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~ uno spazio interiore fatto di colori, profumi, pensieri e vibrazioni del cuore.

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Archivi Mensili: aprile 2014

La mia Pasqualina.

30 mercoledì Apr 2014

Posted by mery in Fumo in cucina!....Oggi ai fornelli., Uncategorized

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Tag

funghi misti, Pasqualina, pasta sfoglia, sottilette, spinaci, torta salata, tortino salato, uova di gallina

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Da tanti anni, il Sabato Santo cuciniamo una sorta di tortino pasquale, un miscuglio di tradizione e di riadattamenti, dovuti al fatto che a casa non amano la ricotta, come la vera Pasqualina genovese richiederebbe. Inoltre mettiamo gli spinaci anziché le bietole, aggiungiamo patate e funghi…  e usiamo la forma a ciambella!……… insomma, roba da far inorridire i puristi!… 😀

 

Ingredienti per 8 ps.

 

2 rotoli di pasta sfoglia pronta rotonda (da 230 gr. l’una)

1 kg. di spinaci in foglia surgelati

800 gr. di patate (4 patate medio/ grosse)

500 gr, di funghi misti surgelati

4 uova + 1 per guarnire la superficie

250 gr. di formaggi misti (groviera, scamorza, grana, pecorino (evitare la mozzarella e i formaggi teneri perché lasciano troppo liquido in cottura)

30 gr. di burro

6 sottilette

rametti di rosmarino, olio di oliva, sale

 

Procedimento:

 

premetto che usare la teglia a ciambella complica di non poco il lavoro, quindi se volete semplificarvi la vita già in partenza, prendete una teglia normale a bordi alti, apribile, di 26 di diametro. Stendete la carta forno e poi il primo disco di pasta sfoglia (già qui non vi dico: per foderare la teglia a ciambella dovrete procedere tagliando il disco di pasta a pezzi, e incollarli tra loro come un puzzle, per avere tutto il fondo coperto e vedere i bordi sbordare in fuori, sia quello esterno sia quello interno….. vi capisco se opterete per la teglia rotonda e intera!… :-D)

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Dovrete a questo punto avere tutti gli ingredienti per il ripieno già cotti, pronti e raffreddati: un primo strato di spinaci lessati in poca acqua salata, molto ben strizzati e poi passati in 30 gr. di burro (usatene solo la metà e tenete da parte il resto); un secondo strato di patate a dadini già passate in padella con un giro di olio di oliva, sale e raffreddate;

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a questo punto preparare delle “casette” in cui alloggiare le uova crude senza che si sparpaglino per tutta la teglia: tagliate una sottiletta in due pezzi, incollatene i bordi stretti premendo leggermente e aggiungetene un terzo pezzo preso da un’altra sottiletta tagliata sempre nello stesso modo. Otterrete un cilindro di formaggio che posizionerete in teglia, facendovi spazio nel ripieno, qui alloggerà uovo. Ripetete l’operazione altre 3 volte, distanziando bene gli alloggi, per ospitare in tutto 4 uova. Se desiderate che ogni commensale abbia nella sua fetta l’uovo sodo, dovrete utilizzarne 8 e fare altrettanti alloggi con 12 sottilette.
Sgusciate un uovo per ogni buco e poi continuate a farcire la parte del ripieno, a lato delle uova;

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mettete i funghi (prima passati in padella con olio, aglio, prezzemolo e sale), i formaggi misti a pezzi e infine il secondo strato di spinaci che avete lasciato da parte, in modo che copra tutto, anche le uova.
Come ultimo, coprire la ciambella con la rimanente pasta sfoglia, in modo che non restino dei buchi e ripiegare i bordi che sporgevano verso l’interno. Decorare la superficie con forme e erbe a piacere e spennellare con l’uovo sbattuto le parti che si vogliono evidenziare, che risulteranno più scure e lucide.

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Va cotta in forno a 200° /220° per circa un’ora /45 min. Deve risultare dorata in superficie e con la pasta sfoglia bella gonfia. Si mangia tiepida o fredda.

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Xmery.

Ghirlanda di primavera.

30 mercoledì Apr 2014

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage., seasoning: vivere lo scorrere delle stagioni.

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apine, farfalle, ghirlande, primavera, uccellini

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Quest’anno per la prima volta, ho pensato di lasciare la ghirlanda che avevo appesa alla porta ben oltre al Natale, essendo non tanto in stile strettamente natalizio ma semplicemente a tema invernale, in legno con qualche spruzzata di bianco. Ho pensato che avrei seguito il suggerimento di un’amica, che ha lanciato l’idea di una ghirlanda per ogni stagione e avvenimento.

Quindi, dismessa quella per l’inverno, ne ho preparata una per l’arrivo della primavera: ho usato una vecchia ghirlanda rivestita di corda, color marrone bruciato, come la porta su cui sarebbe stata appesa. Così l’ho ravvivata con un nastro bianco avorio, a sua volta inseguito da un nastrino verde tenero,….ecco, bianco e verdino, questi i colori che volevo per la primavera….

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A quel punto, mancavano i fiorellini,…( e per quanto il mio pollice verde desiderasse tanto la bellezza suprema di fiori veri,… no, la mia pigrizia ha avuto la meglio: non se ne parla proprio di doverla rifare non appena i fiori, ahimé!, appassiscono!) Così ho girato un lungo e in largo per trovare dei fiori leggeri, in tessuto  e soprattutto dalle precise tonalità che cercavo per la mia ghirlanda….e alla fine, li ho trovati!….ecco la mia ghirnada primaverile! Con tanto di uccelletti, apina e casetta per le farfalle!…..:-D

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Ghirlande per ogni stagione – Forum Giardinaggio e fiori. com

Xmery.

 

Costolette d’agnello impanate.

29 martedì Apr 2014

Posted by mery in Fumo in cucina!....Oggi ai fornelli., I secondi piatti.

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agnello, costolette, impanatura, scottadito

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Quest’anno mi sono cimentata in un piatto che ho assaggiato in diversi ristoranti, ma mai preparato a casa. Così dopo aver raccolto varie ricette, pareri e consigli,…sono arrivata alla conclusione che questa è la migliore!….Davvero da provare! 

Ingredienti per 3 ps:

700 gr. di costolette di agnello, già pulite e con l’ossicino alla ‘scottadito’
Per la marinata: rosmarino, salvia, timo, aglio, sale e pepe
Per la impanatura: farina 00, uovo e Parmigiano, pangrattato.

Procedimento:

E’ importantissimo scegliere i pezzi giusti, io li ho fatti preparare dal macellaio della Coop, che mi ha tagliato le costolette in modo impeccabile, con l’ossicino già bel pulito e rifinito…. (Stendiamo un velo pietoso sullo spaccio carni che me le ha invece tagliate sul momento,,, sbagliando tutto il taglio di sbieco: avevo le costolette con un osso dell’una e un pezzo di osso dell’altra!….complimenti, davvero ……grande professionalità allo spaccio Magnani!)
Con qualche ora di anticipo, si prepara la marinata, in modo da tenere le costolette a insaporire tutta la mattinata o tutto il pomeriggio per la sera.
Battere il pezzo di carne vicino al’ossicino e arrotolarlo nella carta stagnola, in modo che possa essere preso in mano senza sporcarsi o ungersi) e lasciarli a marinare.

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Al momento di prepararle, toglierle dal loro condimento e procedere all’impanatura: prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto con un po’ di Parmigiano e infine nel pane grattato. La panatura diventa particolarmente gustosa se fatta con pane non troppo secco e che resta a pezzi, non a polvere troppo sottile.
Poi si procede alla frittura in padella, come normali cotolette, nella mia ce ne stavano tre per ogni volta, finché non sono ben dorate su entrambi i lati (qualche minuto di cottura è sufficiente per renderle tenerissime!).

E se proprio non si vuole sporcare il piano cottura,… 😉 le si può cuocere in teglia, con carta da forno, due giri d’olio, in forno a 200° (10 min. per lato).

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Grazie a Gabri per la condivisione di questa sfiziosità!….:-)

Xmery.

Decorazione delle uova pasquali.

29 martedì Apr 2014

Posted by mery in Idee per fare e costruire: voglia di bricolage., seasoning: vivere lo scorrere delle stagioni., Uncategorized

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colori acrilici, uova sode decorate

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Quest’anno ho voluto rimetter mano ai pennelli e riprovare la sensazione di decorare le uova pasquali, come quando ero bambina…. Lo spunto me lo ha dato un piccolo amico, che mi ha suonato alla porta per porgermi il suo piccolo dono pasquale, un uovo sodo pazientemente colorato coi pennarelli!….Tinte insolite, un cupo viola e un verde scurissimo, me lo hanno fatto sembrare particolarmente ‘artistico’…. ho visto quella libertà creativa, che fa sorridere di imbarazzo noi adulti abituati agli schemi già conosciuti, agli standard,… e che invece fa volare le menti bambine (e dei veri artisti) oltre l’immaginato, al di là del previsto e del prevedibile….

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Bene, mi è tornata voglia di colori e pennelli…. E ho cominciato a far bollire le uova! 😀
Inutile dire che le mie sono risultate altamente prevedibili e rigorosamente fedeli allo standard,….ahhahaha,…..la mente bambina in età adulta si dissolve e con essa la libertà di seguire i propri pensieri e creare cose che agli altri potrebbero sembrare…’brutte’! senza patire la paura del giudizio!

Ho usato:
colori acrilici in tubetto, scegliendo colori intonati tra loro: una gamma di rosa chiaro, fuxia, magenta e rosso, con un verde chiaro e cangiante e un azzurro carta da zucchero.
Una pennellessa larga 2 cm. per coprire i fondi e un pennellino sottile, per i decori più fini.

Una volta cotte e raffreddate, ho passato le uova con tante mani successive di bianco, perché i colori che avrei poi messo sopra, non risultassero falsati da un fondo rossiccio…. (Non sono stata a svuotarle, come certi fanno,.. sarebbe stato davvero troppo per la mia scarsissima pazienza!).

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La sera dopo, una volta asciugato per bene lo strato di bianco, sono partita a decorare. Ho pensato che volevo le tinte unite (per dare forza al colore) dei decori delicatini e romantici su bianco, e poi tutte le sfumature intermedie, che ripescassero il rosa tenue, il fuxia, magari abbinato al rosso che mi piace tanto….e via dicendo, e da cosa è nata cosa….

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A lavoro ultimato, mentre cercavo di fare una bella composizione su un vassoio, mi sono accorta che….i limoni che avevo sul ripiano della cucina, ci sarebbero stati un sacco bene!….e così ho capito che non avevo considerato abbastanza seriamente la mancanza del giallo!…..:-d ma per fortuna, ho rimediato! 😀

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Xmery.

Insalata di finocchio e arancia.

27 domenica Apr 2014

Posted by mery in Fumo in cucina!....Oggi ai fornelli., Insalate.

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arance, arancia e finocchio, finocchi, insalata, pepe rosa, polipo

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Ho copiato questa semplice e gustosissima ricetta dalla zia Rosella,… che a sua volta l’ha copiata da un ristoratore del sud durante un viaggio del figlio,….insomma, di mano in mano è arrivata fin qui questa fresca insalata, mix di sapori dolci e decisi.

Ingredienti x 4 ps:

2 finocchi
2 arance
olio extra vergine, sale nero

aceto balsamico a piacere

chicchi di pepe rosa a piacere

Procedimento:

Tagliare il finocchio a fettine sottilissime, pi le arance al vivo e infine a spicchi sottili. Condire con sale, olio e se si crede anche con aceto balsamico.
E’ davvero sfiziosissima, fresca e dissetante.

Xmery.

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Oggi ho ritrovato questo abbinamento -finocchio e arancia- in una insalata di polipo al ristorante,….:

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deliziosa!…. 😉

Xmery.

Elasticità.

22 martedì Apr 2014

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo.

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elasticità

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Vorrei il dono dell’elasticità. La capacità di guardare il mondo da sotto in su senza perdere l’orientamento.
L’abilità del contorsionista che si attorciglia su sé stesso e con grazia ritorna mirabilmente in piedi.
Vorrei l’elasticità di una palla, che rimbalza ad ogni sollecitazione e ogni volta ritorna alla sua perfetta originaria sfericità.

Xmery.

Tartellette al limone.

21 lunedì Apr 2014

Posted by mery in I miei dolci: torte soffici, crostate, biscotti, frittelle e dolci al cucchiaio.

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carta da forno, cheese cake al limone, crema di Philadelphia e limone, frolla, limone, Pasta frolla, Philadelphia, succo di limone

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In preda a una voglia furiosa di cheese cake, ma sapendo che a casa non amano i dolci ‘formaggiosi’…..ho voluto sperimentare una variante in cui il Philadelphia, con la sua liscia e  irrinunciabile cremosità insieme all’ inconfondibile sapore, venisse un po’ stemperato da un tocco fresco e acidulo. Ne è nata, dopo qualche tentativo in migliorando… 😀 questa crema al limone, che ho pensato si abbinasse stupendamente a una base di frolla non troppo dolce, che le facesse da supporto discreto.

L’ho presentata al pranzo di Pasqua ed è stato un successo! Perfino la suocera schizzinosetta, si è sbilanciata e ha chiesto la ricetta!…ahahhahah!…..

 

Pasta frolla per 8 tartellette di 13 cm.:

 

300 gr. di farina 00

150 gr. di zucchero

120 gr. di burro

1 pizzico di sale

la buccia di 1 limone grattugiata

2 uova intere

 

Crema al limone:

 

2 scatole da 250 gr. di Philadelphia

200 gr. di zucchero

2 vasetti da 125 gr. di yogurt bianco intero al naturale

100 ml. di succo di limone (5 limoni piccoli)

 

Procedimento:

 

Impastare velocemente la frolla, aggiungendo gli ingredienti nell’ordine dell’elenco. Poi preparare le tegliette con la carta da forno e appoggiatevi la sfoglia tirata sottilmente a uno spessore di circa 6 mm. Fatela aderire per bene e appoggiatevi sopra un secondo strato di carta da forno: dovrà contenere il riso crudo o i fagioli secchi necessari perché la pasta non si sollevi cuocendo in forno. Quindi infornate a 180° per 15 min. o (a seconda del tipo di forno) finché la pasta non si colora molto debolmente. Togliere delicatamente la base di frolla dalle tegliette e lasciate raffreddare, facendo sfiatare l’umidità.

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Nel frattempo lavorate gli ingredienti della crema al limone, sempre in ordine di elenco, facendo particolare attenzione a quando si aggiunge lo yogurt: deve essere amalgamato poco alla volta essendo molto più fluido del Philadelphia, in modo che non si formino grumi poi difficili da dissolvere. Mescolare inoltre adagio, senza cercare di montare il composto.

Quando le tartellette di frolla saranno fredde, farcirle aggiungendo la crema al limone e lasciare a riposare in frigor qualche ora prima di servire. Al momento di portare in tavola il dolce, guarnire con fili di buccia di limone (che sia turgido e a buccia freschissima!).

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Xmery.

Clematis viticella ‘Polish spirit’ (2011).

15 martedì Apr 2014

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening., Le mie Clematis.

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clematidi, clematidi viola, Clematis viticella 'Polish Spirit', fioritura estiva, gruppo di potatura 3

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Ho preso questa clematide, pur non essendo una delle mie preferite, anni fa,…per far compagnia e dar risalto a una rosa rampicante che amavo, profumatissima e dal colore tenue e delicato (Rosa ‘Nahema’ di Delbard). Per farla breve, la rosa amata è morta, dopo lenta agonia, e la streghetta è rigogliosa più che mai, invincibile, mai un malanno!… 😀 Alla fine, come sempre succede in amore, la amo ora per quel che è: ha manifestato a pieno la sua natura e questo la rende ora bella e affascinante al mio sguardo che si sofferma a coglierne dettagli, o la fulgida bellezza del suo insieme, quando il sole la colpisce in controluce!

…tanto che le perdono perfino di non avere il minimo profumo….

Note colturali:

E’ una clematide rampicante di media taglia: a maturità e se ben coltivata può arrivare a 2,5 mt di altezza fino a raggiungere i 4 mt. E’ a foglia decidua, d’inverno si spoglia completamente lasciando rami fragili (tipico delle clematidi) e foglie secche. Però poi è la prima a dare segno di ripresa, mettendo i primissimi germogli già in febbraio. Questo è il momento per potarla: appartiene al gruppo 3 (hard pruning) e anche se potata drasticamente bassa, tende a pollonare con nuovi getti dalla base, anche da sottoterra. Io, oltre tagliare tutti i rami secchi e morti, lascio qualche ramo anche ad altezza di 50/70 cm. da terra, cercando comunque di preservare le nuove gemme, a seconda di dove sono posizionate sui rami. In questo modo la pianta risulterà ripartire con nuova vegetazione sia dall’alto, sia da terra. In brevissimo tempo, già a marzo, la pianta riprende vita e va ad occupare con nuovi rami verdi il suo spazio sulla grata in legno: è su questi che avverrà la fioritura.

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Anche se sui cataloghi la danno come fiorita da giugno, o middle summer fino all’autunno, la fioritura della mia pianta si presenta con una prima lunga ondata in primavera (di solito per tutto maggio), per poi riprendere in forma più contenuta a fine estate; ma i primi fiori quest’anno sono apparsi già a fine marzo. Sono di colore viola, larghi sui 9 cm., a forma di stella con quattro o cinque sepali che presentano una lieve striscia centrale, e hanno stami violacei e bianco-grigiastri.

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Sta in un grosso vaso in cui avevo messo terriccio, sabbia grossolana e terra da giardino tendenzialmente calcarea. La bagno con acqua depurata, ma arricchita con debolissime e costanti quantità di concime universale; a inizio dell’attività vegetativa metto letame maturo sulla superficie (è importante chearrivi a non puzzare più, deve aver esalato i suoi gas nocivi stando all’aria aperta almeno un anno) o concime granulare a lunga cessione.

Xmery.

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Aggiornamento 2015:

la mia invincibile Clematis, potata sempre nello stesso modo, anche se quest’anno un po’ in ritardo, a fine febbraio, ha messo subito le prime foglioline a inizio marzo…

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ai primi di aprile è già partita alla grande, con i nuovi rami verdi che si allungano a vista d’occhio sui rami legnosi….già comincia a fare ombra…. 🙂

Xmery.

 

 

 

 

 

Rifiorisce il ciclamino.

15 martedì Apr 2014

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening.

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Cyclamen persicum, ibridi, primaverile, rosa scuro

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Il ciclamino, da me, è diventato una perenne,… 😀 nel senso che lo compro ad abbellire i balconi in inverno,…e poi muore, senza neanche contrattare, muore tranquillo e basta.
Da un paio d’anni a questa parte, invece, ho questo ibrido di Cyclamen persicum, anche lui in origine preso con gli stessi poco nobili scopi, che si ostina a sopravvivere estate dopo estate…e ogni primavera ancora mi stupisco di vederlo rifiorire! 😀
Abbiamo sempre l’errata convinzione che i ciclamini siano le fioriture che accompagnano i mesi invernali, ma questo solo perché nei vivai, pur di poterli proporre in quel periodo, vengono forzati in serra. Il Cyclamen persicum (e i suoi ibridi di conseguenza) sono ciclamini a fioritura tardo-invernale e primaverile, che se lasciati liberi di seguire il loro ciclo naturale cominceranno a dare i loro magnifici fiori a fine inverno. L’importante è proteggerli dal gelo, quindi qui al nord è sconsigliato coltivarli in piena terra, ma si è soliti tenerli in vaso, vicino alle finestre per poterli all’occorrenza ritirare durante le notti in cui si prevedono temperature inferiori allo zero. Il mio cresce in un vasetto a terra sul mio balcone, a riparo di una fresca edera in estate e al riparo dal gelo in inverno. Altre specie di ciclamini sono più rustiche e riescono ad acclimatarsi anche a terra superando bene gli inverni, come il Cyclamen hederifolium, a fioriutra autunnale, ne ho visti di splendidi sulle nostre colline.
In realtà ci sono autori (Grey-Wilson) che suddividono il Cyclamen persicum in sottospecie diverse in base al periodo di fioritura (C. persicum var. autumnale o C. persicum var. persicum, se fiorisce tra dicembre e marzo). Inoltre, propongono un’ulteriore distinzione tra ciclamini a fiori rosa pallido (C. persicum var. persicum forma persicum), quelli a fiore bianco puro (C. persicum var. persicum forma albidum), quelli a fiore rosso (C. persicum var. persicum forma puniceum) e quelli a fiore rosa scuro (C. persicum var. persicum forma roseum).

Signori, vi presento il mio ‘pluriennale’ ciclamino :-D: un Cyclamen persicum var. persicum (perché mi fiorisce a marzo) e forma roseum (per il colore rosa foncée)….il cui  lunghissimo titolo rende bene l’idea dell’orgoglio con cui lo fotografo quasi ogni giorno! 😀

Cyclamen persicum – classificazione

Xmery.

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aggiornamento al 12 giugno 2014:

dopo aver fiorito ininterrottamente per oltre due mesi,…il mio ciclamino adesso sta seccando definitivamente i fiori e molti di loro (quelli che sono riuscita a trattenermi dal togliere per fare pulizia nel vaso!!!….:-( ) stanno producendo le capsule coi semi…. le foglie continuano pian piano a ricrescere, quindi occorre mantenere sempre umido il terriccio,…cosa non facile col caldo di questi giorni, e il vaso così piccino!….

Xmery.

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