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~ uno spazio interiore fatto di colori, profumi, pensieri e vibrazioni del cuore.

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Archivi della categoria: pensieri di notte

I rientri

27 martedì Lug 2021

Posted by mery in pensieri di notte

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collina al tramonto, foto tramonto, luci di notte, pensieri di viaggio

Ci sono certe sere in cui, dopo aver vissuto momenti pieni ed appaganti, capisci in un attimo che il bello doveva ancora venire. Che la magia è lì, mentre tutto sta per concludersi.

Guidando piano mentre si torna a casa, a fari bassi nel buio, e quella luce immensa ad ovest si tinge di forme e colori in rapido mutamento, regalandoti uno spettacolo degno di un re.

Xmery

 Change the world -My sun and stars (2018)

08 venerdì Mag 2020

Posted by mery in One song a day: la musica che mi accompagna., pensieri di notte

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2018, akulele, change the world, emma patterson, my sun and stars, spot Coop 2020

Questo motivetto orecchiabile mi ha preso già alle prime, poche battute ascoltate in tv nello spot della Coop di questo inizio 2020: una bella voce, acutissima come se ne sentono poche ormai, quasi da coro in chiesa, sottile e intonata. Ma ancor di più, bellissimo l’accompagnamento con l’akulele, che rende dolce e credibile un messaggio talmente innocente che rischia la banalità.

Lei è Emma Patterson, uno scricciolino di donna che sembra uscita da un pomeriggio della mia infanzia immaginata: outfit da quotidianità spinta, il mare, un cane, due cani, un sorriso da regalare a qualcuno dietro alla camera e un suono tra le dita che segue i tuoi passi. What else? Io ce la vedo, una vita così.

 

Testo:

I wish I

could touch the sky
Reach the clouds

and make them drift on by (=e farle andare in giro vagabondando)

The sun would shine

all through the night
And it would leave

the darkness all behind

Whatever it is they say, that I can’t do
It is only up to me to make it all come true

So let’s change the world today
Let’s make it better in every way (=facciamolo-diventare-migliore)
Let’s change the world today
Come on and let’s not wait another day
Let’s just change the world today

I wish I

could make you smile
And while you do,

I would hold on time (=fermerei il tempo, mettendolo in attesa)

And then you’d be happy everyday
No worries left to ever cross your way (=a sbarrarti la strada)

So maybe it’s only our point of view
That we need to change, that’s what we need to do, it’s true

So let’s change the world today
Let’s make it better in every way
Let’s change the world today
Come on and let’s not wait another day
Let’s just change the world today

It’s gonna get better if we just try
No matter what comes, no question why (senza per forza un perché)
So it’s up to us to lead the way, so let’s change the world today (=aprire la via)

Xmery.

Un cuore impavido dentro a una bimbetta piccola.

28 martedì Apr 2020

Posted by mery in pensieri di notte

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bimbetta piccola, cappottino grigio, cuore da guerriero, cuore impavido, foto in bianco e nero

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Un coraggio da leone, dentro al cuore piccolo piccolo di una bimbetta di pochi anni.

Ricordo quel giorno grigio di nebbia in un grigio novembre, io e il mio cappottino di lana grigia. Mi domando come si possano uccidere i sogni con un cappottino senza colori, in bianco e nero.

Vedo i capelli tagliati senza amore. A volte con rabbia. Presi tra le mani senza compassione e mozzati da forbici senza pietà.

Ricordo quel pomeriggio, anche se vagamente. E ricordo che chi mi scattò quella foto mi chiese di salire sul traliccio, e io lo feci. Per sfida, per allegria, per fiducia.

Ricordo quel luogo, allora spoglio di case e di tutto, solo campagna e fumi di nebbia, con la ferrovia che correva proprio a fianco, sovrastando le nostre voci ogni 5 minuti. Ma non mi ricordo perché eravamo lì, solo il mozzicone di quell’attimo, sul traliccio per fare la foto.

Guardo i sandali (blu) che indosso e mi domando se avevo freddo. Forse no. Ai bambini basta un momento di gioia per non sentire più il freddo. Ricordo però l’odio per quel cappotto, orribilmente grigio. Indossarlo era un tormento, una tortura a cui mi dimenavo come dal fuoco che brucia la pelle.

Poi vedo i miei occhi, gli stessi di adesso. Che irrompono in una risata irriverente dal ghigno beffardo, abbarbicata a quel palo che mi aveva portato a guardare tutto da un’altezza vertiginosa. Mi tenevo stretta stretta, con le manine incrociate, e non avevo paura. Mi sentivo forte e fiera del mio ardire.

Un piccolo Master &Commander che per un attimo aveva il timone tra le sue mani, invece che in mani altrui.

Sono felice che quell’istante sia stato fissato e immortalato, perché lì c’è l’essenza del mio essere. Quella fiammella di ribellione, di ostinata caparbietà a voler vivere, nonostante tutto. Una caparbia ostinazione a cercare, chissà dove, la felicità.

Un cuore impavido, che a vivere ci vuole coraggio e a sognare ancor di più. Un cuore da guerriero, dentro a una bimbetta piccola piccola.

Xmery.

 

La vita che mi si agita in testa.

12 mercoledì Feb 2020

Posted by mery in pensieri di notte

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gatta nera in testa, ipomee e gatta nera, pensieri in testa

ragazza con libri, fiori e gatta nera in testa

Questa immagine presa in rete (non ne conosco l’autore, o l’autrice, e se qualcuno mi segnalasse la sua provenienza, lo citerò immediatamente) mi rispecchia davvero tanto.

L’ho trovata da subito così verosimile che, facendo scorrere per la prima volta sullo smartphone l’immagine, dall’alto verso il basso, ricordo che ho trovato plausibile l’esistenza (autonoma, ancora non vedevo cosa c’era sotto) di tutto quel brulicare di cose vive, dialoganti tra loro e in perfetta armonia! Tale che solo alla fine, quando il volto umano compare, il fatto che si capisca dove tutti quei pensieri stanno comodamente alloggiati, mi ha chiarito che sì, davvero tutto torna!

Le cose che anch’io ho, sparse e fluttuanti, per la testa sono molto somiglianti a queste!… papaveri, ipomee azzurre, matite, quaderni, libri alla rinfusa e sempre pronti all’uso, un mondo di cassetti neutri sullo sfondo, in cui ogni tanto con diligenza provare a mettere le cose al loro posto, se non addirittura in ordine alfabetico!  ….e una gatta nera, perfettamente a suo agio in tutto questo colorato marasma, la cui beatitudine mi riappacifica e fa svanire i miei sterili propositi di geometrie perfette.

Solo una cosa “non è proprio uguale” (cit.) e sono, ancora, come nella famosa canzone, gli occhi di lei. Un po’ troppo tristi, lontani e con un’ombra di passiva rassegnazione.

I miei no, non sono occhi come quelli.

Guardano in su a far confusione coi pensieri, coi progetti, sono mobili come una bimbetta che rincorre farfalle col retino o fissi come un marmocchio che sta per studiare la sua marachella, occhi che ascoltano le idee passare e le disegnano in quello spazio infinito che sta lassù, tra i capelli e il cielo (semi-cit! 😀 ).

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Xmery.

Due solitudini.

11 martedì Dic 2018

Posted by mery in pensieri di notte

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due solitudini, la luna e l'albero

20181116_152244 xmery

Non c’è niente di più struggente

di due solitudini

che si guardano da lontano.

Separati da una distanza incolmabile

Inariditi in un’attesa sterile

L’albero seccò e la luna

Divenne un sasso luminoso

Senza più vita.

Xmery.

 

Due destini che si uniscono (5 dic. 2018)

06 giovedì Dic 2018

Posted by mery in Eventi., pensieri di notte

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5 dicembre 2018, due destini, Ivano, Kim

blog-ivo e kim-crop 5 dic 2018

-Ivo, se ti va di parlare, lo sai che ci sono, vero?
-Grazie Mery, …Tranquilla, mi rialzo anche stavolta.

Queste le nostre ultime parole. E adesso? Come facciamo tutti senza quella tua sana allegria, quel modo di sdrammatizzare, ed essere forte come una roccia anche nelle tempeste? E di uragani e tempeste ne hai viste tante, tu. Hai sempre guardato avanti, perché ci credevi. Perché ci contavi in quella luce dopo il tunnel. Solo pochi giorni fa, però, hai scritto sul tuo profilo “Si cambia quando comprendi che la strada da percorrere è più breve di quella già percorsa e ti sono rimaste poche stazioni per fermarti ancora”. Chissà se la vita ti è sgusciata tra le mani, tradendoti. Chissà stamattina cosa hai pensato mentre il cuore ti ha tradito.

Io non ti dimentico, Ivo. Il tuo arrivare al parco con Kim, il tuo grande amore. Il tuo incedere sicuro, coi cani al seguito. I tuoi abiti stravaganti che io sempre ammiravo con compiacimento, il tuo umorismo sottile e le sparate filosofiche della sera su fb, le foto con le facce strampalate che mi strappavano un sorriso, la tua bontà d’animo, la tua umiltà nel porti sempre con garbo, con tutti. Le tue chat improvvise che si aprivano con un Ciao Mery, e che altrettanto brevemente si concludevano con il tuo A presto! Ciauz!

Mancherai Ivo, tu forse neanche immagini quanto e a quante persone.
Anzi, manchi già. Il mondo ha perso un pezzo lucente e prezioso, pulito, che forse non sapeva di brillare così tanto, nel suo silenzio.

Xmery.

24 novembre 2018.

24 sabato Nov 2018

Posted by mery in Eventi., pensieri di notte

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24 novembre 2018, anniversario, cieli, tramonto

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E poi ci sono giorni in cui si ha bisogno del cielo più bello che si possa immaginare.

Xmery.

Di dio e altre piccole inezie.

30 domenica Set 2018

Posted by mery in pensieri di notte, Uncategorized

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anima, casualità, dio, Marco Borin, natura e necessità, procedere necessario della vit, sommo burattinaio

“Preferisco la delicatezza incerta ed armonica della casualità, che disegna insensati arabeschi, non per questo meno affascinanti dell’angusta simmetria di un sommo burattinaio.”

Di Marco Borin (Dal blog  Saltedition.it) .

A dire il vero io non so dire se la casualità sia incerta, armonica e delicata. Affascinante, imprevedibile, questo sì, e spesso insensata. Ma possiamo definirla incerta?

Spesso si confonde l’innumerevole e variopinta gamma delle possibilità con ciò che effettivamente riesce a realizzarsi, con quello che prende vita, in base all’insieme delle condizioni presenti in un dato momento. Spesso ho la sensazione che il risultato della casualità sia invece strettamente delimitato dalle condizioni presenti. Legato a quel concetto di “necessità” che in filosofia invece era appannaggio dell’Universale divino. La casualità segue le sue regole, che sono precise e inderogabili. A tali condizioni, non si potrà che avere quel preciso risultato. Niente di diverso da quello. Ogni cosa è il frutto necessario dei passi precedenti, alle condizioni presenti in quel momento. L’ansa di un fiume, una stalattite su una parete, la struttura geometrica di un cristallo, pioggia che cade o che resta a vagare in cielo. Ciò che ci sembra incerto, lo è solo perché noi stiamo a guardare l’esito finale, quasi sempre senza conoscerne gli antecedenti. Ah, se potessimo agguantare tutta la conoscenza, tenere sotto il nostro sguardo tutte le componenti che portano a un dato evento, prevederne il risultato nella sua infallibile certezza. Non saremmo dèi? Divinità pazze e capricciose che manipolano la scacchiera a proprio piacimento, per produrre l’effetto desiderato. Non così la casualità. Imparziale, senza scopi o mire. Cieca, imperterrita e inarrestabile. La natura procede in questo modo. L’evoluzione, per quanto sorprendente e fantasiosa possa sembrarci, cammina seguendo sempre una sola e immutabile regola, che sottosta a tutti gli “arabeschi” alle curve, ai ritorni, alle direzioni impreviste e alle innovazioni. Non è affatto incerta la casualità. Semplicemente così appare a noi, che soffriamo di non poterne agguantare i segreti e controllarne gli esiti.

Non so dire neppure se c’è armonia o meno  nel suo procedere. Se guardiamo gli eventi a distanze ravvicinate, che toccano troppo da vicino il nostro personale sentire, diventa molto difficile trovare il senso profondo della casualità, accettarne gli scarti improvvisi che si palesano ai nostri occhi, entrano come bombe nelle nostre vite. Ci manca uno sguardo a lungo termine, per comprendere l’avvicendarsi degli eventi nel loro procedere “armonico”. Eppure, come una melodia che si ripete, la vita ripropone sempre i suoi immutabili principi. Il divenire procede in senso armonico, ciclicamente distruggendo, rinascendo, innalzando civiltà che poi crolleranno, portando alla vita ciò che è destinato a morire, creando le condizioni per altra vita.

E’ il nostro cuore, il nostro breve battito, che non è accordato con lo strumento che ci suona. Dimentichiamo così spesso che noi siamo solo una nota della melodia. Niente di più. Una nota che si perde nell’attimo successivo che è stata suonata, in una melodia che neppure conosciamo perché si crea di attimo in attimo.

Quanto è difficile essere uomini, in un creato fatto di materia, galassie, molecole e forze gravitazionali, cercando di governare la sensazione (così fallace ahimé!) di avere un’anima!

E il nostro ostinato volerla mettere al servizio di un “sommo burattinaio” (in cambio di protezione: dall’imprevisto, dall’insensatezza che la casualità porta con sè) forse alla fine non è neppure così incomprensibile, benchè perfettamente inutile!

Xmery.

 

 

 

La magia del buio.

24 martedì Lug 2018

Posted by mery in pensieri di notte, Storie a 4 zampe: insieme per la vita.

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i filari di meli in Val d'Adige, la magia del buio, una passeggiata notturna

20180426_212446-crop2 xmery

Una volta ricordo che il buio mi era amico. Uscivo di casa e non c’era notte abbastanza scura da farmi sentire a disagio. Conoscevo ogni angolo che frequentavo e questo era sufficiente a non farmi percepire pericoli. Il giorno o la notte erano solo diversi abiti della stessa realtà. Bastava uscire dal cono di luce dei lampioni in strada e tutto era avvolto dalla notte, quotidianamente. Dietro casa mia, lo stradino oltre casa, i prati un po’ più in là. Anche i miei gatti amavano come me le scorribande notturne. Ritornavano al mattino stanchi e provati, le femmine dopo lunghe battute di caccia con qualche topolino da lasciare sullo zerbino, i maschi dopo lotte sanguinose tra rivali in amore. Poi sono andata a vivere in città. E i lampioni improvvisamente hanno colonizzato ogni spazio di buio. Nelle strade, nei parchi, davanti casa, dietro e di fianco gli edifici. Tanto da farlo percepire come zona non sicura, quindi da evitare. Perfino se sono solo le cinque di pomeriggio in inverno.

Eppure io amo il buio, e la vita che frusciando brulica intensamente di notte, lontano dalla rumorosa e ingombrante presenza umana. L’ho ritrovata quella volta che dopo cena ci siamo incamminati per far fare due passi al cane prima di rientrare in hotel.

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Buona Pasqua.

01 domenica Apr 2018

Posted by mery in pensieri di notte

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1° Aprile, Pasqua, Pesce d'Aprile, Resurrezione

 

Quest’anno col suo lungo inverno atteso invano fino a Febbraio inoltrato, di neve arrivata ai primi giorni di Marzo a far rabbrividire le gemme ormai presenti sui rami, questa primavera che si è annunciata con ondate di gelo siberiano all’arrivo del Buriàn, bene,…il 2018 ci sorprende anche con questa Pasqua insolitamente precoce.

Ma non è tutto! La domenica di Resurrezione di nostro Signore quest’anno cade il 1° d’Aprile. Esatto. Poteva esserci una combinazione più comicamente dubbia? Un po’ come se il Redentore, una volta scostata la grossa pietra rotonda che sigillava il suo sepolcro, e mostratosi alle donne che ancora lo piangevano come morto, avesse potuto presentarsi con un ben poco sacro e per niente religioso “Ehilà, signore! Suvvia, era un Pesce d’Aprile!”……. 😀

 

Xmery.

 

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