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~ uno spazio interiore fatto di colori, profumi, pensieri e vibrazioni del cuore.

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Archivi della categoria: Cosa ne penso di….: il mio sguardo sul mondo.

Detox, trucchi e magie.

03 giovedì Ago 2017

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo., Succhi e bevande

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acqua aromatizzata con la frutta, acqua detox, detossificante, Detox, diete

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Da qualche anno va di moda. E’ un concentrato virtuale di salutismo, gioia degli occhi e speranza nel miracolo.

Anche il nome, da assonanza medico-scientifica, Detox! Ti dice che non puoi sbagliare, il miracolo è vicino! Non detossificante, che fa tanto cura per malati di fegato…… Non acqua e frutta, che troppo semplice, a chi la vuoi vendere!….Non acqua rinfrescante fatta in casa, figurati, a chi interessa, con tutta quella che trovi già pronta sui banchi del supermercato!….

Lo strepitoso successo di questa trovata pseudo dietetica credo che stia proprio nelle fantasticherrime immagini che circolano sul web, frutta colorata immersa in acqua, illuminata da luci artefatte al neon con sfondi neri!… A chi non viene sete? 😀

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Ma naturalmente non è una pubblicità fine a se stessa, …‘che a incentivare la vendita di acqua, frutta e verdura non ci guadagna nessuno…. 😀 La promozione degli strabilianti effetti del Detox è sempre associata all’idea di una dieta e, nello specifico, ai magici integratori colorati che propongono l’assunzione di tutte le verdurine e i frutti, in pillole del colore relativo, in tutte le loro sfumature! E’ il programma. Così ho letto che viene chiamato. E’ l’idea di integrare vitamine e minerali della frutta, (…ma di tutta la frutta, cari miei, mica un già collaudatissimo Multicentrum qualsiasi! 😀 ) assumendo (se siamo fortunati) frutta liofilizzata, (se non lo siamo….vabbbé,….) in pillole strafighissime e presentate nei colori dell’arcobaleno.

Perché si sa, l’acquirente lo prendi con le parole (non ragionamenti, eh?…no quelli arrivano solo a una piccolissima parte delle persone,…gli slogan sono quelli che arrivano sul serio! piccoli e martellanti messaggi che evocano e mettono in moto desideri e fantasie) ma soprattutto con le immagini.

Le immagini arrivano e vanno a colpire esattamente dove il venditore vuole. Nel promuovere prodotti dietetici devi mitragliare l’autostima di chi guarda, mostrargli immagini di corpi perfetti, scolpiti e …Photoshoppati, senza pietà. Devi indurlo a credere che così, no non va e, subito dopo, che la soluzione al problema (che abbiamo appena creato un secondo prima col confronto di un’immagine perfetta) è lì sotto al suo naso. Poi, non appena il potenziale cliente tentenna all’idea di mettersi/rimettersi a dieta, sa che è faticoso, che spesso il risultato deludente e tende a rifugiarsi in un salvifico “io non ce la farò mai”..(non importa se la Mission Impossibile è irrealisticamente diventare una top model da paura come quella della foto o perdere quei 4 maledetti chili dopo la gravidanza o messi su dopo le Feste di Natale! La naturale tendenza umana davanti alla sofferenza è ritrarsi! :-D) ecco che a quel punto sopraggiunge la fase suggestiva, lo Slogan! ….”Basta pigrizia!..Niente scuse!…non iniziare domani il cambiamento che può cominciare oggi! ….Scopri la donna sepolta sotto quello strato di adipe! ….Se ce l’ha fatta Concetta Ave Maria Amen, 😀 puoi farcela anche tu!” E giù con foto impietose del Prima e Dopo!

L’ultima trovata del web è ingaggiare semplici utenti Fb istruite da appositi “team motivazionali” che inaugurano la nuova figura della …Coatch on line! Che a pensarci l’idea in sé di un compagno di viaggio con cui confrontarsi mentre costruisci un percorso di dieta non è affatto male! Peccato che insieme al pacchetto c’è poi la vendita!…..di fuffa.

Insomma, dentro a questo panorama fittizio fatto di merchandising, insieme a foto di frutta in fila per tonalità di colore, c’è anche il mitico Detox. Serve da innesco. Certo! Il Detox per iniziare non è troppo impegnativo e sembra promettere lo stesso miracolo: diventeremo chi abbiamo sempre sognato di essere (chi di noi non ha nel suo immaginario segreto, tenuto più o meno per le briglie, la fantasia di essere bellissima, magra come a 16 anni, giovane come se il tempo non fosse mai passato da allora e con le tette di quando allattava? 😀 Si chiama delirio di onnipotenza, lo dico per chi lo scambiasse per un normale e legittimo impulso da seguire.  😀 Non è possibile che si avveri, mai! ed è insano nutrirlo come segreta speranza che ogni tanto riaffiora). Ma col Detox, non ce la si fa! Si entra nella spirale, e dopo qualche giorno di resistenza, cominci a tagliare frutta e a conservare acqua miracolosa nel frigo. Fidatevi. Fatto e rifatto.

Il boom della comparsa del Detox sul web è 24 ore dopo l’ultima abbuffata dell’Epifania, a gennaio, e 24 ore dopo la prima giornata di caldo a luglio. Puntuale come una freccia, arriva esattamente nel momento del bisogno.

E oggi, in questo pomeriggio d’agosto visitato da ‘Lucifero’ in persona, da me il termometro segnava 36° all’ombra alle 5 di pomeriggio. Tirate un po’ voi le conclusioni. 😀

Tagliato un pezzo di kiwi, mezzo limone, una fetta di mela, un bel tocco di radice di zenzero a fette e tante foglie appena colte di Erba limonina (Aloysia citriodora). Come sotto incantesimo, scegli gli ingredienti della tua pozione con l’estro di una maga, un po’ per la suggestione dei colori, un po’pensando ai mirabolanti benefici di ogni elemento… La vocina dentro di te che vorrebbe gridare sghignazzando “lo sai vero che stai imbottigliando acqua che avrà appena lontanamente un po’ il sapore di limone, sì?” quella vocina tu la zittisci, non è il suo momento, adesso tocca alle speranze resuscitate, è il momento dell’alchimia e del potere occulto del Detox, silenzio!….

Domani vi dirò se mi sono trasformata (in ciò che vorrei).

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Ps. E’ ottima la caraffa con coperchio di plastica avvitabile della Frigoverre (quelli coi coperchi celesti, per intenderci,…..tappo che qui nella foto non compare,…è appena più in là, fuori campo! 😀 ).

Inoltre è bene fare attenzione a non tenere la frutta a mollo più di 24 ore, anche se in frigo.

 

Xmery.

Uno sguardo sottosopra sul mondo.

28 venerdì Lug 2017

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo.

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bambini, blog di Penny, il mondo dei bambini, Penny, uno sguardo sottosopra sul mondo

Riscrivo qui questo bellissimo post preso dal blog di Penny:

Penny. Corri e salvati. Poi torna.

“I bambini sono capaci di sogni. Solo che, a volte, noi li interrompiamo.

Sono capaci di pensieri autentici. Dicono quello che pensano senza pensarci troppo su. Sono capaci di convivere con il caos. Agiscono. E diventano gechi in un attimo.

Sono capaci di ragionamenti sottili. Hanno un’idea del mondo. Delle cose e delle relazioni. Solo che non sappiamo ascoltarli.

Sono capaci di perdere tempo. Siamo noi che stipiamo l’impossibile e affrettiamo il passo.

Sono capaci di stare da soli e s’incantano attraversando possibilitá, solo che noi li disturbiamo.

Di fare cose inutili senza sentirsi persi.

Di camminare sulle acque. Di nascondersi e riapparire.

Sono capaci di fantasticare sul loro futuro. Se non li deridiamo.

Sono malleabili. Capaci di cambiare idea in un attimo se li sappiamo convincere.

Di perdere. Piangono un po’ e poi se ne fregano.

Di disobbedienza. Di assumersi il rischio della libertá.

Di innamorarsi e lasciarsi con coraggio.

Sono capaci di resistenza e affezione.

Di leggerci negli occhi e far finta di non vedere la nostra sofferenza.

Ci conoscono a memoria. Si preoccupano per noi.

Sono capaci di rivoluzioni. Trasformano. Mutano anche se stessi pur di non ferirci.

Sono capaci di perdonarci nonostante alcuni conoscano il male da subito.

Di guarire con un bacino.

Di ribellarsi alle convenzioni.

Di mischiare i colori e vestirsi alla rovescia, ma sentirsi bene lo stesso.

Di fidarsi e credere alle storie che gli raccontiamo con la bocca aperta.

Sono capaci di fare domande fino a quando non li facciano tacere.

I bambini sono capaci e lo sono per molto tempo.

Chissá perché invece di guardarli ci ostiniamo a correggere. Indirizzare. Intervenire.

Dovremmo elevarci alla loro altezza per capirli. E tornare a vivere sul serio. A quando eravamo piccoli.

Lo stupore negli occhi. Un giro in bici. I calzoni corti in ogni stagione.

Le ginocchia sbucciate, la felicitá a forma di pietra in tasca.

Penny”

Grazie per questi spunti fantastici quanto veritieri!…:-).

Se si riesce ad avere occhi e orecchi per vedere e ascoltare il mondo dei bambini, nella sua ricchezza e nella sua assoluta libertà dagli schemi, per forza di cose si incunea nella nostra vita da adulti uno spazio, lasciato libero perché vi prenda posto stabilmente il bambino che eravamo un tempo. E possa guidarci con il suo sguardo sottosopra sul mondo, a “vivere sul serio”. Non più come bambini, ma da adulti veri, che camminano sul mondo coi piedi ben appoggiati a terra, con la stessa perizia, lo stesso sorriso di meraviglia e di grandezza di quando “camminavano sulle acque”….

Xmery.

Il mio Orto Giardino.

10 lunedì Apr 2017

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo., L'orto e i suoi frutti.

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l'arte del contadino, l'arte di coltivare, Orto Giardino, Orto Giardino di Ics

 

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E’ con una certa emozione che apro questa nuovo capitolo di coltivazione, …proprio io che avevo giurato che mai avrei speso le mie energie, il mio tempo e la mia creatività per coltivare …. ortaggi? quegli stupidi cosi senza bellezza, senza poesia, al servizio di un unico infimo scopo: …essere mangiati, buttati in pentola e poi in pancia.

Sarà che gli esempi di coltivazione che avevo davanti non sono stati particolarmente felici. L’orto da sempre mi ricorda quei personaggi che vi si dedicavano con alacre tenacia, pieni di contadino orgoglio, ma con altrettanta irremovibile ottusità. Ottusità nel capire, fastidio alle mie domande sui perché, incapacità di insegnare, aridità nel raccontare…. Ogni mio tentativo di accostarmi a quel mondo veniva rimbalzato indietro.

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A mia moglie (U. Saba)

09 giovedì Mar 2017

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo., L'arte, quel qualcosa che ti risuona dentro.

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A mia moglie.

(Umberto Saba – il Canzoniere-1911)

Tu sei come una giovane
una bianca pollastra.
Le si arruffano al vento
le piume, il collo china
per bere, e in terra raspa;
ma, nell’andare, ha il lento 
tuo passo di regina
,
ed incede sull’erba
pettoruta e superba.
E’ migliore del maschio.
E’ come sono tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio.
Così, se l’occhio, se il giudizio mio
non m’inganna, fra queste hai le tue uguali,
e in nessun’altra donna.
Quando la sera assonna
le gallinelle
mettono voci che ricordan quelle,
dolcissime, onde a volte dei tuoi mali
ti quereli, e non sai
che la tua voce ha la soave e triste
musica dei pollai.
Tu sei come una gravida giovenca;
libera ancora e senza
gravezza, anzi festosa;
che, se la lisci, il collo
volge, ove tinge un rosa
tenero la tua carne.
Se l’incontri e muggire
l’odi, tanto è quel suono
lamentoso, che l’erba
strappi, per farle un dono.
è così che il mio dono
t’offro quando sei triste.
Tu sei come una lunga
cagna, che sempre tanta 
dolcezza ha negli occhi,
e ferocia nel cuore
.
Ai tuoi piedi una santa
sembra, che d’un fervore 
indomabile
arda,
e così ti riguarda
come il suo Dio e Signore.
Quando in casa o per via
segue, a chi solo tenti
avvicinarsi, i denti
candidissimi scopre.
Ed il suo amore soffre 
di gelosia.

Tu sei come la pavida
coniglia. Entro l’angusta
gabbia ritta al vederti
s’alza
e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui priva
in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest’arte.
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere:
questo che a me, che mi sentiva
ed era vecchio, annunciavi
un’altra primavera.
Tu sei come la provvida
formica. Di lei, quando
escono alla campagna,
parla al bimbo la nonna
che l’accompagna.
E così nella pecchia*
ti ritrovo
, ed in tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun’altra donna.

* la pecchia (‘ape’ in alcune regioni italiane) in linguaggio comune significa anche ragazza molto carina (e qui potrebbe alludere a un complimento alla vecchia moglie) o addirittura volgarmente ‘vagina’ (che potrebbe ancora significare che seppur nell’anzianità, nell’atto d’amore, che li accomuna a tutti gli altri animali sereni e senza malizia, “che avvicinano a Dio” per il loro sereno candore, è lì che lui ritrova l’amore – unico e non barattabile con quello di altre donne- per la sua vecchia sposa. In lei e in nessun’altra. Questo è il fulcro di questa poesia, che volge a rassicurare la moglie gelosa. Le dice che nessun’altra è misurabile con il suo metro, le dice che solo per il fatto di essere donne umane, non hanno in partenza i requisiti 😀  per essere paragonabili a lei! E così, ciò che a prima vista può sembrare un goffo e mal riuscito tentativo di compiacere (essere paragonati a una pollastra o a una giumenta può anche essere irritante!..:-D ) diventa la più spettacolare e geniale rassicurazione per una donna gelosa, che sicuramente alla fine avrà sorriso di tutto questo marchingegno letterario, che nient’altro vuole dire se non “tranquilla, amore mio, nessun’altra donna potrà mai ai miei occhi essere anche solo paragonata a te”. E non è male, in una società dove anche il maschio più fedele, di diritto, per convenzione culturale, vive di paragoni con qualsiasi donna che si palesi nel raggio d’azione del suo campo visivo! E, se sei ‘fortunata’ il confronto si conclude con “No, ma sei molto meglio tu!”….Ahahahah…. Che tristezza, forse a questo punto (per quanto con un po’ di riluttanza! :-D) preferirei davvero essere paragonata “alle femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio”…. 😀

Il mondo Orosognante

Xmery.

Regrets.

17 venerdì Feb 2017

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo.

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Cosa non rimpiangere prima di essere troppo vecchio, Regrets. Rimpianti, top 10 regrets

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The top 10 things you will regret when you’re old:

1)- NOT TRAVELLING whenever you had the chance.

bon, ..su questo primo punto ho operato una bella e drastica virata nella giusta direzione! 😀  Sbagliavo! non si viaggia solo per vacanza (si parte ogni qualvolta se ne presenti l’occasione!), non si viaggia solo in due (è bellissimo anche esplorare luoghi in solitaria! bastano un buon paio di scarpe, un tetto e una stanza calda a cui tornare la sera, due soldi in tasca per un panino o un taxi e una Reflex nello zaino!…per tutto il resto, ci vogliono altro che occhi per meravigliarsi e quattro parole da spendere in tutte le lingue, per sentirsi a proprio agio ovunque). Non si viaggia solo per realizzare mete importanti e ambite, aspettando il momento buono per!…Ho appurato che si può organizzare anche un semplice pomeriggio in cittadine vicine e meravigliose, partendo a mezzogiorno e tornando per cena!….Che è bello improvvisare, prendere l’auto o il treno e partire.

2)- Staying in a BAD REALATION and wasting too much time in suffering.

Questo è un punto spinoso, ma fa parte dei miei principi. Le relazioni tossiche vanno evitate. Dapprima si temporeggia, si prova,…a capire, a giustificare, a fare, a non giudicare…. Poi arriva quel momento, in cui si capisce che è necessario abbandonare, bisogna smettere di crederci, smettere di nutrire quella relazione anche dal di dentro. E si taglia il cordone ombelicale, l’ennesimo.

3)- Caring too much about what other PEOPLE THINK and SAY.

Mai fatto, mi rifiuto. Eppure quelle vocine che da dentro danno fiato alla tua insicurezza sono dure a morire. Ci vuole consapevolezza e determinazione, da vendere!…

4)- Being afraid to say “I LOVE YOU” or thinking it’s not important, I’ll say it tomorrow…

Ho sempre detto ti amo, non appena il cuore me lo sussurra. Non solo a parole ma anche con sorrisi e braccia tese, lacrime, baci e urla furenti. Ma mai ho rinunciato a dire ti amo.

5)- WORKING TOO MUCH and say “I’ll do it when I retire”.

No comment. Pensare di poter rimandare, di procrastinare la vita al dopo pensione, è l’errore più stupido e più…fatale che uno possa commettere. E’ una scommessa persa in partenza….e per ovvi motivi (che non vale neppure la pena di spiegare, ma che i seguaci del dio lavoro non riescono a focalizzare). Amare il proprio lavoro è un lusso per pochi e la passione per ciò che si fa spesso conduce a investire tutto il tempo, tutte le energie e tutte le aspettative in quel campo, trascurando il resto, e ‘rimandandolo’ a tempi futuri (…che non verranno, perché il resto è già andato).

6)- Not PLAYING with your kids (but olso why not your dogs! or not laughting with your partner..) enough.

Perché il tempo che si dedica alle relazioni, al gioco, al divertimento, al prendersi cura di, è tempo che ritorna in termini di felicità. Felicità perduta. Pensavamo non fosse così importante, allora, pensavamo che non avremmo fatto soffrire nessuno con la nostra assenza. Invece, i primi a essere stati depredati di quel tempo siamo stati proprio noi. Tempo per essere più felici.

7)- Not GROWING UP and taking on your own life responsibility.

C’è un momento, ci deve essere! in cui si deve ascoltare quell’anelito di costruzione di sè, e si deve decidere cosa si vuole diventare. Si deve prendere in mano il timone della propria vita e decidere la direzione. Questo comporta abbandonare, se necessario, i modelli che non ci piacciono anche se sono a noi cari. La messa in discussione delle tradizioni, dei modelli interiorizzati. Arriva un momento in cui la responsabilità passa a noi. In cui, con onestà, si imposta il navigatore e si decide dove è la direzione che si vuole seguire. Poi il viaggio può riuscire o meno, ci saranno ricalcoli ed errori….Ma non è pensabile bypassare questo step!…e farsi condizionare per una vita intera seguendo ciò che gli altri si aspettano da noi, una vita intera a seguire modelli inconsapevolmente interiorizzati!

8)- NEVER taking a BIG RISK.

Almeno una volta, si dovrebbe poter dire “in quell’occasione, ho rischiato il tutto per tutto e me la sono giocata”!….un gesto di coraggio, un azzardo, una scommessa…per una buona idea! Così come è deleterio il bisogno spasmodico di rischiare, lo è altrettanto l’incapacità di mettersi in gioco, di sporgersi una volta tanto dalla zona sicura.

9)- Not finding the courage to LEFT a TERRIBLE JOB.

Bisognerebbe poter sempre trovare il coraggio di pensare una alternativa migliore per noi.

10)- Not realising how BEAUTIFUL you were.

Questo decimo punto mi sta particolarmente a cuore. Quante volte ho buttato via foto che ritenevo brutte e che poi mi sono ricapitare in mano anni dopo: ho sorriso per l’intransigenza stupida e ottusa che spesso noi donne abbiamo con noi stesse! Questo decimo punto ha a che fare con la tenerezza che credo di provare adesso per me, per quella stupida convinzione di non essere mai abbastanza (…bella, giovane, carina, alta, magra, realizzata, successful, apprezzata) anche quando invece lo ero. Lo scopro adesso riguardandomi. E siccome il tempo sembra essere una silenziosa scala mobile che ti trasporta in avanti senza che tu te ne accorga più di tanto, è giunto il momento di prendere coscienza che sono più bella adesso di quanto non lo sarò tra altri 10 anni. Di goderne, con animo sereno e occhi sorridenti. E lo stesso farò tra 10 anni. 😉

Xmery.

Fotografie.

12 giovedì Gen 2017

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo., Uncategorized

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Alberobello, fotografie, Il Salento con la neve 2017, Otranto, Puglia

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(foto presa dal sito MeteoWeb.eu)

Se dovessi spiegare cosa è la fotografia per me, credo che userei queste parole: ogni scatto è quella triangolazione unica e irripetibile, che tu ritieni in quell’istante valga la pena di bloccare e conservare, data dai tuoi occhi che incrociano una determinata cosa (che pochi istanti dopo forse è già passata), in quella particolare ora del giorno che le dà quella luce precisa e non un minuto dopo, mentre per caso tu passi di lì, vivendo.

Quindi, ci devi essere tu, tu e non qualsiasi altro occhio vicino a te, che potrebbe cogliere altre cose e non quelle che colpiscono te. Tu esattamente in quel punto, non quattro passi prima non quattro passi dopo, la stessa strada che percorri contro luce non ti mostrerà gli stessi colori infuocati se fai retromarcia e la ripercorri all’indietro! le stesse colline non sono più le stesse senza quell’albero in primo piano che hai appena oltrepassato…

Ci deve essere qualcosa che ti cattura, un colore, un taglio di luce o un’armonia nelle forme, un contrasto o una suggestione e tu sei lì a coglierla. C’eri e hai visto qualcosa.

E come terzo elemento della magia…la casualità dell’istante in cui ti imbatti, piove o c’è il sole, è l’alba o mezzogiorno spaccato, le ombre, le luci saranno diverse, è estate o inverno, passa una bici oppure no, un cane ti guarda ma poi si gira, l’attimo è fuggito.

Io non sono una fotografa, e non mi sento tale. Non concepisco l’andare a cercare lo scatto, l’attesa del taglio di luce giusta, il rincorrere l’evento. Questa logica uccide tutto quello che è la fotografia  nel mio sentire. Un regalo, un evento fortunato e fortuito, perché meraviglia! tu eri proprio lì, in quel preciso istante, e puoi intrappolare per sempre ciò che incrocia il tuo sguardo e ti sembra meritevole di essere portato con te.

Questa foto del Salento, che ho visitato a ottobre col suo mare in veste ancora estiva e maldiviana, ora surrealmente imbiancato di neve, è l’emblema della foto che mi emoziona e che vorrei aver scattato io.

Non perché è inusuale la neve in Puglia, non perché mare e neve fa un bel contrasto e in tanti saranno corsi a fotografarlo, ma perché….avrei voluto esserci io, lì in quel momento, come terza coordinata dell’evento eccezionale! perché quel luogo dopo averlo visto dal vero lo sento un po’ anche mio e avrei voluto poterlo portare a casa anche in questo suo insolito vestito invernale…

Questa è la ‘mia’ Puglia vestita di neve, fotografata da altri (bravissimi fotografi):

S. Cesarea:

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santa_cesarea_foscarini1

Castello di Otranto:

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Alberobello:

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Xmery.

Kindness Advent Calendar 2016 (twitt)

10 sabato Dic 2016

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo.

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apprezzamento, complimenti, kindness Advent Calendar, stima, twitt

giovedì, 8 dicembre 2016

“Manda un messaggio ad almeno tre persone, complimentandoti con loro, con una mail, un twitt…o un biglietto scritto”.

Io lo interpreto come: riconosci qualcosa di bello che qualcuno ha fatto e faglielo sapere……fagli sapere che hai notato, hai apprezzato e che desideri lui (o lei) lo sappia …..

Non c’è niente di più bello! Esprimere a voce alta (o per iscritto) ciò che magari si è solo pensato ma poi si è lasciato volare via, presi da altre questioni… Lasciare un segno della propria approvazione può avere effetti benefici che non sono da sottovalutare!…Le parole fanno bene, ma se restano scritte ancora di più!…:-)

Xmery.

Kindness Advent Calendar (AIDO)

10 sabato Dic 2016

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo.

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AIDO, Associazione Italiana Donatori di organi, Sistema Informativo Trapianti, SIT

mercoledì, 7 dicembre 2016:

“Iscriviti per diventare donatore di organi”.

Al momento in Italia si può esprimere il proprio assenso o il dissenso già in vita, su come procedere in caso di morte. Si dichiara di voler donare i propri organi dopo il decesso, oppure si dichiara che si è contrari a questa pratica e non si dà il permesso.

In caso non ci siano elementi per sapere che posizione avesse il deceduto in merito alla donazione dei suoi organi, sono i familiari che vengono interpellati e che possono decidere come procedere.

I modi per dichiarare la propria volontà (sia in un senso che nell’altro) sono attualmente diversi.

Sul tesserino Blu del Ministero della Salute,  che va conservato insieme ai documenti personali nel portafoglio.

Con una nota sulla Carta d’Identità, se in fase di rinnovo o di emissione, all’Ufficio Anagrafe, nei Comuni che hanno attivato il servizio. I dati confluiscono direttamente al Sistema Informativo Trapianti (S.I.T.) che è il data-base del Centro Nazionale Trapianti.

Presso la ASL o dal medico di famiglia, compilando l’apposito modulo che viene registrato direttamente al S.I.T.

O con una dichiarazione scritta (olografa, di proprio pugno) presso l’AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi) che in collaborazione con  la S.I.T. le passa direttamente tutte le informazioni.

Xmery.

Kindness Advent Calendar 2016 (mamma)

08 giovedì Dic 2016

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo., Eventi.

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anzianità, Kindness Advent Calendar 2016, mamma, Share the kindness

martedì 6 dicembre,

“Offriti di sbrigare una commissione per una persona che ha bisogno”.

So già dove andare, visto che ho una mamma anziana.

Premetto che le commissioni con mamma….sono ogni volta una Mission Impossible!

Mamma è una vecchina piccola piccola, parla in italiano, era una maestra, indipendente, solitaria, silenziosa e testarda ma con garbo.

Mamma parla poco e legge molto, parla poco e ultimamente borbotta spesso da sola, a bassa voce. Ascolta molta tv, come tutti gli anziani che devono riempire di qualcosa le loro giornate, e ultimamente il volume è sempre altissimo, troppo alto.

Mamma è sorda e, come quasi tutti le persone anziane, si rifiuta di mettere apparecchi (anche dopo averli acquistati).

Quindi ha pian piano costruito un mondo tutto suo fatto di pensieri tra sé e sé, di voci sussurrate dalla tv a tutto volume e di persone attorno che la indispettiscono parlando a bassa voce. Lei reagisce parlando da sola, …. non ti guarda e a testa bassa fa i monologhi che ormai già conosciamo bene, toccando sempre gli stessi argomenti.

Andare da mamma è molto dura.

Ma la parte più difficile in assoluto è …entrare in casa.

Mamma non sente il telefono (la cui soneria già è stata modificata qualche anno fa)…. non sente neppure il campanello,…e non posso neppure entrare con il doppione delle chiavi di casa, perché lei … volpe! tiene le sue chiavi sulla toppa, all’interno, poiché il ferramenta le ha detto che questo è l’unico modo per tenere fuori i ladri!……………..

e hai voglia a spiegarle che terrà anche fuori i ladri, ma sicuramente tiene fuori sua figlia!!!!!!……………..

Quindi, quando vado, l’unica possibilità che ho di vederla è sperare che lei sia fuori in giardino….

Superato questo ostacolo, il resto è in discesa….

Siamo andate a fare la spesa insieme, lei col suo carrello, a spulciare ogni possibile offerta, confrontare i centesimi,…sfogliare i volantini,…lei che alla fine paga coi suoi soldi, …e controlla se lo scontrino riporta i prezzi esatti o se l’hanno imbrogliata….perché a 86 anni mamma è ancora un asso nelle operazioni matematiche, tutte a mente mettendo in colonna.

Credo che in assoluto questa sarà la mia giornata di Avvento più difficile.

Straziante toccare con mano il decadimento e il bisogno dell’anzianità, pesante riportare lo sguardo alle proprie origini, rivedere il proprio passato e sentire il dolore di un legame sofferto che si mimetizza nel presente e diventa paura di vedersi riflessi in uno specchio, tuffati nel futuro.

Sarò sincera, ogni volta che esco da quella casa, che era la mia, devo respirare a fondo, fare uscire ciò che mi intossica e cercare di ritrovare me stessa. In genere mi ci occorrono quei pochi chilometri che mi separano da casa, a volte mi ci vuole un po’ di più.

Xmery.

Forum di Giardinaggio efiori-Kindness Advent Calendar 2016

Kindness Advent Calendar 2016 (sorridi).

06 martedì Dic 2016

Posted by mery in Cosa ne penso di....: il mio sguardo sul mondo., Eventi.

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Kindness Advent Calendar 2016, Share the kindness, smile to everyone you meet, sorridi

lunedì 5 dicembre,

il programma dice:

“Sorridi a chiunque incontri durante la giornata, compresi gli sconosciuti.”

Non è poi così difficile, dai………………..ce la possiamo fare …….

Xmery.

 

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