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Una cosa che decisamente adoro è tagliuzzare gli abiti che andrebbero ormai buttati, con l’intento di farli diventare …altro. Mi piace pensare di dare loro una nuova vita trasformandoli in cose sì diverse da prima ma ugualmente utili. Ogni indumento se ci fai caso, ha delle peculiarità, una cerniera lunga lunga, un tessuto che ti ispira, un disegno, un marchio…caratteristiche che, se riutilizzate in modo opportuno, possono ancora regalare tante soddisfazioni.

Vabbè, un mucchio di parole per dire che amo spassionatamente il riciclo, specie se si tratta di taglio e cucito.

Questo qui era in origine un pantalone da lavoro di mio marito: tessuto grezzo e robusto e una quantità di tasche che solo un uomo sporco di morcia può capire. 😀 Due tasche sul davanti, due sul sedere, due sui fianchi che non si sa mai, una allungata e stretta per le chiavi inglesi (…suppongo!). Tasche di tutti i tipi: con cerniera, con bottone, a filetto o con semplice patta sovrapposta. Insomma il festival del pantalone riponi-oggetti. Peccato che un banale strappo sulla natica, dovuto all’usura del tessuto, lo ha reso un indumento da destinare al macero. Ma vi pare?

Neanche per sogno! Lasciare andare un tale potenziale ‘raccogli-cose’? Non era pensabile. Così con un’abile opera di taglio e incastro di pezzi, a mo’ di puzzle, ho ricomposto un piccolo -ma incredibilmente utile- borsello, con mille e una tasca, sia fuori che dentro, sopra sotto…ovunque. Con i ritagli delle due gambe ho costruito la tracolla e con una deliziosa telina in tinta coordinata, ho foderato tutti i rovesci: ne uscito un gioiellino. Un borsello per il tempo libero …post officina!

Xmery