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E’ arrivata Esagerata.

31 giovedì Lug 2014

Posted by mery in Le mie orchidee.

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Tag

ibrido di Phalaenopsis, orchidee, radici argentee, radici sane

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Nel mese di luglio sono solita compiere gli anni, …. 😀 Non amo troppo le feste né i regali, ma ho colto l’occasione per fare una visita al vivaio e …. È successo che l’angolo delle orchidee nel mio bagno si è arricchito di una new entry: un altro ibrido di Phalaenopsis, a cui senza titubanze ho dato il nome che merita!….Esagerata.

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Io amo le orchidee rosa chiaro, o ancora meglio bianche, e tendo sempre a replicare quei colori quando acquisto nuove piante, così stavolta cercavo nel bancone una varietà dai colori più nuovi…bordeaux?….gialle non mi piacciono granché….ce n’erano bianche puntinate di rosso scuro!…. stavo per lanciarmi in queste tinte per me nuove, scegliendo con oculatezza quella con le foglie più belle e le radici più sane…..quando a un tratto la vedo:….mi colpiscono da subito non i fiori, ma le radici: sono ….sì,…e-sa-ge-rate!….fuoriescono dal vaso come bambini cicciottelli e irrequieti che non stanno più dentro ai vestiti!… 😀

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Mollo all’istante tutte le altre e prendo la Phal più bella che io abbia mai visto!…. Esagerata sarà il suo nome!

Ha foglie larghe e lunghe come Rigogliosa, ma di un verde meno scuro, due steli fioriti e ricadenti, carichi di bei fiori rosa, un bel rosa pallido e discreto, con ancora tanti boccioli pronti ad aprirsi. Ma vogliamo parlare di quelle radici?…mai visto una roba del genere!… 😀 ciccie e argentate come se fossero state dopate con chissà quale miracoloso fertilizzante…. fuoriescono senza controllo dal vaso protendendosi in ogni direzione, a cercare altro nutrimento, come drogate!……

Non so ancora come farò a sostenere una tale sfida, perché con una pianta in un tale stato di grazia, il solo passo possibile va verso un peggioramento!…..La tengo fortemente nebulizzata nelle foglie ma soprattutto in tutto quell’ammasso di radici aeree, che ogni mattina ritrovo argentee ed assetate. Metto 1 cm. d’acqua nel sottovaso di pietruzze, che comunque evapora in un paio di giorni con questo caldo (27°/33°). Le radici nel bark sono ancora verdi e non ho ancora bagnato. Dopo due settimane dall’acquisto, sono fioriti anche un paio di boccioli, cosicché anche la fioritura ora è strepitosamente …..sì, esagerata!….. 😀

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Xmery.

Aggiornamento al 31 luglio 2014:

oggi è sbocciato l’ultimo fiore dei 5 boccioli ancora chiusi, e in concomitanza è sfiorito il primo fiore all’altra estremità del ramo, dopo 20 giorni dall’acquisto. Appena prima che cadesse a terra secco, questa meravigliosa pianta contava ben 16 fiori su due rami! ❤

 

Aggiornamento al 28 agosto 2014:

dopo praticamente un mese, l’ultimo fiore è caduto a terra; un ramo è completamente ingiallito, mentre l’altro ha soltanto la punta secca ed è restato verde: può capitare che la nuova prossima fioritura prenda il via proprio da questo ramo, come successe con Rifiorita.

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Anche le radici aeree, come previsto, hanno perso quello stato di grazia e, pur vaporizzate anche due volte al giorno con acqua decalcarizzata, hanno seccato molte punte. Nonostante questo, quelle nel vaso invece continuano ad essere belle e verdi, insomma…..benvenuta nel mondo reale! dove ci si accontenta di vivere bene, senza pretese di …..”esagerare”. 🙂

Xmery.

I miei ibridi di Phalaenopsis (2014).

29 domenica Giu 2014

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening., Le mie orchidee.

≈ 2 commenti

Tag

argilla espansa, bark, ibridi di Phalaenopsis, nebulizzazioni aeree, nuove radici, radici argentate, umidità ambientale

Come ho già detto altrove, ho smesso di classificare le mie orchidee per il colore dei fiori…tanto ho appurato che è praticamente impossibile identificarle con qualsivoglia nome dell’ibrido specifico ottenuto: a questo punto le ho battezzate a sentimento! Al momento ci sono: Rifiorita, Malandata e Rigogliosa. 😀

Rifiorita è la Phal che per prima mi è rifiorita a distanza di anni,…la più amata,…quella da cui mi aspetto fedeltà assoluta!….Le sue radici, nel bark, non sono strepitose, ma insieme a tratti marroni e apparentemente rinsecchiti mantiene pezzi belli verdi, …ha inoltre un numero esorbitante di foglie (ben 10!)…..e soprattutto………..ahhhhh,…..da un mese sta emettendo ben quattro (più una dietro) nuove radici!

Lo stelo della vecchia rifioritura l’ho lasciato, ora è secco, ma lo tengo come ricordo. 😉

Malandata è una pianta del 2010….se ne è stata lì per tanti anni senza mai morire, ma nemmeno splendere…. Questa primavera l’ho svasata per valutare lo stato delle radici (erano in bark) convinta che sarebbe stato l’ultimo tentativo prima di buttarla definitivamente. Le ho trovate malmesse, rinsecchite, ne ho tagliate via tantissime; però ho tenuto quelle che dentro all’involucro secco avevano ancora una parvenza d’anima,….e in qualche tratto erano ancora verdi e turgide. Facciamo questa ultima prova, mi son detta, e ho messo in pratica un metodo che usa un’amica di forum da tanti anni con successo con le sue Phal. Ho eliminato il vecchio bark, pulito e lavato bene le radici (non ho trattato con antifungini perché non c’era traccia di marciume,….semmai era sofferenza da seccume!). Poi ho lasciato le radici nude così all’aria, con le foglie mosce appoggiate al vaso vuoto, nebulizzando tutto in continuazione più e più volte al giorno: volevo vedere se con un alto tasso di umidità si sarebbe mosso qualcosa, se la piccola avrebbe dato un qualche segnale di ripresa…(nuove radici o nuove foglie sono il segno di una ripresa della forza vegetativa).

Dopo un paio di mesi o più di questo rituale che assomigliava un po’ a una benedizione a un morto,.. 😀 che ti vedo spuntare?….una nuova radichetta piccina e verde!… Un successo!. …

A quel punto ho messo in atto il “metodo Oldhen” e ho rinvasato tutto mettendo come substrato palline di argilla espansa, che non assorbono acqua, ma la lasciano correre via in poche ore, trattenendo solo quell’umidità necessaria a mantenere le radici verdi per qualche giorno. Io, da parte mia, nebulizzo molto la parte superficiale, in modo da mantenere costante l’apporto di acqua, anche più volte al giorno. Sotto al vasetto trasparente, ho messo un sottovaso grandino, con pietre decorative, sempre pieno d’acqua che evapora pian piano contribuendo all’umidità ambientale attorno alla pianta. Ho fiducia che questa piccoletta possa riprendersi, …ho appurato che umidità, nebulizzazioni e ancora umidità (sempre unite ad alte temperature ovviamente, altrimenti sotto ai 20° diventa dannosa!) sono l’elisir di lunga vita delle Phalaenopsis…. Riprendono a vivere anche in condizioni estreme e disperate (e la sfagno terapia, la dice lunga, a questo proposito!). ah,…nel frattempo Malandata ha messo anche una nuova fogliolina…..:-).

Che dire di Rigogliosa, il nome dice già tutto,.. 🙂 è arrivata già splendida, di una bellezza prepotente, fiori grandissimi color rosa antico come un vecchio divano damascato, foglie lunghe come non ne avevo mai viste (30 cm.), turgide, perfette, uno stelo verde scuro, … insomma ha oscurato da subito le altre due. Ma soprattutto mi hanno colpito le radici, sane e verdi sotto e verde argento in superficie, che si allungavano come mani verso l’alto a cercare umidità ambientale da cui trarre sostentamento.

Con questa pianta ho capito definitivamente che il mio errore fatale era farle morire di secco, terrorizzata dal famigerato “rischio di marciume radicale”! In realtà ora più nebulizzo e più le radici gradiscono, ma ancor di più bagnando spesso anche il substrato in modo che sia sempre leggermente umido. Sotto, ho messo anche qui un piccolo lago di pietruzze luccicanti come sottovaso. A distanza di quattro mesi dall’acquisto, Rigogliosa non ha deluso le mie attese, ha messo una nuova foglia…. J e ora sono otto.

Xmery.

Le mie orchidee.

20 venerdì Giu 2014

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening., Le mie orchidee.

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Tag

genere Phalaenopsis, orchidee

Il mio amore per le orchidee è cominciato per sfida,…volevo cimentarmi con specie “difficili” e mettermi alla prova. Sarei stata all’altezza di una coltivazione così esotica?….Così ho cominciato ad assalire il web, a spulciare ogni tipo di informazione, per farmi almeno una vaga idea di cosa c’era dietro a questa che per me allora era ancora solo un’etichetta misteriosa e allettante!….Ho così scoperto, oh meraviglia!…che le Orchidee sono…..tante, ..no, mi correggo: tanti-ssi-me!!!!…

Che quelle che io chiamavo semplicemente “orchidee” sono in realtà un gruppo vastissimo di piante, racchiuso nel genere Phalaenopsis, che a sua volta comprende una cinquantina di specie diverse! Le piante che generalmente troviamo in commercio (e che riportano tout court la scritta “orchidea Phalaenopsis”….sono in realtà ibridi, ottenuti incrociando diverse specie del genere Phalaenopsis ed è impresa praticamente impossibile risalire ad un’identificazione più precisa….

Devo dire che già aver fatto questa importante distinzione botanica, mi fece sentire a suo tempo molto erudita!….ahahhahh!….

E così cominciai a passare al successivo step: quello dell’acquisto compulsivo di Phalaenopsis, che ormai si trovano comunemente in ogni garden, nel reparto orchidee. Ne giro di pochi anni, ne ho prese facendo passare tutti i colori possibili, con intima soddisfazione da collezionista in erba!..:-D convinta che mettendo in atto gli insegnamenti della rete, sarei riuscita in un’impresa notevole per una giardiniera totally beginner quale ero (….questo imperfetto ancora mi imbarazza, sarebbe in tutta sincerità più appropriato un bel presente indicativo!…..:-D).

Nel giro di qualche anno, le piante che ho preso hanno avuto il merito (loro!) di sopravvivere per un po’,..alcune anche parecchio! Ma non mi sono mai rifiorite…e questo, devo ammetterlo, ha messo in forte crisi il mio sentimento:…..da piante esotiche, sono diventate piante carogne!….che regalano magnifiche fioriture agli altri, ma non a me!…..duro da digerire, in amore!…:-D

Ho lasciato così pian piano che seguissero la loro strada,…morendo se lo desideravano, …o continuando a stare nel mio luminosissimo bagno, se lo ritenevano di loro gusto…..

Questo finché un giorno della scorsa primavera-estate,….una delle disamorate,….ha emesso un nuovo stelo e poi un bocciolo, e poi altri due….. ❤

Penso che la gioia che si prova nel veder rifiorire un’orchidea, specie se carogna, 😀 ….sia una sensazione grandiosa! Da pianta inutile che se ne sta nel tuo bagno a languire con quelle 4 foglie larghe, malamente adagiate non si sa mai dove….solo a occupare posto!…ebbene, diventa la regina del momento,.. e tu corri a fotografarla mille volte al giorno per vedere “se il fiore evolve!”….ahhahah,…. Insomma, ti rincretinisci come da copione, …..ma scoppia l’amore vero, e stavolta sembra corrisposto!

Da allora ho riveduto le mie tecniche di coltivazione, di cui parlerò altrove,… e soprattutto…..(salto di qualità in ogni rapporto! 😉 ) ho smesso di comprare nuove Phal,….ma ho dato un nome a quelle che già ho, un nome che sia indicativo della loro storia e non tanto del semplice colore!…;-)

C’è Rifiorita, …quella che ancora oggi amo di più…..:-) poi c’è Malandata,…(e non sto a spiegare il perché…) e infine Rigogliosa, 😀 che sta da me già dalla scorsa estate e mi ha dato conferma di come fare per ottenere radici sempre verdi, turgide e sane! 😉

Xmery.

 

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