Anno particolarmente faticoso, questo che sta per finire. Lo saluto con sollievo, ancora col fiatone.
Cominciato con tre mesi di immobilità talmente snervanti da sembrare eterni, a seguire un infortunio che ha fatto tremare la terra sotto i piedi. Un amico se ne è andato da pochissimo lasciando vuoto e sgomento con una stretta alla bocca dello stomaco. Questo Natale che per la prima volta non ne vuole sapere di festeggiare. Luci poco credibili, felicità stentata e a smozziconi.
Ci sono state anche cose belle, certo. Un nuovo cane arrivato a riempire la vita di nuove significati, un nuovo lavoro apparso all’orizzonte, nuove buone amicizie, nuovi assetti familiari all’orizzonte.
Rinunciato a viaggi e vacanze, ma fatte tante piccole e brevi tappe esplorative, in linea coi nuovi impegni. Accantonato un progetto, ma forse solo rimandato. Danzando in bilico tra tenersi a galla e spiccare il volo. Tra sopravvivere o soccombere alla vita. Tra sognare o ammettere la propria sconfitta.
Un anno altalenante di voragini mai sanate e piccoli fiori selvatici cresciuti al bordo del cratere.
Di incertezze e inaspettate sorprese.
Ti aspetto, Nuovo Anno. Vita, vita, vita. Ho disperato bisogno di vita e nuova linfa!
Xmery.
Sogni di latta –Renato Zero (dall’album Zerolandia-1978)
Sortilegi e stregonerie
finti maghi e false ideologie
dei miei giorni più non sono il re
mentre il tempo scivola su me
Sguardi vuoti senza più realtà
nei silenzi di chi si è arreso già
fermati con me
forse insieme a te
salverò quest’anima che da salvare è
Dipingi un sole se puoi
le stagioni, il mare, il vento e noi
dammi una stella che non sia
solo un satellite ma la stella mia
Dimmi che ancora crescerò
anche se sono di latta i sogni che ho
Chi può dirmi se il mio cuore va
per impulsi, elettricità
se la mente intatta è quella mia
o il prodotto di una batteria
Dipingi un cielo che non sa
che cos’è la radioattività
un fiore rosso che mi dia
il suo profumo e di plastica non sia
dimmi che ancora esisterò
anche se sono di latta i sogni che ho
Dipingi un sole se puoi
(sì che lo puoi!)
le stagione, il mare, il vento e noi
dammi una stella che non sia
solo un satellite ma la stella mia
Dipingi un uomo se c’è
che non porti la morte con sè
e non distrugga gli ideali suoi
spacciando borotalco ai figli tuoi