Ho fotografato questa magnifica pianta blu in un viaggio in Finlandia, all’entrata di una di quelle tipiche case immerse nella natura, circondata da una vasta palizzata in legno, che separa la proprietà dai boschi di betulle e sul davanti dalla strada tutta curve che le corre a fianco.
Lei sta proprio appoggiata al cancello, quasi sul fosso, un grande affascinate ciuffo blu inondato dal sole, indeciso tra l’essere cresciuto lì spontaneo, proprio fuori casa anziché in giardino, o l’esser stata appositamente piantata in quella posizione come benvenuto a chi volesse entrare.
Non la conosco e accosto l’auto per almeno fotografarla. Bellissima, anche in foto.
Al mio ritorno, provo a identificarla: è un Aconitum napellus.
Affascinante e pericolosa, visto che prende il nome dal veleno che contiene.
L’Acotina infatti è un veleno che può portare a crisi neurologiche con esito mortale per paralisi respiratoria. Agisce sia per ingestione che per semplice contatto, dando luogo in brevissimo tempo a fenomeni avversi che vanno dal prurito, al vomito e diarrea, spasmi e intorpidimento con paralisi.
In quel momento mi ero molto rammaricata che non ci fossero semi presenti sulla pianta, avrei voluto volentieri portarne a casa, per seminarla. Dopo aver letto della sua tossicità, accidenti! penso alla fortuna che ho avuto a non maneggiarla affatto!
Non mi sogno neanche minimamente di piantarla in giardino!…. Continuerò ad ammirarla in questi pochi e meravigliosi scatti, con quel fiore che mima un elmo antico, dallo spettacolare colore viola-blu.
Xmery
Note di coltivazione:
è una erbacea perenne, che fiorisce tra giugno e agosto. Alta da 50 cm. al metro e mezzo, il fusto termina con la bella infiorescenza a racemo che assomiglia molto a una spiga.
Ama terreni sempre freschi e umidi, molto ricchi di sostanza organica (prospera nelle malghe di montagna, dove abbonda il letame dei bovini al pascolo, e in cui gli animali hanno per istinto imparato a non cibarsene, permettendone di fatto il proliferare nei prati).
Predilige terreni argillosi, calcarei o silicei.
Essendo una rizomatosa, in inverno la parte aerea sparisce e ogni anno, dalle gemme poste in posizione sotterranea, si formano nuovi fusti e nuove radici. Il rizoma ha forma conica tipo fittone.

disegno di Aconitum napello, in inglese Monkshood.
Si dissemina molto facilmente (ogni fiore produce piccoli e numerosi semi scuri dalla forma appiattita) e si propaga conquistando spazio attorno. La pianta seminata fiorirà non prima dei tre anni. Per questo motivo nel giardino si preferisce dividere la pianta separando i tuberi a primavera. E’ interessante notare che, ogni anno, il tubero che ha fiorito muore e si formano attorno nuovi bulbilli (tubercoli) con gemme predisposte a produrre nuovi fusti e radici l’anno successivo.
Il nome deriva dal greco “aconitum” che sta per “pianta velenosa” e dal latino “napellus” che vuol dire “rapa” in riferimento alla forma rizomatosa della radice.
Xmery.