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~ uno spazio interiore fatto di colori, profumi, pensieri e vibrazioni del cuore.

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Archivi Mensili: dicembre 2014

Il rumore della vita…..

30 martedì Dic 2014

Posted by mery in One song a day: la musica che mi accompagna.

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2014, alzo le mani, daniele silvestri, il padrone della festa, max gazzé, niccolòfabi

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Fabi Silvestri Gazzé – Alzo le mani – da Il padrone della festa (2014)

Bellissima, ….i suoni della vita, quelli che ci entrano dentro col loro silenzio,  …come dolorose deflagrazioni,…o ricordi lievi, …

Nessuno strumento umano saprà suonare come risuona la vita.

Xmery.

 

Alzo le mani.

Il rumore della pioggia nel pomeriggio.
Le cicale a luglio in un campeggio.
Il suono del traghetto che entra in porto.
La frenata prima del botto.

La sirena dell’ambulanza in avvicinamento;
quella che si sente in guerra guardando in alto.
L’urlo della folla in uno stadio.
Il rumore della vita.

Io non suonerò mai così.
Posso giocare, intrattenere,
far tornare il buonumore o lacrimare.
Ma non suonerò mai così.
Non è solo cosa diversa,
è una battaglia persa: alzo le mani.

Il telefono che squilla quando lo aspetti.
Le dita di mio padre sulla sua Olivetti.
Il cannone del Gianicolo a mezzogiorno.
La serratura, al tuo ritorno.

La campanella che suona il tram quando riparte;
quella che in un attimo svuota la classe.
Il respiro di un bambino lieve.
Il silenzio della neve.

Io non suonerò mai così.
Posso giocare, intrattenere,
far tornare il buonumore o lacrimare.
Ma non suonerò mai così.
Non è solo cosa diversa,
è una battaglia persa: alzo le mani.

E poi capita che un suono sbatta addosso
come un vento di cristallo,
che si aggrappa a una follia,
prigioniero dello stallo come un mare.
E come l’albero d’autunno lascia foglie sull’asfalto
ad ammucchiarsi contro i muri.
Chi si arrende, senza sonno, senza scorie,
senza volti, quella sfilza di respiri.

Io non suonerò mai così.
Posso giocare, intrattenere,
far tornare il buonumore o lacrimare.
Ma non suonerò mai così.
Non è solo cosa diversa,
è una battaglia persa: alzo le mani.

 

La prima neve.

29 lunedì Dic 2014

Posted by mery in seasoning: vivere lo scorrere delle stagioni.

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neve a dicembre

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Oggi finalmente l’inverno ha deciso mostrarsi con la sua vera faccia!…. Dopo segnali destabilizzanti come gelsomini di S.Giuseppe in fiore a dicembre, ciliegi che vanno a gemma per Natale,… fino all’ultima incredibile raccolta di peperoncini due giorni fa,…. Oggi finalmente fuori dalla finestra è comparso lo scenario giusto, in linea con le luci natalizie, l’albero e le palle dorate! 😀

😀 Mi odieranno tutti gli spalatori solerti e incalliti, che imprecano tra i denti al primo fiocco che cade………. : D   Ma come si può rinunciare alla magia della neve a dicembre!?…..

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Xmery.

Mercatini di Natale.

27 sabato Dic 2014

Posted by mery in Lo zaino in spalla: viaggiare è respirare.

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merano, mercatini di natale

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Da qualche anno sono diventati un must dell’inverno…. Nati come mercati in periodo natalizio, diventati tradizione come il Presepe e altre manifestazioni folkloristiche in Trentino Alto Adige, Austria e Germania del sud….. ora, oltre a essersi estesi alle maggiori città del nord Italia, alla capitale e alle grosse città del sud,…… sono diventati oggetto di turismo di massa.

Partono interi pullman all’alba, che in giornata toccano tutte le città in cui ci siano mercatini natalizi, con attraversamento di confine e ritorno… frenetici tour de force in cui alla fine puoi dire con orgoglio: sì, io li ho visti….tutti!….

Da questa sindrome sono stata colpita nel 2010…

ne ho sentito talmente tanto parlare che….decidi che vuoi vederli anche tu: scegliamo Merano e poi facciamo una capatina anche a Bolzano… belli, luccicanti, romantici e suggestivi, il freddo, il nevischio, la magia del Natale e l’atmosfera della montagna che amo, il legno, i bracieri col fuoco, il pane, i vin brulé caldi che scaldano le budella….

Insomma, tutto molto suggestivo, ma tornai con l’intima consapevolezza che con quel viaggio avevo esaurito l’argomento, …non sarei tornata per vederne altri,…tutti, gli altri!

E invece, dopo 4 anni, in cerca di una mèta invernale in cui passare qualche giorno di relax,…..siamo ritornati. Di nuovo a Merano e poi tappa veloce a Trento.

Ancora più delusa……. 😦 non c’era neppure quel bel freddo pungente che ti fa soffrire ma tieni duro … le solite bellissime e luccicanti bancarelle a forma di baita, i soliti punti di ristoro presi d’assalto negli orari di fame collettiva….

Insomma,… che io stia perdendo lo spirito natalizio?

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Zelig- Mercatini di Natale -Antonio Ornano (2012)

Xmery.

Ps. L’unica novità per me, che non lo avevo mai assaggiato, è stato un dolce chiamato “strauben”… deliziose (anche se pesanti come un’incudine sullo stomaco!! :-D) frittelline a filini, cosparse di zucchero a velo e servite su un piatto con porzioni …disumane! (…ok, che c’è freddo e si necessita di calorie da bruciare,….ok che qui non si pranza né si cena e la merenda è tutto!….:-D 😀 ma…..) e guarnite di marmellata ai frutti di bosco!….

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Arance natalizie profumate.

26 venerdì Dic 2014

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage., Strenne natalizie: dolci o salate.

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arance decorate, arance e chiodi di garofano, arance natalizie

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Da parecchi anni a dicembre preparo queste arance decorate, che per giorni lasciano in tutta la casa il loro profumo di agrumi e chiodi di garofano…e ci ricordano che il Natale è vicino!

 

Ingredienti per 1 arancia:

1 arancia

1 mt. nastro in raso (h. 6 mm.)

Scegliendo arance a buccia sottile sarà meno faticoso bucarle coi chiodini,…e dopo parecchio lavoro eviterete di avere il polpastrello del pollice rosso e dolorante!

40 cm. nastro rosso (h. 4,5 cm.)

35 cm. nastro dorato (h. 3,5 cm.) se si vuole un doppio fiocco

30 gr. di chiodi di garofano

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Procedimento:

Si parte avvolgendo il nastro di raso rosso attorno all’arancia, sui 4 lati, incrociando sotto e annodando sopra. Perché il nodo sia più saldo, prima di annodare io faccio passare una volta l’estremità da sotto (vedi la foto), in modo che il nodo sia ben fissato, meglio bilanciato e abbia maggior tenuta:

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Poi si procede facendo il cappio, per poter appendere l’arancia, e si riannoda un’altra volta, sempre con l’accorgimento di far prima passare l’estremità da sotto:

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A questo punto si comincia con l’infilzare i chiodi di garofano nella buccia, prima sull’incrocio del nastro, sotto all’arancia (in modo che l’incrocio si mantenga ben fermo e il nastro posto sui 4 lati bene in asse)…e poi lungo entrambi i bordi del nastrino rosso, che risulterà così intrappolato e non si sposterà più.

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In questa fase, l’arancia continuamente bucata perde un po’ del suo liquido profumatissimo, che si intride nel nastro e nelle vostre mani, …. confondendosi con l’aroma dei chiodi…. Questo profumo che si spande in tutta la casa è per me la parte migliore di tutta l’opera!.. 🙂 …quella che crea definitivamente l’atmosfera natalizia!

Dopo aver terminato coi chiodi, si passa a decorare l’arancia con un bel fiocco finale! …io amo il rosso e l’oro, …tra i tanti abbinamenti che ho provato trovo che sia il migliore accostato all’arancio vivo della buccia, ma ognuno può sbizzarrirsi come vuole!…..ho visto anche deliziose e insolite arance decorate con nastri rosa!

Costruisco un fiocco (rosso), tenendolo nel centro con le dita, e sopra ne appoggio un secondo (oro) un po’ più piccolo…li acchiappo con le due estremità del nastro di raso annodato in precedenza e li fermo con un ulteriore nodo alla sommità dell’arancia.

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Ecco fatto!

Perché l’arancia si conservi a lungo, seccandosi pian piano senza ammuffire, rilasciando il suo profumo fino ad asciugarsi, occorre che solo i chiodini (e non la buccia dell’arancia!) tocchino qualsivoglia superficie!….quindi se verranno appese, accertatevi che a toccare il muro ci sia la fila dei chiodi di garofano, non la buccia arancio!

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Se invece le appoggerete su una superficie, stesso accorgimento: che siano i chiodi infilzati alla base a toccare terra, non la buccia! Oppure si può pensare di appoggiarle a un letto di spezie (cannella e chiodi di garofano) che appunto fanno da conservante.

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In questo modo, potrete togliere le vostre arance, ormai secche e quasi marroni, l’anno successivo, levare i nastri ormai larghi e molli, per riciclarli con nuove arance profumate!…..

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Se invece l’arancia non si conserva correttamente, dopo neanche una settimana si presenta così, con chiari segni di muffa azzurra in superficie…( e addio profumini natalizi!…. 😦 …. ):

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Varianti sul tema:

a nastro largo…

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Xmery.

Santa Claus is coming.

25 giovedì Dic 2014

Posted by mery in Eventi.

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Babbo Natale porta i regali

Come ogni anno, considerato che sono parecchio buona, verso quest’ora -le tre del mattino… – arriva Babbo Natale, lascia i suoi doni, dopo averli faticosamente e minuziosamente impacchettati, tinta su tinta, fiocchi in tono, che stiano bene con l’arredo…. che facciano un bel colpo d’occhio a chi li troverà al mattino…..

Cerca di fare meno trambusto possibile, visto che tutti dormono ……e Babbo Natale non vuole certo farsi scoprire nel bel mezzo del suo segretissimo lavoro!… 😀

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Alla fine dà l’ultimo colpo d’occhio, scaccia le gatte che pensavano a un luna park luccicante allestito per loro, …spegne le luci e se ne va (……a dormire anche lui, 😀 che per quanto nottambulo sia, un buon letto caldo a quest’ora non lo disdegna di certo, considerato la giornatina che ha passato!).

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Buona notte a tutti e Buon Natale, al risveglio! 🙂

Xmery:

 

 

Zenzero candito.

10 mercoledì Dic 2014

Posted by mery in Fumo in cucina!....Oggi ai fornelli., Strenne natalizie: dolci o salate.

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candire lo zenzero, zenzero candito

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Dopo aver coltivato il mio Zingiber officinale per tutta l’estate, e aver appena estratto una magnifica radice, mi appresto a cucinarlo nel modo più goloso e natalizio che ci sia: zenzero candito!….

 

Ingredienti:

1 radice di zenzero (se è di media grandezza peserà circa 150 gr.)

Pari peso di zucchero

Acqua

 

Procedimento:

la radice va pelata (è una pelle molto sottile e si deve avere l’attenzione di togliere il meno possibile, perché la parte migliore della radice è quella superficiale, l’interno è più filaccioso) quindi con beata pazienza mettetevi a girare attorno a tutti quei bitorzoli, con grazia e delicatezza…;-)

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A questo punto fate piccoli pezzi, o cubetti (0,5 cm.) o listarelle o fettine…anche di forma irregolare, ma tutte dello stesso spessore: dovranno risultare cotti nello stesso tempo.

Metterli in un pentolino coperti d’acqua, portare a bollore e buttare l’acqua almeno una volta (chi non ama troppo il piccantino dello zenzero ripete l’operazione anche 3 volte…..non io!).

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Con la seconda acqua lasciare che lo zenzero cuocia piano sobbollendo per 1 oretta (verso la fine il liquido di cottura era diventato molto ristretto, giallo e piccante…così l’ho tenuto da parte e ho cambiato di nuovo l’acqua). Lo zenzero è cotto quando risulta morbido se trapassato con una forchetta.

 

Scolare i pezzi, metterli in una padella larga antiaderente, aggiungere pari peso di zucchero e mettere sul fuoco.

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Non appena si è liquefatto, aggiungere 1 bicchiere pieno d’acqua (200ml.) e lasciare sobbollire piano piano.

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In un’ora circa, lo sciroppo si è addensato, ma non è stato ancora tutto assorbito dai pezzi di zenzero: aggiungo un altro bicchiere scarso di acqua (150 ml.) e lascio sobbollire altri 45 min. Ora lo sciroppo è dorato, denso e si appiccica attorno alle zenzero in grosse bolle, lo tengo mescolato perché non si attacchi al fondo e arrivi a caramellare in certi punti.

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Tolgo i pezzi che ora hanno un aspetto quasi trasparente, tipico della frutta candita, e li metto su un foglio di carta da forno, ad asciugare: invece che attendere (la pazienza non è il mio forte… L) li metto 15 min. in forno a temperatura minima (150°) e col portellone semi-aperto. Poi spengo e li lascio asciugare lì.

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Dunque,…già al primo assaggio, da bollenti….direttamente dalla padella alla boccuccia,……….. una meraviglia! Prima il dolce, poi il piccantino, che resta a lungo……….e poi un altro, e così via…….:-D Dichiaro ufficialmente aperto il Natale e tutte le sue leccornie!….ahahhha……:-D

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Note: il liquido di cottura,…non buttatelo!….è piccante, saporito e non dolce, quindi potrà servire per una miriade di cose, anche salate!…io l’ho congelato nei contenitori a cubotti dei ghiaccioli,..poi vedremo come troveranno utilizzo!….;-)

 

Xmery.

Coltivare lo zenzero in vaso.

07 domenica Dic 2014

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening., L'orto e i suoi frutti.

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Tag

coltivare lo zenzero in vaso, Elio e le storie tese, Natale allo zenzero, tubero di zenzero, zenzero candito, zenzero radice, Zingiber officinale

Adoro lo zenzero, l’ho scoperto cominciando ad utilizzarne la radice anziché la polvere…. è fantastico nelle marmellate d’arancia, è una libidine nel pollo al limone (Sticky lemon chicken)…ed è così che un giorno mi è balenata un’idea….. 🙂

avevo una radice comprata per le feste o giù di lì,…..presa con propositi culinari svariati (volevo provare anche a farla candita con la ricetta di un’amica di forum…) poi però la radice è finita nel dimenticatoio, nascosta in qualche meandro misterioso della mia cucina,…. e……..ha fatto i suoi bei germogli verde pallido….

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quale migliore occasione per mettermi in pista e provare a piantarlo?….magari, con un po’ di Fattore C……..sarei riuscita a farne nuove radici!….. 😀

il tubero in questione non lasciava ben sperare, poiché oltre che germogliato era anche ormai tendente al floscio……ma considerato il mio incrollabile ottimismo del “tentar non nuoce”,….con metodo e cura ne ho fatto pezzetti, uno per ogni germoglio….e li ho piantati in una vaschetta rettangolare alta 25 cm.

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Bene, ho messo terriccio soffice e ben drenato con argilla espansa e pietrisco… qui si vedono i pezzi di radice appena appoggiati al terriccio, poi li ho spinti delicatamente sotto terra, lasciando appena intravedere i germogli in superficie….

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avevo letto che lo zenzero ha bisogno di tre cose: caldo, umidità costante nel terriccio e ombra (non sole diretto).

Così a inizio maggio ho messo il vaso all’esterno  (le temperature erano appena sotto ai 20°) ma all’ombra di altre piante, e ho provveduto nel tempo a tenerlo innaffiato con moderazione, in modo che restasse sempre leggermente umido e fresco… le piogge hanno fatto il resto.

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Le prime piantine sono spuntate ben presto (dopo 20 giorni, visto che i germogli già erano presenti! altrimenti i tempi diventano più lunghi…)  e sono pian piano cresciute durante tutta l’estate… (un’estate clamorosamente fresca e piovosa, lo ammetto!).

Le foglie sono sempre state molto sciupate (non ho capito se qualche lumaca me le mangiasse o se sono loro ad avere quell’aria così scompigliata….) ma comunque sempre in crescita….

Avevo letto che la radice di zenzero, prima di essere raccolta, deve maturare per almeno 6 mesi e la difficoltà implicita a questa tempistica, è che l’estate da noi è decisamente più breve, cosicché da maggio a settembre (i mesi in cui c’è il caldo giusto) la pianta non arriva a portare a maturazione la radice, poiché a quel punto le temperature non sono più idonee alla sua crescita (non deve stare sotto i 15°).

Così, a inizio ottobre ho pensato di ricoverarla in casa, ricreando le stesse condizioni di quando stava all’aperto: davanti alla porta balcone in modo che avesse tutta la luce del giorno addosso, al caldo del termosifone, e tenendola sempre umidificata come prima ..in pratica ho simulato una estate prolungata!….. 😀 come nella migliore fascia tropicale!

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E’ arrivato dicembre, e il fatidico 6° mese della pianta di zenzero, anzi…ne sono passati ben 7!…….e oggi, ròsa dalla curiosità di sapere cos’era cresciuto sotto,…. mi sono messa a scavare…….

in superficie le piantine si presentavano così:

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e con grandissima soddisfazione….sotto ho trovato questo!!!….

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Tolto tutto l’apparato radicale e ripulito il tubero dalla terra,….ne è rimasta una grossa radicona polposa, che già riesco a pregustarmi!….gnammi!

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e ora, ….via con la ricettina tutta natalizia:

Zenzero candito di Rosmarie.

Zenzero candito di Rosmarie-Forum di Giardinaggio eFiori.

….che il Natale abbia inizio, anche quest’anno!….:-D

Natale allo zenzero- Elio e le storie tese- da Baffo Natale compilation (2005)

Zingiber officinale- Wikipedia-

Zingiber officinale- Forum di Giardinaggio efiori.

Xmery.

 

:-) 24 novembre 1990.

02 martedì Dic 2014

Posted by mery in Eventi.

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24 novembre 1990, amore

C’è la strada maestra, quella che si segue con l’intima convinzione di essere nel posto giusto, l’unico possibile e immaginabile,…

e poi ci sono i bivi, …quelle strane e inaspettate biforcazioni che si presentano a volte (o forse spesso, solo che non le vediamo! :-D) e ci sembrano fastidiose deviazioni dalla mèta, pericolosi errori, fossi a lato in cui bisogna stare attenti di non scivolare …solo raramente le riconosciamo come preziose occasioni.

I bivi ci mettono ansia e paura, ci costringono a scegliere se lasciare o meno la strada maestra, quel porto sicuro che conosciamo e sentiamo nostro…. a fare valutazioni astratte, scommesse sul futuro.

Amore, tu sei stato uno dei più bei bivi che ho imboccato. Still love you. ❤

 

Xmery.

 

Chips di patate rosse.

01 lunedì Dic 2014

Posted by mery in Contorni.

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chips di patate rosse, patate a polpa soda, patate adatte alla frittura, patate rosse e polpa gialla

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Ho ricevuto in regalo delle patate a buccia rossa e non sapendo bene quale fosse il loro utilizzo ottimale, ho provato a cercare in rete… Ho scoperto così che la pasta giallo chiaro, soda e compatta, di questo tipo di tubero la rende particolarmente adatta alle fritture, poiché reagisce formando subito una croccante crosticina che impedisce l’assorbimento di troppo olio.

Bene, io che metto mano alla padella per friggere forse due volte l’anno Carnevale compreso, …non ho resistito alla tentazione e mi sono messa all’opera!

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Ingredienti:

patate a buccia rossa

olio di semi di arachidi

 

Procedimento:

 

ho affettato le patate a fettine (1-2mm.) lasciando anche la buccia, perché è molto sottile.

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Poi le ho buttate nella pentola a bordi alti, in cui già sfrigolava l’olio. Prendono subito consistenza croccante e devono dorare leggermente. Sgocciolare in carta assorbente e salare. Vanno mangiate rigorosamente calde!…Sono le patatine più buone che io ricordassi dai tempi di quando ero bambina e mio papà stava ai fornelli!…:-)

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Note: la diceria che con le patate rosse ci si facciano gli gnocchi è del tutto errata! Per gli gnocchi è necessaria una patata a polpa farinosa (quella bianca e a buccia gialla) che cuocendo non assorbe molta a acqua e raffreddandosi ne lascia evaporare ancora tanta : in questo modo la farina necessaria all’impasto sarà minore e gli gnocchi risulteranno tenerissimi!

tipologie di patate e i modi migliori per cucinarle-

Xmery.

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