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Capsicum annuum ‘Cedrino’.

20 martedì Set 2016

Posted by mery in I miei Capsicum annuum., PEPPERmania.

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capsicum annuum, Cedrino, Hot Lemon, peproncini piccanti, peproncino giallo

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Tutti gli appassionati di piccante conoscono i super Hot, quelli che coi loro nomi (Reaper, Scorpion, Fatalii, Viper….. :-D) già mettono paura ancor prima di farsi venire l’idea di assaggiarli!

Sono peperoncini da record questi,…che hanno l’unico altisonante merito di essere “il più piccante” ….il più piccante per un po’…subito superati da nuove glorie.

Io francamente faccio sempre più fatica a cogliere il senso di questi extreme Hot Pepper, perché i loro valori di capsaicina sono tali da renderli praticamente inutilizzabili a qualsiasi altro scopo che non sia fare un video da dementi su youtube, mentre ti scortichi la lingua e supplichi che qualcuno corra in tuo aiuto con una litrata di latte freddo! Sono peperoncini da collezionisti (e faccio fatica ancora a capire a cosa poi serva averli “collezionati” ….!) eppure vanno a ruba, tutti li vogliono, tutti li coltivano.

Io, devo ammetterlo, mi sono fatta a mia volta tentare, e quando mi sono affacciata al mondo dei peperoncini ho provato il brivido di coltivare il rosso infuocato Naga Dorset, uno Scorpion giallo (tentando di ingentilirlo un po’ con una nota di colore più …buona! :-D) insieme ai tanti Habanero (che ormai apparivano come mammolette in confronto ai nuovi arrivati in testa alla classifica!).

Ma oggi voglio andare controtendenza e tessere qui le lodi di un povero medium hot.

Uno dei peperoncini provati un po’ per caso, giusto per dare colore all’aiuola, di quelli che solo per il fatto di essere un ‘annuum’ in una classe di primedonne ‘chinensis’ sono considerati i cugini sfigati…ecco, quello è stato invece il peperoncino che non ho più abbandonato negli anni a venire.

E’ il Cedrino, un peperoncino tanto bello da vedere quando buono da mangiare! L’Orto è in festa se vicino a un Habanero ne metti una piantina, coi suoi frutti lunghi e gialli come fiammelle, eretti, rallegra e vivacizza tutto l’insieme!

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Come portare a maturazione il peperoncino colto prematuro.

05 giovedì Nov 2015

Posted by mery in PEPPERmania.

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peperoncini da salvare, peperoncini in autunno, peperoncini non maturi, peperoncini verdi, trito di peperoncini secchi

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Può capitare che un ramo della nostra pianta preferita di peperoncino si spezzi, pieno di frutti non ancora maturi ma che non vorremmo buttare!

Oppure che il freddo autunnale arrivi quando la pianta ancora non è riuscita a portare a maturazione i suoi ultimi (a volte anche numerosi!) frutti.

Come fare a portare a maturazione tutti quei peperoncincini ancora verdi, una volta che la pianta non è più in grado di nutrirli?

In questi casi,  si può ovviare all’inconveniente in diversi modi. Il più semplice è mettere il ramo in acqua, come se fosse un vaso di fiori! In casa se l’ambiente è molto luminoso, ma anche fuori al sole, se le temperature ancora lo permettono. Nel giro di una decina di giorni, mentre le foglie appassiranno seccandosi, i frutti da verde vireranno al rosso (o al giallo, a seconda delle varietà) continuando a nutrirsi dell’acqua che assorbono attraverso  il ramo.

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Se i peperoncini invece sono colti singolarmente, solo col picciolo, difficilmente si riuscirà a farli maturare quando sono staccati dalla pianta o almeno da un suo ramo. Ma niente paura!…sono buoni anche così, verdi! certo forse meno profumati, meno aromatici, ma sempre piccantissimi!… è sempre possibile farli seccare insieme a quelli rossi e gialli! e poi frantumarli per ottenere un bel trito, magari in un bel mix di colori 😉

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Xmery.

aggiornamento al 15 dicembre 2015:

Un altro metodo che ho provato ottenendo buoni risultati è appendere i rami a testa in giù, in un ambiente il più possibile caldo e asciutto. I miei ultimi rami invernali, li ho portati a maturazione così. Nella veranda chiusa a 15° ma con qualche pomeriggio di sole, tra novembre e dicembre.

Un consiglio: togliere da subito i peperoncini già maturi, e lasciare solo quelli verdi a cui serve un altro po’ di tempo e di caldo. E ancora, man mano che maturano, tagliarli via e utilizzarli, o seccando sul ramo rischieranno di ammuffire o marcire.

Poi li ho messi a seccare sul tagliere e lasciati su un armadio, in casa, ben protetti da una tovaglia, in modo che non prendessero polvere o venissero visitati da insetti.

Xmery.

 

I miei pepper 2015.

04 sabato Apr 2015

Posted by mery in PEPPERmania.

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coltivare peperoncini, orto in cassetta, peperoncini 2015

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Quest’anno, per imprevisti vari, non seminerò, non so se avrò a disposizione l’orto per piantare peperoncini a terra, ma vedrò di trovare soluzioni alternative ….senza pepper non ci sto!

Ho cominciato prendendo poche piantine, ben selezionate tra quelle che mi sono piaciute gli scorsi anni e quelle che ancora non sono riuscita a coltivare e ho ferme lì sul gozzo… piantine già grandine, alcune addirittura già fiorite!!… che mi portano a dover ben gestire questo largo anticipo sulla stagione calda. Per almeno due mesi, tutto aprile e tutto maggio, proverò a tenere le piantine in casa la notte e la mattina, davanti al vetro della finestra, col sole che gli batte addosso da est,….e poi da mezzogiorno fino a sera, le sposterò- una a una!- in veranda a sud, usufruendo di ogni giornata di sole!….. Non c’è dubbio,…..direi che è amore vero….. 😉 .

Ho scelto:

Pimienta de Neide, cercata da tanto nel vivaio di Pepper Parma, e sempre già esaurita, seminata senza successo lo scorso anno…ora è finalmente mia!…. un bellissimo peperoncino nero!

Trinidad Scorpion yellow, vediamo coma si comporta come pianta….

Big Naga Assam, un Naga sempre rosso e leggermente rugoso ma più grosso di quello che ho coltivato lo scorso anno…

Beni Highlands,…lo avevo preso sfuso uno dei primi anni alla Fiera di Pepper Parma, è un frutto giallo, a forma di piccola susina, lucido e liscio…molto bello…vedremo la pianta…

Hot Lemon,..poteva mancare?..è stato in vetta alla classifica dei più mangiati tutto lo scorso anno!!

Habanero Orange, bel frutto, che l’anno scorso non sono riuscita a far maturare a dovere…quest’anno vorrei vedere la pianta nel suo massimo splendore….

Posso arrivare al massimo a 10 piante… Aggiungerei qualcosa di Brown….che sia un Habanero Chocolate, un Fatalii Brown… un Naga Morich Chocolate o uno Scorpion….vedrò. Vorrei che oltre al colore ci fosse anche un buon aroma,…e di solito più sale la piccantezza e meno poi si percepisce l’aroma…..

Qualche piantina decorativa e piccola….. da scegliere tra Violetta dalle foglie nere, tra il sempre bello Jaimito e similari… colorati e allegri! Da intervallare con le piante grandi. Non dovrebbe mancare il bellissimo Capezzolo di Scimmia…..

E forse qualche record?….mi darebbe soddisfazione avere il Carolina Reaper, detentore del primato attuale assoluto di piccantezza?….beh,….vedremo…..

O mi godrei di più il mio collaudato Habanero White giant,…così maledettamente buono, e con cui farci poi i cioccolatini piccanti di cioccolato bianco?…..

La partita è iniziata, ma è ancora tutta aperta! 😉

Ed è aperta anche la modalità di coltivazione 2015!…..Tutta da inventare. Ho pensato a un orto a casse, delimitato dal prato, ma in cui le radici delle piante possano affondare nel terreno… insomma, ho un paio di mesi per mettere a punto l’idea….vedremo.

Immagino una cosa così,…

(foto presa dal sito http://www.cofarming.wordpress.com)

o anche così:

(foto presa dal sito http://www.ilsitodiroberta.com)

Xmery.

Aggiornamento al 15 aprile 2015:

Aggiunti, senza neanche troppo ragionare (semplicemente erano al posto giusto nel momento giusto!.. :- D  ) una piantina di Habanero Chocolate, ancora piccina, e una di White Habanero, quello piccolo però….. vorrei anche il giant, coltivato lo scorso anno…. ma quello suppongo lo troverò solo al Pepper Parma di san Pancrazio (PR).

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Prese anche due piantine da regalare a due amici del campo cani con la passione del piccante, un Hot Lemon e un Tinidad Scorpion rosso. 🙂

(E’ incredibile quest’anno come è scoppiata la diffusione di Hot Pepper anche nei semplici vivai e nei Garden Center!…. ovunque ti giri, trovi peperoncini sia ornamentali sia per appassionati,…. una tentazione ancora più a portata di mano!….)

Xmery.

Tabasco sauce recipe.

20 venerdì Giu 2014

Posted by mery in Marmellate e confetture più o meno strane., PEPPERmania.

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ricetta salsa tabasco, tabasco pepper, tabasco sauce

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Col mio primo, piccolo raccolto di peperoncini tabasco, sicuro devo almeno provare a farci la famosa salsa,…. Le ricette che circolano sono tutte approssimative, visto che il brevetto per la salsa originale lo detiene l’azienda americana Mc.Ilhenny Co. con sede in Louisiana ed è ovviamente segretato, al pari della Coca cola!…:-D

Quindi cercherò di fare il mio piccolo esperimento casalingo, seguendo le logiche di preparazione con cui la salsa viene prodotta,…e andando un po’ a tentoni riguardo alle dosi e i tempi esatti di fermentazione….

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Partirò con un quantitativo di 48 gr. di prodotto raccolto (30 gr. netto senza picciolo) a giusta maturazione, bello rosso, ma ancora sodo (non devono esserci peperoncini già in stato di avvizzimento)…. e l’idea del Baton Rouge che usano ad Avery Island per verificare che il grado di maturazione del pepper sia quello giusto, confrontandone il colore….mi fa davvero un po’ sorridere!….. 😀

 

 

Il peperoncino va poi sminuzzato fino a farne una sorta di poltiglia e infine messo con il sale grosso in un contenitore sterile, senza contaminazioni esterne (dicono che basta un tovagliolo pulito che lo chiuda da sopra) a fermentare per un mese. Gira voce che nelle aziende americane, questa prima fase di fermentazione avvenga entro botti di quercia bianca e duri invece almeno 3 anni. Ma per la nostra salsa homemade, un mese credo sia più che sufficiente, visto che pure le botti di quercia sarebbero cosetta non facile da reperire…. 😀

Il sale come si sa aiuta l’estrazione del liquido dalla polpa dei frutti ed inoltre contribuisce ad esaltarne la formazione del tipico aroma. Va messo. in proporzione approssimativa di 30:1 (altre fonti dicono 6% rispetto al peso).

La parte acquosa che i pepper hanno formato nella poltiglia deve andare a ricoprire il composto fino all’orlo del boccetto, proteggendolo dal contatto con l’aria e impedendo così che batteri esterni intervengano nella fermentazione. Se il liquido formatosi non fosse sufficiente, si può aggiungere acqua e sale (brine=salamoia). Se fosse necessario, è bene costringere la parte polposa sul fondo del contenitore aiutandosi con un peso o una retina per sottaceti.

Trascorse 4 settimane, si aggiunge l’aceto di vino bianco (200ml. per 1 kg di pepper), che contribuirà a dare il suo sapore alla salsa, e si lascia macerare un’altra settimana ancora.

A quel punto si filtra il tutto, eliminando i semi e ottenendo una purea liscia e vellutata. Se si vuole ottenere una salsa quasi liquida come l’originale, filtrare con un panno di stoffa (un cheesecloth) di quelli che si usa per i formaggi. Se invece si preferisce una salsa più corposa, basta un colino a maglie più o meno fitte, che lascerà passare anche un po’ di polpa! La salsa ottenuta in questo modo può essere conservata in frigor per qualche mese.

Making original Tabasco Sauce

E ora all’opera! Vediamo che ne verrà fuori! 🙂

Ho aggiunto 2 gr. di sale grosso su 30 gr. di peperoncino (un  po’ più di 1:30), tritato e messo a fare acqua in un piccolo contenitore di porcellana, chiuso con pellicola…..in cucina a temperatura ambiente con circa 27°…( ho i miei dubi che così poco sale riesca a produrre acqua,…ma aggiungerne di più non mi azzardo per ora…vediamo che succede…)

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Aggiornamento al 10 luglio 2014:

La poltiglia, come da manuale del sesto senso, ha cominciato ad ammuffire la settimana successiva…e a tre settimane (perché fallire è umano ma perseverare è diabolico…:-D) si presentava in questo stato:IMGP3977 xmery

Aspettiamo il prossimo raccolto,…..e continuiamo gli esperimenti, mica ci scoraggiamo così!…:-D

Xmery.

2° esperimento Tabasco Sauce (15 sett. 2014):

 

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Ho messo stavolta 80 gr. di peperoncino tabasco pulito con 8 gr. di sale grosso, aumentando le proporzioni del sale, visto che ammuffiva…

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Ho pressato bene nel bicchiere e poi ho provato un’ulteriore variante che avevo letto nei suggerimenti in rete: ho aggiunto poca acqua naturale fino a coprire tutta la parte superficiale. Ho coperto con pellicola e messa la poltiglia sempre in frigorifero. E’ durata molto di più del primo tentativo, ma dopo 1 mese e mezzo anche in questo bicchiere c’erano segni di andato a  male… 😦

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3° esperimento Tabasco Sauce (7 ottobre 2014):

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Bene, stavolta provo ad aumentare drasticamente il sale, che è la componente conservante di tutto l’intruglio….., senza aggiungere altro… su 160 gr. di raccolto ne è risultato un netto di 90 gr. e ho messo un bel 45 gr. di sale grosso, procedendo a strati nel riempire il bicchiere: 30 gr. di pepper con una spolverata (5 gr.) di sale, altri 30 gr. di pepper con una seconda spolverata di sale, un ultimo strato di pepper coperti da un grosso strato di sale (35 gr.) In questo modo, le proporzioni sono 1:2 ossia il 50 % di sale rispetto al peperoncino. Per il resto, ho fatto come sempre: messo il cellophane e conservato in frigor.

Ad oggi, dopo un mese, non ci sono segni di muffe o altro,…. Se il composto riuscirà a tenere, poi aggiungerò l’aceto.

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Xmery.

 

 

 

 

 

 

Identificare le specie di Capsicum dai fiori.

11 mercoledì Giu 2014

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening., PEPPERmania.

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capsicum annuum, capsicum baccatum, capsicum chinensis, capsicum frutescens, capsicum pubescens, fiore bianco fiore con macchia verde, fiore verdognolo, fiore viola, fiori di peperoncino, identificare le specie

Ho trovato in rete un interessante specchietto su come risalire alle diverse 5 specie di peperoncino, a partire dai colori e dalle diverse caratteristiche dei fiori. Mi è piaciuto molto e, insieme a notizie aggiuntive raccolte, voglio riproporlo qui, opportunamente rimaneggiato: partendo invece dalle specie.

C. annuum: generalmente fiore bianco, singolo, con stami gialli;

ma anche fiori viola con antere viola.

C. baccatum: riconoscibile dai fiori bianchi, solitari, con macchiette verde chiaro o giallognole su ogni petalo, vicino alla base. Può presentare tuttavia anche fiori bianchi, senza macchie.

C. chinensis: fiori piccoli, multipli, bianco verdognoli, ma con stami viola.

C. frutescens: fiore verdognolo, ma a fiore singolo.

C. pubescens: fiore viola, può a prima vista essere scambiato per un annuum, ma i frutti poi presentano, unici tra tutte le specie, i semi neri; e i fusti e le foglie la pubescenza tipica da cui il nome stesso deriva.

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fiore bianco di Capsicum annuum ‘Vernero’:

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fiore viola di Capsicum annuum ‘Hey’:

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fiore macchiato di Capsicum baccatum ‘Ramiro’:

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fiori piccoli e verdognoli di Capsicum chinensis ‘Bih jolokia’:

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fiore viola e foglie pubescenti di Capsicum pubescent ‘Rocoto’ (foto presa dal sito delange.org):

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fiore verdognolo ma singolo di Capsicum frutescens ‘Tabasco’:

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Semine Pepper 2014.

23 domenica Mar 2014

Posted by mery in 2 passi nel verde: my gardening., I miei Capsicum annuum., I miei Capsicum chinensis., PEPPERmania.

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capsicum annuum, capsicum chinensis, cotiledoni, germinatoio, luce, seeds, semine, temperatura, temperatura alta, umidità

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Sempre con grande ritardo….uffi!……ma anche quest’anno mi sono lanciata nelle semine di peperoncino,…avendo collezionato una vastità di semi degna di un vivaista!… 😀

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Con il metodo dei dischetti di torba pronta, poi collocati in due piccole teche con coperchio trasparente, ho messo:

4 Pimenta de Neyde (C. chinensis), un peperoncino nero bellissimo, piccantissimo e raro, che io adoro;
4 Capezzoli di scimmia (C. chinensis), una piantina deliziosa, con foglioline verde chiaro e peperoncini arancioni piccantissimi, a forma di …capezzolo?… 😀
4 Fatalii brown (C. chinensis), la versione marrone del famoso Fatalii giallo, un peperoncino inperdibile sia nel sapore che nella bellezza;
4 Peter Pepper (C. annuum), un peperoncino che ha riscosso un incredibile successo e mi è stato commissionato da amici e conoscenti!….hahahah….
4 Habanero orange (C. chinensis), un peperoncino famoso ma nella sua versione arancione, lucido, sempre bellissimo;
4 Fatalii (C. chinensis), il classico e intramontabile peperoncino giallo, bellissimo anche nella forma, oltre che profumatissimo e aromatico;
4 Aribibi Gusano (C. chinensis), un piccantissimo dalla forma rara e insolita, con peperoncini bianco latte, a forma di …larva!….:-D

4 Croentì (C. annuum) un peperoncino che ho amato per la sua forma allungata e pendula, come cornetto verdi e poi rossi, di media piccantezza;
3 Jaimito (C. annuum) piccoli frutticini rossi e verdi, piccanti, su una bella piantina ramificata;
3 Folletto (C. annuum) con piccantezza pressoché assente, questo pepper mi è piaciuto per la sua forma parecchio decorativa: è arancione, lunghetto e …ondulato!
3 Maldivian (C. chinensis), un peperoncino difficile da reperire, che ci tenevo a riprodurre: è bellisimo come un Habanero, forse più grande e dal sapore speziato e aromatico, oltre che piccantissimo!
3 Habanero White (C. chinensis) una delle tante versioni di Habanero, ho pensato che bianco non poteva mancare e ho scelto quella a frutti grossi;
3 Violetta (C. annuum), una delle più belle piante in assoluto, con frutti piccantissimi rossi e viola, su steli e foglioline nere, …uno spettacolo!
3 Hey (C. annuum) una piantina a frutti piccoli e piccanti, molto decorativa.

Si posizionano i dischetti negli appositi spazi dentro alla vaschetta, poi li si bagna con due o tre bicchieri d’acqua, e immediatamente assorbendola si gonfiano triplicando il loro volume. Si posiziona il seme singolarmente nel centro del dischetto, e lo si ricopre con pochissimo substrato, smuovendo appena la superficie. Ho messo le etichette per ogni fila e ho chiuso col coperchio.
Per il momento terrò le teche in casa, alla luce del neon anche di giorno se dovesse fare nuvoloso fuori. Vediamo quanto ci mettono (soprattutto i chinensis) a sbucare fuori.

Ho preparato poi una seconda grossa vasca di plastica, con vasetti un po’ più grandi, in cui mettere però il terriccio. Qui ho messo più di un seme per ogni alloggio….(non so se mi pentirò al momento del trapianto, ma la ingordigia di voler sfruttare più semi ha avuto la meglio…).

Nella vasca grande ho messo:

4 Peter Pepper
4 Capezzoli di scimmia
4 Aribibi Gusano
4 Pimenta de Neyde
4 Fatalii giallo
4 Habanero orange
4 Habanero White
1 Maldivian
3 Habanero red
2 Jaimito
2 Folletto

Pensavo di portare questa vasca nella serra in campagna,…la luce lì è un sogno..e le temperature di queste settimane (anche fino a 18° di giorno e sui 10° notturni) hanno reso la serra una culla di nascite precocissime.
Unica perplessità: da domani mettono un forte ribasso delle temperature, con notturne di poco sopra lo zero!…. :-(sarà meglio in serra o in casa coi suoi 20° stabili? Bella scommessa…….

Xmery.


 

Aggiornamento al 30 marzo 2014.

 

Fantastici, i miei bambini piccanti!!!!!

Il primissimo a spuntare (dopo soli 5 gg. è stato un seme di C. annuum ‘Folletto’….è una pianta precoce, che mi aspetto arrivi a fruttificare già in estate.

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Subito dopo è stata la volta di C. annuum ‘Croentì’ e a ruota, gran sorpresa! i due C. chinensis ‘Fatalii’ e ‘Fatalii brown’…due gran belle piante,…. li adoro, sia per i colori, brillanti e lucidi, sia per la forma molto esotica, l’aroma che accompagna il piccante potente!….e ora li amo ancora di più per questa precocità, questo spirito collaborativo.. 😀 che aiuta il seminatore inesperto e senza serra!…hahahaha…

In questi ultimi giorni di sole e caldo,….le vaschette rivolte contro il vetro della porta-finestra a est, hanno avuto luce in abbondanza, calore (la colonnina del mercurio è arrivata  a 30° col sole che filtrava dalla finestra!). Il coperchio si è rivelato perfettamente funzionale al suo triplice scopo: temperatura alta anche di notte a riscaldamento spento (18°) microclima di grande umidità all’interno, con aperture per ricircolo d’aria (l’altra vaschetta, che invece non aveva fori per l’aria,…ha provocato troppa condenza all’interno e c’è stato un principio di muffa nel terriccio…ora l’ho portata in serra in campagna, senza coperchio,…..vedremo se il danno sarà letale o meno!… e incrocio le dita!) e per ultima la luce, che non appena le piantine spuntano da sotto terra diventa il terzo fattore cruciale.

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fatto sta che nel giro di pochissimo, quasi tutti i germogli sono sbucati, molti sono lì lì per farlo e i primi coraggiosi hanno già le due foglioline ben formate: sono i cotiledoni che si sono appena liberati dalla capocchia del seme!….

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Cosa sono i cotiledoni- Erbe in cucina-

Nella prima vaschetta:

‘Folletto’ 2 germogli su 3 semi

‘Croentì’ 3 su 4

‘Maldivian’ 2 su 3

‘Jaimito’ 2 su 3

‘Habanero white’ 2 germogli si preparano ad uscire J

‘Violetta’ 2 su 3…sono scuri e sottilissimi come fili!

di ‘Hey’ ancora nessuna traccia!

 

Nella seconda vaschetta:

‘Fatalii’ giallo 3 su 4

‘Fatalii brown’ 4 su 4 !… 🙂

‘Capezzolo di scimmia’ 1 su 4

‘Habanero orange’ 1 si sta preparando a sbucare

anora no ‘Aribibi Gusano’

ancora niente ‘Peter pepper’

ancora niente ‘Pimenta de Neyde’

 

Della terza vaschetta grande metterò solo qualche aggiornamento, non essendo qui in casa a portata di mano, ma soprattutto…..bisognerà capire se riuscirà a sopravvivere alla muffa! 😦

Xmery.

 

aggiornamento al 22 aprile 2014 :

dopo un mese esatto, le due vaschette con coperchio forato che tengo in casa alla luce della finestra stanno procedendo molto bene!…. mantengo l’umidità nebulizzando ogni tanto in modo che i vasetti di torba non asciughino, il resto lo fanno da sé: la luce non manca e le temperature sempre comprese tra 20° e 25°…arrivano vicine ai 30° nelle mattine con sole a ridosso, ma poi trovano ristoro nel primissimo pomeriggio quando il sole gira…. (altrimenti penso cuocerebbero!).

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questa la situazione attuale:

Semine pepper (22 aprile 2014):

 

‘Croentì‘, ancora solo 3 su 4, ma le piantine sono cresciute, con la prima copia di vere foglie;

‘Jaimito‘, germogliati tutti, spuntate le prime vere foglie;

‘Folletto‘, i più precoci, ma germogliati solo 2 su 3, è spuntata già la seconda coppia di foglioline vere;

‘Maldivian‘, ne resta solo uno, un germoglio è rimasto intrappolato nel suo seme e non ha avuto la forza di liberarsene; la piantina rimasta è però splendida, ciccia, bassa e folta, con 5 foglie larghe;

‘H. White’, germogliati tutti, ma ho dovuto stavolta liberare un germoglio dal suo seme, per non vederlo morire come l’altro: ora cresce insieme agli altri;

‘Violetta‘, germogliati tutti, ma crescono lentamente, sottili e su un fragile gambo nero (delizioso!);

‘Hey’, anche se in ritardo sono germogliati tutti, con piantine alte e sottili, ma ben cresciute, con 4/5 foglie;

 

‘Pimenta de Neyde’, con grande mio dolore, non ha germinato per nulla…. 😦

‘Capezzoli di scimmia’, 2 su 4, con la prima coppia di foglie vere;

‘Fatalii Brown’, germogliati tutti, con belle piantine ben cresciute (4/5 foglie);

‘Peter Pepper’, che sembrava tardare rispetto agli altri, si è ripreso con 3 piantine nate su 4 che ora sono al pari delle altre, con 4/5 foglioline;

‘H.Orange’, germogliati tutti, con piantine piccine, come H. White, ma ben cresciute ( 3/4 foglioline);

‘Fatalii‘ giallo solo 3 su 4, le piantine sembrano un po’ più piccole del Fatalii Brown (3/4 foglioline);

‘Aribibi Gusano’, nulla,….. 😦

 

il bellissimo Capsicum annuum ‘Violetta‘ dalle caratteristiche foglie nere!:

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l’unico esemplare germogliato di Capsicum chinensis ‘Maldivian‘, già bellissimo fin da piccino:

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un germoglio che a fatica si libera del seme rimastogli intrappolato tra le foglie mentre cresce:

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ecco invece un germoglio che tenta…..:

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ma non riesce,..bisogna  inumidire il seme con qualche goccia d’acqua (magari a più riprese) e poi con estrema delicatezza cercare di romperne la superficie per toglierlo da lì,..senza rompere il germoglio, ovviamente!  😀

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Xmery.

Aggiornamento al 15 maggio 2014 (2 mesi dalla semina):

da circa un mesetto ho eliminato il coperchio trasparente alle due serrette che tengo in casa e di pomeriggio, quando non hanno più sole a est, le porto sul balcone a sud, dove possono goderne per  qualche ora ancora. Ciò che non ho calcolato è che se le piantine più cresciute ne hanno giovato, quelle invece ancora minuscole o troppo deboli hanno ricevuto il colpo di grazia! 😦 Avrei dovuto separarle e metterle ad esposizioni differenziate, più o meno in ombra!…..ma già è stato un traffico così, trasportare dentro e fuori ogni giorno e ogni sera le serrette,…non avrei potuto fare di più onestamente!….:-(

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Questa la situazione al 15 maggio 2014:

‘Croentì’: le tre piantine germogliate hanno patito tutte, 2 son già seccate, la terza ha mantenuto i cotiledoni verdi, ma le foglioline stanno seccando;

‘Jaimito’: 2 piantine ben cresciute con 7 foglie vere, e la terza molto piccina ma verde;

‘Folletto’: 2 piantine molto belle e grosse, sono già 10 cm. circa sarebbero già pronte da trapiantare;

‘Maldivian’: due piantina, di cui una è la più bella di tutta la semina, foglie larghe e verdissime, l’altra è sotto attacco afidi;

‘H.White’: 2 piantine ben cresciute, la terza molto piccola;

‘Violetta’: kaputt… 😦 piantine piccole e seccate pian piano nonostante l’acqua delle innaffiature;

‘Hey’: 3 piantine piccolette e un po’ sofferenti, ma comunque con 4/5 foglie vere;

 

‘Pimenta de Neyde’: nisba;

‘Capezzoli di scimmia’: di 2, una è secca 😦 e l’altra è troppo piccola per sopravivere, penso che la perderò 😦 ;

‘Fatalii brown’. 2 piantine grandi e sane, una più piccoletta, con 3 foglie,

‘Peter pepper’: di 3, una grossina con 6 foglie, una piccoletta con 2 foglie,….una morta afflosciata! 😦

‘H. Orange’: 3 cresciute poco, basse, ma ben formate con 3/4 foglie; una sta abortendo:la radice è troppo superficiale e fuoriesce quasi dal terriccio del dischetto….dovevo mettere il seme un po’ più in profondità?

‘Fatalii‘ giallo: 2 piantine piccole con 3 foglie larghette;

‘Aribibi Gusano’: nulla.

Xmery.

 

Capsicina e record di piccantezza.

03 martedì Dic 2013

Posted by mery in PEPPERmania.

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capsicina, heat receptor, recettori del caldo, scala scoville

Gli hot pepper vengono attualmente valutati nel loro grado di piccantezza tramite la Scala Scoville, che ne misura la quantità di capsicina, il principale alcaloide responsabile di ciò che il gusto percepisce come piccante. Si tratta, più precisamente, di una reazione dei recettori del caldo che sono situati anche su labbra e bocca e che determina una sensazione di ‘bruciore’ più o meno potente.

Le misurazioni vengono espresse in Unità Scoville e qui metterò, riassumendo quel che ho trovato in rete, i valori più alti registrati delle più comuni e famose varietà di peperoncino. Infatti, essendo prodotti che non è possibile standardizzare industrialmente, ogni frutto e ogni pianta può avere valori di piccantezza variabili a seconda del clima, del suolo o dell’intensità delle piogge da una stagione all’altra.

La scala parte da un valore massimo di 16.000.000 US attribuito convenzionalmente alla capsicina pura, che se assunta direttamente provocherebbe la morte per arresto respiratorio, fino allo zero di un peperone dolce, che è privo di capsicina.

 

1) Il Trinidad Moruga Scorpion, coi suoi 2 milioni di unità Scoville, si riconferma anche quest’anno al primo posto nella classifica dei pepper più piccanti al mondo.

E’ un peperoncino appartenente alla specie C. chinensis, che proviene dal distretto di Moruga delle isole di Trinidad e Tobago (Caraibi). Il riferimento allo scorpione deriva dalla forma del peperoncino, che ha le dimensioni all’incirca di una palla da golf, e termina con una codina a punta simile alla coda di uno scorpione. La pianta è alta e ricca di frutti, che possono essere rossi o gialli. Oltre al gusto piccante, questo peperoncino presenta un aroma fruttato, che crea un bell’abbinamento dolce-piccante.

2) Il Trinidad Scorpion Butch Taylor (Butch –T) aveva il primato nel 2011, con il suo 1.400.000 US. E’ un ibrido di Capsicum chinense, derivato dal Trinidad Scorpion, indigeno di Trinidad e Tobago e prende il nome da Butch Taylor, proprietario di una industria di salse piccanti che è il responsabile della propagazione dei semi di questo peperoncino. La forma è molto simile al Moruga.

3) Il Naga Viper è stato creato in Inghilterra dall’agricoltore Gerald Fowler della Chilli Pepper Company. È un ibrido instabile di Naga Morich, Bhut Jolokia e Trinidad Scorpion: non può generare altri frutti e per questa ragione è meno richiesto. La società sta lavorando per stabilizzarne la varietà. Raggiunse il record nel 20011, con il suo 1.300.000 US.

4) L’ Infinity Chili è un peperoncino che viene poco nominato poiché ha mantenuto il titolo di peperoncino più piccante al mondo per soli pochi mesi (superò di poco il 1.000.000 US), e nel febbraio 2011 fu subito spodestato dal Naga  Viper. E’ una cultivar creata in Inghilterra, derivata dal Trinidad Scorpion e dal Bhut Jolokia. Ha frutti rossi, lunghi ca. 5 cm. con superficie rugosa e un ottimo retrogusto fruttato.

5) Il Naga Morich, India, ricavato in laboratorio a partire da semi di Bhut Jolokia. Ottenne il primato nel 2010 superando di pochissimo il suo predecessore, appunto il Bhut Jolokia, con 1.041.000 US.

6) Il Bhut Jolokia (peperoncino serpente) detto anche Bih Jolokia (peperoncino veleno) e Naga Jolokia di Yezpur (peperoncino Re Cobra) ma anche Ghost Jolokia (o Ghost pepper) è una cultivar, frutto del probabile incrocio tra un C. chinensis e un C. frutescens, proveniente dal nord-est dell’India e dal Bangladesh. La sua piccantezza supera di pochissimo il 1.000.000 US. e nel 2006 entrò nel Guinness dei primati spodestando il Red Savina Habanero. Ha superficie esterna rugosa, profumo dolciastro, vanigliato e invitante, ma anche questa è una pianta che fruttifica con difficoltà.

7) Il Seven Pod (un C. chinensis rosso, dalla forma rugosa e costolata, che deve il suo nome dalla isola di Tobago da cui proviene, Pod appunto) e Trinidad Scorpion si attestano su valori a cavallo del milione di US. Entrambi provengono da regioni caraibiche.

8) Il Naga Dorset, è un ibrido creato in Inghilterra, nel Dorset; probabilmente è imparentato col Naga Morich. Alcuni sostengono che il Naga Dorset possa discendere addirittura da semi di Naga Jolokia di Tezpur (Bhut Jolokia indiano) ma al momento non ci sono prove certe. Raggiunse il record nel marzo del 2006, con 960.000 US.

Da qui in poi, entriamo nella fascia degli ex- piccantissimi, una volta considerati il massimo della piccantezza, ora soverchiati dalle nuove scoperte, che hanno registrato valori sorprendenti: se per il più piccante degli Habanero si parla di 500.000 US, da lì in poi si entra nell’ordine del milione di US. e il salto è di mezzo milione di US. in un solo enorme balzo!

9) Habanero Red Savina (500.000 US.) è stato detentore del titolo di peperoncino più piccante al mondo, dal 1992 fino al 2006, quando fu spodestato dal ben più piccante Bhut Jolokia.

10) Habanero Carebbean red (445.000 US.)

11) Habanero Chocolate (425.000 US.)

12) Aribibi Gusano, C. chinensis della Bolivia (dalle 300.000 alle 470.000 US).

13) Tutti gli altri peperoncini del gruppo Habanero si attestano su valori all’incirca di 300.000 US.: tra questi ricordiamo l’Habanero red, H. orange, H. white e yellow Habanero. Unica eccezione può essere l’Habanero White piccolo che ha minore piccantezza dei fratelli , ma stesso identico aroma.

14) Devil’s tongue (Pennsylvania, U.S.A.) è un frutto di recente scoperta (1990), per certi versi molto simile al Fatalii: è giallo, ma più piccolo, più liscio e di sapore fruttato e dolce ma meno agrumato (da 125.000 US. a 325.000 US.)

15) sulla stessa fascia di piccantezza si posizionano lo Scotch Bonnet, di provenienza jamaicana, caraibica e il Fatalii originario dei Caraibi ma coltivato in Centr’Africa e disponibile nelle varietà gialla, arancio, chocolate e bianca. (350.000 US.)

16) Il Pimento de Neyde , fantastico peperoncino nero brasiliano, registra valori attorno ai 250.000 US.

17) I Bird’s Eye (detti anche Piripiri) peperoncini africani appartenenti alla specie frutescens: 225.000 US.

18) Il C. chinensis Capezzoli di scimmia ha valori attorno ai 150.000 US.

19) Il Maldivian Pepper, di origine maldiviana, 130.000 US.

Al di sotto di questa fascia ci sono i peperoncini definiti mediamente piccanti, che possono essere cucinati per ottener pietanze piccanti, senza diventare trappole infernali! J Si va dai decisamente piccanti come il Tabasco, i Cayenna, il Bacio di Satana…..fino a quelli che gli appassionati definirebbero ‘sciacquette’ come il Bishop Crown, i Jalapeno, a piccantezza moderata.

20) In questa fascia possiamo includere tutti i Thai Pepper (C. frutescens) il Chiltepin  specie selvatica proveniente da Trinidad e il Rocoto (C. pubescens) che vanno dai 50.000 ai 100.000 US.

21) I Beni Highlands, sia red (50.000) che yellow (80.000), dalla Bolivia.

22) Il gruppo degli Aji, i Cayenna, il Tabasco (che è un C. frutescens) e i Piquin (C. annuum var. glabriusculum) registrano valori dalle 30.000 alle 50.000 US.

23) Il Bacio di satana, peperoncino Abruzzese, coltivato anche in Calabria (40.000- 50.000 US.) (secondo altre fonti 5.000-30.000 US.).

24) Il Pusa jawala (30.000-50.000 US.).

25) Il Prairie Fire, varietà nana della specie annuum, dagli U.S.A. (30.000 US).

26) Il Chupetinho (sia rosso che orange) tra le 20.000 e le 30.000 US.

27) Il Calabrese (15.000- 30.000 US.)

28) Il Peter Pepper (rosso, arancio o giallo) registra valori tra le 5.000 e le 30.000 US.

29) Il Chile de Onza  5.000- 30.000 US.

30) Il Serrano, peperoncino verde, dal Messico (5.000- 15.000 US.) (secondo altre fonti 25.000 US.)

31) Il Bishop Crown, C. baccatum proveniente dalla Jamaica (5.000- 15.000 US.)

32) Le diverse varietà di Jalapeno si attestano su valori di piccantezza che vanno dalle poche migliaia del Jalapeno TAM (500- 1.500 US.) e del Jaloro (1.000- 5.000 US.) al Jalapeno purple che arriva alle 7.000 US. Il più piccante, che si distacca dalla media, è il Jalapeno Mitla con le sue 22.000 US.

33) NuMex Big Jim (2.000 US.)

34) Peperone, o Sweet bell pepper (0-100 US.) come il Quadrato d’Asti che ha valori nulli di capsicina o il Corno di toro rosso, che può andare dallo zero alle 100 US.

 

Xmery.

www.chileplanet.eu/scoville-heat-Units-it.html‎

PEPPERmania.

26 martedì Nov 2013

Posted by mery in PEPPERmania.

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capsicum, chili pepper, novembre, peperoncini, pepper, sole

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Non so bene come né perché, …ma arriva un momento in cui ti imbatti in una pianta di peperoncino carica di frutticini variopinti e succede che te ne innamori,….per il gusto del piccante, sì, forse, ma non solo,….il fatto è che sono belli e decorativi come fiori sgargianti, in mille sfumature diverse, dal viola, al giallo, dal verde, all’arancio e al rosso! Cosa pretendere di più da una pianta, in una stagione in cui tutto sta per sfiorire?

Come da copione, ho dato il via ad acquisti compulsivi, così,…per arredare le balconette!!,…poi ho scoperto una serra meravigliosa, non lontano da casa, in cui coltivavano peperoncini di ogni specie,…e col cartellino!!!!…. 😀 ….per cui è partito l’embolo collezionistico! Ho timidamente tentato delle semine,….con scarsissimi risultati, visto che temo manchi la cosa basilare (una serretta illuminata e riscaldata!….) ma non mi arrendo! 😀 Il salotto è diventato un angolo di giungla, dove la gatta nera sogna di essere una pantera in un meraviglioso habitat a lei sconosciuto….. 😉

Sono gli ultimi battiti di vita, per i miei pepper,…ma a quasi fine novembre, con qualche pomeriggio di esposizione al sole, anche gli ultimi frutti sono cresciuti e maturati: li ho visti con mia enorme soddisfazione passare dai colori viola e verde fino ad accendersi di giallo, rosso e marrone!…

Conservo molto gelosamente i semi, progettando una semina in grande stile,….che so già non avverrà!……….(ma non si sa mai…).

Xmery.

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Note: in English, pepper è il peperone, chili pepper il peperoncino, e se vuoi proprio specificarne la piccantezza….:-D….hot chili pepper,…Red hot chili pepper,….se sei puntiglioso al massimo, o fan del gruppo! 😀

Si indica invece come “capsicum” la pianta (sia del peperone che del peperoncino, immagino! Visto che entrambi appartengono a quel genere botanico.)

Pimiento del Piquillo de Lodosa.

25 lunedì Nov 2013

Posted by mery in I prodotti che amo., PEPPERmania.

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arancione, brown, Navarra, peperoncino, pepper, pimiento del piquillo de Lodosa, rosso, Spagna

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E’ un peperoncino che ho trovato molto interessante, per varie motivazioni. Appartiene alla specie Capsicum annuum, varietà ‘Piquillo’. Viene coltivato esclusivamente in Spagna, a Lodosa (Navarra) ma è una pianta proveniente del Messico. In Italia non lo si trova comunemente in commercio, io lo compero all’azienda agraria Stuard, di Parma, che lo coltiva direttamente in campo.

Si presenta con frutti molto carini, lunghi da 8 a10 cm. e larghi 5, con forma piatta, triangolare e con un accenno di punta ricurva. E’ tipicamente rosso, ma esiste anche la varietà arancione (Piquillo Naranja) o bruna. Può essere consumato anche verde, in fase di non completa maturazione. La polpa è carnosa, compatta e consistente (nella varietà brown è un po’ più sottile).

Il sapore è davvero particolare: aromatico, dolciastro, per niente acido, delicato, e alcuni riferiscono un retrogusto di arrostito. Li si prepara infatti generalmente con ripieno di carne, al forno. Li si trova in commercio anche cotti, al forno, e poi inscatolati (ma non in Italia, purtroppo: per assaggiarli, occorre ordinarli su Internet).

Dal 1987 il ‘Piquillo de Lodosa’ ha la denominazione di prodotto D.O.C.

www.tienda.com › Food From Spain › Peppers‎

 Xmery.

Pepper Parma 2013

06 mercoledì Nov 2013

Posted by mery in Eventi., PEPPERmania.

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dadomo, peperoncini, pepperparma, peterpepper, sanpancrazio

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Anche questo autunno si è tenuta, presso la sede dell’Azienda Agraria sperimentale Stuard di San Pancrazio (PR) la XVI  Mostra mercato del peperoncino ornamentale piccante, organizzata dalla PepperParma di Mario Dadomo. La mostra prevede come ogni anno la vendita di semi rari, di singoli frutti, rami decorativi, piante di peperoncino, ma anche deliziose composizioni fatte con questo straordinario e versatile prodotto.

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Non sono mancate le salse e marmellate piccanti a base di pepper, prodotte dall’Azienda Ca’ d’Alfieri, che quest’anno ha proposto anche un pane casereccio a base di pomodoro e peperoncino.

E qui mi trovano sempre pronta all’assaggio!…eehehheh…..fragole e peperoncino, arance e Habanero, ciliegie e Fatalii, melone in agrodolce:

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Sempre di grande effetto il lungo tavolone in cui troneggiavano i pepper, imbustati uno a uno e messi in esposizione ordinati in base al grado di piccantezza, dagli esemplari quasi dolci ai super-hot:…. ci si perdeva nel tentativo di scegliere i più interessanti! I piccantissimi? Sempre affascinanti, ma non ho speso neppure  tempo a fotografarli, tanto sono loro sempre i più gettonati…Moruga Trinidad Scorpion, Buth Jolokia, Naga Dorset, Naga Viper….fanno impallidire perfino i famosissimi Habanero….

Quelli non travolgentemente piccanti, ma …terribilmente carini? Questo è delizioso, Capsicum annuum ‘Folletto’….:

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Quelli dalla forma……insolita e rara? ….ahhahah….questo, neanche a dirlo, è andato a ruba! 😀 Capsicum annuum ‘Peter Pepper’!:

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Quelli che….”questo colore mi manca”….o che….”questo nome mi suona simpatico”!….. Capsicum chinensis ‘Pimenta de Neyde’:

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Capsucum annuum ‘Trottolone’…..:-)..:

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Insomma, impossibile tornare a casa a mani vuote!…sia i collezionisti esperti sia i più improvvisati appassionati, sono andati via col loro sacchettino in mano!….:-D …Compresa la sottoscritta, per non fare eccezione…..ahhahah!

Per chi invece il peperoncino ama vederlo sulla pianta, c’erano anche molti esemplari già coi frutti maturi (ottobre è il mese che in tanti casi – specie se il tempo è assolato- dà il meglio nei pepper a maturazione tardiva!)…..C’erano le qualità più richieste dagli appassionati (Habanero sempre in testa!) ma anche quelle semplicemente bellissime per gli occhi, che arredano la casa o il balcone coi loro colori sgargianti e caraibici, dandoci l’illusione di un autunno che niente ha da invidiare allo splendore dell’estate!

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Ma la cosa senza dubbio più innovativa e interessante è la possibilità per tutti i visitatori che lo desiderano, di visitare quel che viene chiamato il ‘campo catalogo’ : una vastissima collezione di quasi 600 peperoncini coltivati in campo, sotto la guida di un esperto che ne illustra tutti i segreti. Si inforcano stivaloni e, sentendoci un po’ coltivatori della domenica, ci si avventura tra le mille piantine colorate. Inutile dire che la voglia di sapere e catalogare, qui ti assale senza rimedio,….e se non sei più che pronto a resistere, è un niente ritrovarsi con un hobby in più che prima non avevi!….

Fino allo scorso anno, a fare da guida era lo stesso Dr. Dadomo, il fondatore appassionato di questa attività straordinaria, venuto a mancare improvvisamente un mese fa. Quando a settembre mi recai all’Azienda per comperare delle piantine, mi dissero che era grave in ospedale e per un attimo ho pensato a tutto quel lavoro frutto di tanta passione e tenacia, che fine avrebbe fatto? Sono stata invece oltremodo felice di vedere che la manifestazione si è tenuta lo stesso, a rendere omaggio alla bellezza di tutto il suo operato, con un toccante servizio fotografico che ha commosso perfino chi come me non lo conosceva personalmente. E’ bello sapere che altri se ne occuperanno con la stessa cura e passione che ci ha messo lui per anni e che il suo prezioso lavoro di collezione e coltivazione non andrà perduto.

Xmery.

pepperparma.it/www.stuard.it/page.asp?IDCategoria=562&IDSezione=2978&ID…www.pepperfriends.com › … › Eventi / Events › Mostre/Fiere/Festivawww.gazzettadiparma.it/news/parma/…/Addio-a-Dadomo

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