Tag

, , , , , ,

P1330170 xmery

Dopo aver fatto radicare degli stralci di potatura della mia Passiflora ‘Constance Elliot’ mi sono trovata tante piantine radicate, da dover regalare. Essendo le mie amicizie giardinicole principalmente in giro per l’Italia, mi sono dovuta cimentare nel trovare il modo migliore per spedire le mie giovani e delicate piantine, senza correre il rischio che venissero danneggiate durante il viaggio.

Dopo diversi tentativi, prove e riprove, mi sono assestata su questo metodo, semplice, a costo praticamente zero, salvo le spese postali di spedizione.

Ecco ciò che dovete avere a portata di mano:

due vaschette di polistirolo, di quelle per la carne o le verdure, con altezza massima di 2,5cm. (se è più alta basta tagliare un po’ i bordi) larga 16 e lunga 25.

della pellicola trasparente.

un rotolo di Scottex

un rotolo di nastro adesivo trasparente alto 5 cm.

una forbice

uno spruzzino d’acqua

carta da pacco

 

Andiamo a cominciare:

Preparate le due vaschette, una fungerà da alloggio, l’altra da coperchio. Sulla prima, adagiate un pezzo di pellicola, sulla parte bassa, in cui andrà posizionato il pane radicale.

P1330186 xmery

Poi, sopra alla pellicola, mettete due fogli di Scottex, messi doppi.

Estraete con estrema delicatezza la talea, facendo attenzione che le radici appena formatesi non si strappino durante l’operazione. Se la radicazione è avvenuta in vasetti singoli, tutto sarà più semplice. Se invece, come le mie, le talee sono state fatte crescere in un unico contenitore, cercate prima di tracciare un solco attorno alla talea, rompendo appena il terriccio con i rebbi di una forchetta (che sbriciola ma non taglia in modo netto). Poi, quando tutt’attorno il terriccio è smosso, tirare con delicatezza, in modo che anche le radici più lunghe pian piano vi seguano.

Se qualcuna se ne rompe, pazienza…questa è una pianta forte e si riprenderà. Ma la mano gentile, nei trapianti, è una bella dote ;-).

P1330244 xmery

Appoggiate il pane radicale sullo Scottex, nella parte bassa della vaschetta-alloggio. A questo punto, valutate: se le radichette sono molto esposte, cioè nella parte finale sono rimaste senza terra attorno, cercate di aggiungerne un po’ poi nascondetele in modo che non restino senza protezione, dentro al pacco. Una radice così giovane, lasciata nuda, si asciuga in pochissimo tempo e inesorabilmente il ramo che stava nutrendo si seccherà.

Quando tutte le radici che spenzolano sono state coperte da nuovo terriccio (calcolate che non sia troppo o il vostro pacco verrà a pesare – e a costare!- molto di più!) preoccupatevi di bagnare il pane radicale, delicatamente, con un cucchiaio, lentamente, in modo che l’acqua venga assorbita uniformemente, senza lasciare zone asciutte. Per ogni pianta io ho messo 100 gr. di acqua, e il terriccio era già umido in partenza (le talee in radicazione non devono mai restare asciutte!).

P1330202 xmery

Lo Scottex su cui il pane radicale poggia deve arrivare a bagnarsi sotto, e la pellicola deve far sì che tutta l’umidità resti chiusa, senza disperdersi.

P1330206 xmery

Chiudete quindi tutto come un fagottino, prima lo Scottex, poi la pellicola, facendo in modo che sbuchi dall’alto solo il gambo della talea. Non deve fuoriuscire acqua.

P1330207 xmery

P1330209 xmery

P1330211 xmery

P1330212 xmery

Ora, dettaglio importantissimo, blocchiamo le radici così impacchettate con un giro di nastro adesivo potente, che lo tenga fermo nella parte bassa della vaschetta. Questo impedirà alla parte più pesante del pacco di muoversi avanti e indietro, andando a spingere sulla parte di foglie, in alto.

P1330223 xmery

A questo punto occupiamoci della parte verde, che a seconda di quanto la talea è cresciuta, sarà più o meno lunga da arrotolare. Lo spazio della vaschetta deve essere sufficiente ad accogliere tutto il ramo, o i rami se sono più di uno, arrotolandoli con estrema dolcezza a formare un piccolo cerchio attorno alla talea, senza rovinare le foglie.  Spruzzare acqua per idratarle per bene.

P1330217 xmery

Aggiungere anche un foglio di Scottex, piegato in due, che protegga i rami sia sotto che sopra, chiuderlo, e spruzzare ancora. Il foglio bagnato provvederà a tenere la pianta nella giusta condizione di umidità.

P1330230 xmery

P1330231 xmery

Ora possiamo chiudere con la vaschetta che farà da coperchio. Sia il pane radicale, che la parte di verde arrotolato, non deve sporgere più di 5 cm.in altezza in modo da poter chiudere tutto con facilità, senza forzare.

P1330237xmery

P1330238 xmery

Il pacco va ora sigillato col nastro adesivo, tutt’intorno. Per dare solidità all’oggetto, se venisse maltrattato durante il viaggio. Così imballato non potrà essere spezzato, anche se leggerissimo. Il polistirolo inoltre garantirà anche un certo isolamento termico, che aiuterà la pianta sia in inverno che in estate.

Avvolgiamo adesso il nostro pacchetto con la carta da pacco. Scriviamo indirizzo e mittente (io metto etichette bianche in modo che risaltino bene sul colore del pacco) e ancora una volta, nastriamo per intero l’involucro col nastro trasparente, in modo da eliminare spigoli vivi della carta nelle piegature, negli angoli, e rendere  il nostro pacco praticamente indistruttibile.

P1330260 xmery

Il pacco è pronto, maneggevole, leggero (circa 300 gr. a seconda di quanto è grosso il pane radicale col terriccio) e…non costosissimo, se viaggia normalmente. Con Poste Italiane, se lo spessore del pacco non supera i 5 cm. può essere spedito come posta ordinaria.

Buon viaggio, bimbe!…Mi piace l’idea di avere tante ‘Costance Elliot’ sparse tra il Piemonte, la Sicilia, la Sardegna, Cesenatico e la Toscana, le Marche e il Modenese…mi manca un’ultima destinazione al caldo del Sinai,…ma per quella dobbiamo organizzarci ancora meglio 😉 .

Xmery.