosa e anche il sapore ricorda quello della rapa; la superficie esterna può assumere colorazione bianca, verde o violetta.

Esistono inoltre altre varietà meno conosciute, che vengono menzionate su Wikipedia:

Brassica oleracea var. chinensis (o var. pekinensis) detto cavolo cinese; In English: Chinese cabbage, Bok Choi (detto anche Brassica rapa chinensis).

Brassica oleracea var.costata (o var. tronchuda) detto cavolo portoghese; In English: Portuguese cabbage, Tronchuda cabbage.

Brassica oleracea var. alboglabra, detto broccolo cinese (Kai-lan). In English: Chinese broccoli.

Esiste poi un ibrido ottenuto da incroci con il broccolo e il broccolo cinese; si presenta simile alla pianta di origine ma con cime più piccole e steli più lunghi e sottili, tanto che erroneamente viene considerato un broccolo giovane. Viene commercializzato sotto il nome di broccoletti, ma il nome originale è gai lan, visto che è in Giappone che è stato selezionato. In English: Broccolini or “Tenderstem broccoli” .

Xmery.

Cavolo cappuccio viola (Brassica oleracea var. capitata f. rubra).

01 lunedì Set 2014

Posted by xmery2013 in L'orto e i suoi frutti.

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brassica oleracea var. capitata f.rubra, cavolo ad agosto, cavolo cappuccio viola, foglie con pruina azzurrognola, red cabbage, testa a palla

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Nel grande orto della nonna, quest’estate è spuntato qualcosa di non voluto, ma invece delle tante erbacce infestanti questa volta era un prodotto buono!….Abbiamo scoperto dopo tanto attendere che era un cavolo cappuccio, probabilmente il risultato di un seme trasportato qui da qualche orto vicino?…. Lo abbiamo raccolto a metà agosto ed era bellissimo!… foglie patinate di azzurro metallizzato che …neppure la più sofisticata bomboletta spry avrebbe saputo far di meglio!….

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e all’interno, quella palla pesantissima (ma quanto pesa un cavolo!!…) e altrettanto pruinosa, che nasconde foglie rosso bordeaux tutte vigorosamente innervate da spesse rugosità.

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Lo abbiamo cucinato con la pasta, …e il risultato è stato tale, che la nonna ha deciso di inserirlo nelle prossime colture del prossimo anno. 🙂

….ed è talmente bello che vale un primo piano artistico!. 🙂

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Note di coltivazione.

Pianta biennale (coltivata come una annuale) con radice fittonante centrale, non molto profonda, dalla quale si dipanano piccole radici laterali; possiede un fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri, con larghe foglie che si aprono alla base, prive di picciolo, di un colore che va dal rosso scuro al viola, interamente ricoperte di pruina, una polvere azzurrognola, che dà loro un aspetto quasi metallico. E al centro una “testa” più o meno arrotondata o ovale, data dalla fitta stratificazione di foglie strettamente imbricate tra loro.

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La diversa intensità di colorazione sembra dipendere dai valori di pH del terreno. In suoli acidi (con pH < 7) le foglie tendono a tinte rossastre, mentre se il ph è neutro (attorno a un pH 7) risultano viola e con pH alcalini (pH > 7) virano dal blu al verde e al giallognolo.

Viene seminato in primavera e raccolto da agosto fino a tardo autunno. Preferisce climi che restino freddi per la maggior parte del tempo e ama l’umidità: possono quindi essere messi a terra già a inizio primavera, non appena si potranno escludere gelate tardive e si dovrà avere cura di irrigare nei mesi estivi.

Red cabbage- Wikipedia

How to grow a cabbage- Royal Horticultural Society

 

Xmery.

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