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~ uno spazio interiore fatto di colori, profumi, pensieri e vibrazioni del cuore.

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Archivi Mensili: novembre 2014

Ghirlanda d’autunno.

30 domenica Nov 2014

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage.

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Tag

fiori di Sedum telephium, ghirlanda con bicchieri di plastica e stoffa, ghirlanda d'autunno

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Già da ottobre, alla porta è appesa la ghirlanda autunnale. Non ho voluto disfare quelle precedenti, così,…mi sono dovuta inventare un modo per costruirne una da zero…. :-D….Pensa e ripensa, cosa può modellarsi facendo una curva tanto da formare un cerchio?…….So che può sembrare un po’ inusuale, ma…..mi sono venuti in mente i bicchierini di plastica impilati, che non stanno mai dritti impilati, che cascano sempre formando una specie di biscione.!….ecco!…..Mi così mi è partito l’Eureka!… ahahah!…… 😀

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Ho preso i sopraddetti bicchierini, e li ho graffati su un lato, sempre lo stesso, in modo che ognuno stesse solo in parte infilato dentro al precedente….in questo modo, ho calcolato che il “biscione” avrebbe curvato in modo apprezzabile!… Con 7 bicchierini dovevo fare 1/4 di ghirlanda per arrivare poi a chiudere il cerchio.

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Poi ho cominciato a cercare materiali per avvolgere l’anima della ghirlanda, minimizzare i gradini formati dai bordi dei bicchierini, e dare un corpo più solido a questo cerchio di plastica leggera. Subito ho pensato a carta stropicciata, ma non dava sufficiente solidità e tenuta alla struttura. Così ho usato delle buste di plastica ecologica bio, che sono morbide ma soffici e voluminose.

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Per dare uno sfondo che fosse del colore giusto per una ghirlanda “spenta” in armonia coi fiori secchi del Sedum telephium che volevo utilizzare! ho tagliato una vecchia maglietta a strisce larghe 12 cm.  e le ho avvolte strette strette, avvitandole a spirale, agganciandole man mano tra loro con la cucitrice.

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Ora la ghirlanda, pur sempre leggera, ma teneva.

E ora? Come procedere? Quali colori inserire? Alla fine ho optato per restare sui toni spenti dei marroni, delle terre, e di staccare solo con del bianco, ma anche con un tocco di rosa chiarissimo e freddo, per richiamare il fiore che era rosa e che invecchiando si è sì! scurito, ma richiama sempre quella tonalità.

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Messa una seconda striscia di maglina tono su tono (queste le ho cucite sul rovescio)… Presi nastri e nastrini, uno di voile bianco e l’altro rosa antico….inseriti (che fatica per non romperli!) i fiori secchi con le foglie ancora verdi e turgide nonostante il freddo…. 🙂

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…e alla fine ho aggiunto delle finte gardenie in lattice (lo so!….ben poco autunnali!…:-D) ma che stavano così bene ad illuminare il tutto!…. 😉

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Note: il fiore del Sedum telephium resta di un bel rosa (in un gradevole contrasto sulle foglie verde-grigie) per tutta l’estate, poi seccando diventa rosso scuro e marrone… e a quel punto va tagliato…. :ecco come utilizzarlo senza doverlo buttare via! 🙂

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Xmery.

Hallelujah (1984).

15 sabato Nov 2014

Posted by mery in One song a day: la musica che mi accompagna.

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Tag

Hallelujah, Jeff Buckley, Leonard Cohen, Rufus Wainwright

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In una sola parola è racchiusa la potenza della vita, del creato e del creare, la disperazione e l’estasi, Dio e il più carnale dei peccati…..

(…una barbarie averla sprecata per pubblicizzare una lametta da barba,…. davvero imperdonabile!)

Jeff Buckley- Hallelujah (1994)

Leonard Cohen -live- Hallelujah (2009)

Beppe Dettori (Tazenda) -Hallelujah (2012)

Espen Lind, Askil Holm, Alejandro Fuertes, Kurt Nilsen -live- Hallelujah- (2006)

Hallelujah.

 

Well I heard there was a secret chord

that David played and it pleased the Lord,

but you don’t really care for music, do you?

Well it goes like this: the fourth, the fifth,

the minor fall and the major lift,

the baffled king composing Hallelujah!….Hallelujah…

 

Sai, si dice ci sia un accordo segreto

che Re Davide suonò per il Signore,

ma a te in realtà non importa della musica vero?

Faceva così: lFa (la quarta), Sol (la quinta),

La min cala e il Fa (maggiore) sale,

questo Halleluja del Re confuso…

 

Well, your faith was strong but you needed proof,

you saw her bathing on the roof:

her beauty and the moonlight overthrew you…

And she tied you to her kitchen chair,

she broke your throne and she cut your hair,

and from your lips she drew the Hallelujah…. Hallelujah….

 

Bene, re, la tua fede era forte ma avevi bisogno di prove,

la vedesti mentre si lavava fuori in terrazza,

bellissima alla luce della luna,

lei ti legò alla sedia, prigioniero,

spezzò il tuo trono, ti levò ogni potere

e ti strappò dalle labbra l’Hallelujah!

 

(Yeah but) Baby I’ve been here before

I’ve seen this room and I’ve walked this floor, (You know)

I used to live alone before I knew you

And I’ve seen your flag on the marble arch

and love is not a victory march!

It’s a cold and it’s a broken Hallelujah… Hallelujah….

 

Bambina, sappi, non sei la prima,

ho già calcato questo palcoscenico,

vivevo solo, da uomo libero, prima di conoscerti,

poi sei arrivata tu e hai piantato la tua bandiera di vittoria,

ma l’amore non è una marcia trionfale….

l’amore è una malattia, un Hallelujah spezzato…

 

Well there was a time when you let me know

What’s really going on below

But now you never show that to me do you

But remember when I moved in you

And the Holy Dove was moving too

And every breath we drew was Hallelujah

 

Sai, c’era un tempo in cui mi lasciavi entrare,

mi mostravi cosa succedeva dentro di te,

ma ora non è più così, vero?

Ricordi i giorni quando mi sentivi muovere

dentro di te, e concepimmo quel figlio,

e ogni nostro respiro era un Hallelujah?… Hallelujah….

 

Maybe there’s a God above

but all I’ve ever learned from love

Was how to shoot somebody who outdrew you

And it’s not a cry that you hear at night

It’s not somebody who’s seen the light

It’s a cold and it’s a broken Hallelujah…

 

Forse c’è davvero un Dio lassù,

ma tutto ciò che in vita ho imparato dall’amore

è sparare prima di essere colpito…

perché l’amore non è un ululare nella notte,

non è vedere la luce,

è solo un tremendo male, un Hallelujah infranto.

 

Scritta nel 1984 da Leonard Cohen questa canzone passò inosservata fino al 1994, quando l’interpretazione di Jeff Buckley venne pubblicata all’interno del suo unico album ‘Grace’ e diventò un successo mondiale.

Musica magistralmente abbinata a un testo che con sapienza mescola riferimenti bibblici con espliciti erotici. Così l’alleluja è sia il canto di Re Davide al Signore, sia i gemiti di un orgasmo, ma anche il lamento rotto dell’amore che finisce; nello stesso modo, nell’abbraccio di un amplesso, è lo Spirito Santo che fa concepire un figlio, la Santa Colomba che si muove insieme agli amanti, estremo paradosso tra sacro e profano.

 

Xmery.

Zuppa di Topinambur e funghi.

09 domenica Nov 2014

Posted by mery in Le zuppe.

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Tag

Agaricus bisporum, Boletus edulis, funghi geloni, funghi porcini, funghi prataioli, porcino giallo, Suillus luteus, Topinambur, Xerocomus badius, zuppa di Topinambur e funghi

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E’ ufficiale: il Topinambur è uno dei rarissimi cibi che…no, …….non mi piace. L’ho provato, perché…è simpatica l’idea di sostituire la classica patata e i suoi mille utilizzi con una cosa esotica, nuova e alternativa,…..ero curiosa e positiva! …ma ….no:…. Sono pochi i cibi che non incontrano il mio gradimento, ma questo sapore proprio…no. Non ho detto nulla agli altri commensali mettendo in tavola la zuppa preparata, non volevo tagliare le gambe a questo piatto ancor prima della prova assaggio!….E l’ho servito, zitta e disinvolta, come Giuda nell’ultima cena,…. Mi aspettavo istantanee rimostranze, …e invece no!…….A tutti è piaciuta!!!!…. Metto quindi in ogni modo la ricetta (per rispetto ai funghi,  intendiamoci… :-D) e ribadisco che probabilmente è un problema solo mio!….Ahahahah,……

 

Ingredienti per 3 ps.:

500 gr. di tuberi di Topinambur

300 gr. di funghi misti surgelati*

1 confezione da 150 gr. di verdure per soffritto surgelate

1 cucchiaio di farina

sale, pepe, aglio, olio extra vergine di oliva

 

Procedimento:

La parte più noiosetta è pelare i tuberi di Topinambur, vista la loro forma bitorzoluta, ma armàti di santa pazienza se ne viene a capo.

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Io ne ho fatto poi delle fettine (per accelerare i tempi di cottura) e le ho lessate in acqua leggermente salata per 40 min. Nel frattempo, ho rosolato dolcemente le verdure con olio d’oliva e 1 pizzico di sale. Poi ho aggiunto i funghi surgelati e li ho lasciati cuocere per 20 min.

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Quando il Topinambur è cotto,  il liquido di cottura apparirà ristretto, tanto da poter frullare tutto col mini pimer…. ottenendo una vellutata più o meno liscia. Ho poi aggiunto 1 cucchiaio di farina, procedendo come per una besciamella: prima mescolandola ad 1 cucchiaio d’olio, poi aggiungendo un po’ del funghi trifolati col loro olio di cottura, e infine incorporando pian piano il liquido caldo della zuppa. In questo modo la zuppa risulterà più densa e solida. Aggiustare di sale se necessario (è importante invece che non risulti alla fine inesorabilmente troppo salata, quindi cautela!) e insaporire con aglio liofilizzato in polvere. Impiattare e aggiungere i funghi nel centro del piatto solo all’ultimo momento.

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Note: io,….imbarazzata da quel sapore orribile,…ho annegato un esercito di scaglie di Parmigiano nella zuppa, anche se coi funghi forse non ci stavano granché, ma…… era l’unico modo che mi è venuto in mente per mascherare in modo più drastico possibile il sapore del terribile tubero! 😉

*) Prataioli (Agaricus campestris)

Geloni (Pleurotus ostreatus)

Boleto giallo (Xerocomus badius)

Boleto baio o porcino bruno (Boletus badius)

Porcini (Boletus edulis e affini)

 

 

Xmery.

La caduta del Muro di Berlino (1989).

09 domenica Nov 2014

Posted by mery in Eventi., One song a day: la musica che mi accompagna.

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Tag

9 novembre 1989, caduta Muro di berlino, Scorpions, Wind of Change

 

(foto presa dal sito: http://www.rom.diplo.de/)

Wind of change- Scorpions (1990).

Venticinque anni fa, quando anch’io avevo capelli simili a questi, il Muro cadeva… sotto lo sguardo stupito del mondo, che ormai lo dava come un dato di fatto, come il creato, il cielo e le stelle…. E invece no. Il mondo può ancora cambiare, e in meglio.

Xmery.

La storia del Muro di Berlino.

Confini Muro di Berlino

Foto striscia della morte del muro di Berlino

Il museo del Muro di Berlino: racconti di un'amara storia tedesca.

 

 

Ristorante ‘I 12 monaci’ (Fontevivo-Pr).

09 domenica Nov 2014

Posted by mery in Ristoranti

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Tag

chiostro abbazia di Fontevivo, Filetto laetitia, matrimoni, Ristorante I 12 Monaci-Fontevivo Parma, sala dell'antico Refettorio

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www. I 12 Monaci. it (Via Roma, 1 – 43010 Fontevivo – Parma)

Questo Ristorante mi è stato consigliato da amici che hanno organizzato qui la cena del loro matrimonio. La lacation infatti è perfetta, romantica e antica, con il suo chiostro all’aperto e la sala chiusa nell’antico Refettorio dell’abbazia di Fontevivo.

Temevo che in una serata di novembre, locali come questi, con soffitti altissimi, patissero dei quel freddino antipatico dovuto alla difficoltà di riscaldare tutto l’ambiente, così sgradevole mentre di mangia e si vorrebbe invece stare rilassati al calduccio: invece sono stata subito immediatamente smentita, il locale era piacevolmente caldo anche se non gremito.

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L’ambiente molto elegante ma rilassato ci ha messo subito a nostro agio, anche tra tovaglie eleganti che arrivano fino a terra e sedie alte impreziosite da ‘fantasmini’ con tanto di fiocco dietro 😀 Un attimo di smarrimento di mio marito che a un tratto mi fa, sussurrando in cerca di un suggerimento come tra i banchi di scuola: “Mery, … com’è la storia delle posate? Si parte dall’interno o dall’esterno?”.. 😀 Ma la mia risposta: “Suggerisco di fare come ti pare..”  😀 lo ha riportato all’istante alla consueta tranquillità!…

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Noi siamo praticamente astemi, quindi non posso dare grossi giudizi sulla carta dei vini, ..ci è stato portato un calice (bei bicchieri!) di prosecco in omaggio come antipasto, insieme a un incantevole stuzzichino: un fagottino di farina di castagne, con ripieno di formaggi, chiuso da un nastrino di erba cipollina, su un letto di purea di piselli e “perle di tartufo”…così sono state definite! Delizioso e perfettamente bilanciato nei sapori: ottimo!

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Poi io ho ordinato un primo di gnocchetti di ricotta conditi con vellutata di zucca: delicati, teneri, ma il piatto non mi è sembrato eccelso, non prendeva il volo:

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Mio marito ha preferito un fuori menù, di ravioli ai formaggi (deliziosi, col revèrs di pasta verde! 😉 ) su un cestino di grana, con fettine di tartufo: veramente molto buono, grande sciabolata di gusto il tartufo insieme al grana in padella! Ottimo!

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Il mio secondo erano filettini di coniglio con verdurine stufate… ma questo piatto non è stato all’altezza delle mie aspettative: mi è stato proposto come “cotto in vaso” e non ho capito alla fine cosa si intendesse… (mi aspettavo un composto freddo) e il filetto non era tenero come lo avrei voluto…. Mh,…no.

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L’altro secondo invece era eccezionale, un filetto di manzo (dedicato a tale Laetitia! :-D) col tipico condimento previsto dalla ricetta: ginepro, miele, bacche di pepe rosa, su un letto di radicchio trevigiano crudo, ma passato nei sapori… cottura perfetta, piatto perfettamente riuscito.

Filetto Laetitia.

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Sui dolci infine, altro scivolone :-(: ho ordinato un clafoutis (c’erano le mele invece delle pesche, e passi…) con zabaglione…

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ma mi è stata portata una tortina soffice, che in un attimo di panico ho temuto fosse una ciambellina Mr. Day anche se ammetto venuta particolarmente bene,…. 😀 no, scherzo dai.., ma l’aspetto era quello di una merendina soffice alle mele, imbellettata con una spolverata di zucchero a velo e con fettine di mela fresca come compagne di piatto improvvisate!

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Niente a che vedere con un clafoutis, ovviamente, ma perché allora chiamarlo così? Forse l’avrei accettata meglio per quel che era, senza depistanti aspettative… Salvata in corner da una ciotolina di zabaglione caldo come accompagnamento, ….che avrei supplicato, per averne una intera e generosa porzione!…. 😀 da svenimento!

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Il conto leggermente sopra la media, 75 euro in due, due primi, due secondi, un dolce, un solo caffè, una bottiglia d’acqua e un calice di Gutturnio frizzante.

Ma ci tornerò per testare la qualità dei salumi, che se un Ristorante vale davvero devono essere “superlativi” nella nostra zona, e i classici: anolini, tortelli d’erbetta o zucca…. E qualche dolce, che forse con questo non sono stata fortunata…

Il piatto forte del Ristorante? La cameriera. 😀 Una ragazza di una gentilezza degna di una sala barocca (ha chiesto se poteva occuparsi dei nostri cappotti all’entrata! J) ma estremamente alla mano, spiritosa e pronta alla battuta, ma mai sguaiata (una risata tropo cristallina in un locale del genere sarebbe fuori posto!) competente, disponibile, attenta….scarna e asciutta, nella sua divisa nera, ma volteggiava leggera, con grazia, tra i tavoli imbanditi.

Insomma, un perfetto equilibrio di contrasti, come dovrebbe essere ogni buon piatto. Brava Deborah.

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Xmery.

Salmone e Habanero White.

08 sabato Nov 2014

Posted by mery in Fumo in cucina!....Oggi ai fornelli., I secondi piatti.

≈ 4 commenti

Tag

filetti di salmone piccanti, Habanero White giant, salmone in padella senza grassi aggiunti

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Ho preso lo spunto da alcuni siti in rete, e dopo averlo sperimentato, questo abbinamento si è rivelato davvero ottimo! Una piccantezza gradevole, moderata alle dosi che ho usato io, e sentore di fresco!…forse avrei potuto aggiungere limone, ma non volevo coprire il sapore dell’Habanero per poterlo giudicare… Da provare!

 

Ingredienti per 3 ps.:

3 fette di salmone (800 gr.)

½ Habanero bianco grosso

erba cipollina, sale nero

niente olio aggiunto in cottura

 

Procedimento:

ho pulito il salmone da tutte le lische e dalla pelle, in modo da ricavarne dei filettini da poter poi mangiare in santa pace senza pensieri…. Sei filettini. Li ho messi in padella calda antiaderente, senza altri condimenti: cuocerà nel suo grasso (niente paura: grasso buono, sanissimo e pieno zeppo di omega vari… 😀 )

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Ho aggiunto sale nero, un po’ di peperoncino a pezzettini minuscoli ed erba cipollina sul primo lato, in modo che poi si rosolassero quando si girano  i filetti …e altro peperoncino sul secondo lato già rosolato, in modo che restasse fresco e il sapore potesse essere riconoscibile.

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Piaciuto moltissimo a tutti!….Il piccante comincia a farla da padrone qui! 😉

 

Note: per i palati senza paura, aggiungere tutto il peperoncino per intero!

 

Xmery.

Private Investigations (1982).

03 lunedì Nov 2014

Posted by mery in One song a day: la musica che mi accompagna.

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Ci sono note che meglio di ogni parola ti mostrano l’abisso dello sconforto, il sottile e dilagante dolore della perdita di speranza, lo sgomento della delusione ….

Private Investigations- from ‘Love over gold’ (1982)-Dire Straits-

 

Private Investigations.

 

It’a mystery to me, the game commences

for the usual fee plus expenses…

Confidential informations, it’s in a diary:

this is my investigation not a public inquiry…

 

I go checking out the reports, digging up the dirt

You get to meet all sorts in this line of work:

treachery and treason, there’s always an excuse for it,

and when I find the reason I still can’t get used to it…

 

..and what have you got, at the end of the day?

What have you got, to take away…?

A bottle of whisky and a new set of lies

blinds on the window (tende alla finestra) and a pain behind the eyes…

scarred for life (segnato a vita), no compensation:

private investigations…..

 

Libera traduzione:

 

Resta un mistero questo gioco, fatto per pochi soldi più le spese,..

il mio lavoro è fatto di informazioni confidenziali spulciate da un diario, di verbali controllati, in cerca di qualcosa di sporco da tirar fuori: …e ti imbatti in ogni genere di cose, se fai questo mestiere….

Slealtà e tradimenti, …sempre con una buona scusa,….e quando finalmente trovo il perché, non riesco a farmene una ragione.

E alla fine della giornata cosa mi resta? Una bottiglia di whisky, un nuovo faldone di bugie sul tavolino, tende che riparano la finestra, per nascondere un dolore…

Sei segnato per sempre e non è previsto risarcimento: questo è l’investigatore privato.

 

*) Questa canzone è ispirata al personaggio noir Philip Marlowe, il detective privato creato dalla penna del romanziere americano Raymond Chandler e che è stato protagonista di vecchi film di cui questa splendida e lunghissima traccia potrebbe essere degna colonna sonora!

 

Xmery.

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