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Questa pasta in viola, che io ho trovato eccezionale, è nata dovendo utilizzare un cavolo cappuccio viola nato per la prima volta nell’orto. Ortaggio per me nuovo, mi sono dovuta inventare qualcosa che fosse all’altezza di un colore così forte e un sapore così deciso. E il risultato è stato degno di nota, tanto da mettere la ricetta tra quelle da ricordare qui… :-).

 

Ingredienti per 4 ps:

 

320 gr. di pasta in formato Reginette napoletane

1 cavolo cappuccio viola

200 gr. di pancetta affumicata a listarelle

2 cucchiai di mascarpone (o panna da cucina)

100 gr. di gruyère (a noi piace solo il Leerdammer)

1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

Olio, sale, pepe

 

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Procedimento:

Tagliare il cavolo cappuccio viola in fette sottili sottili, soprattutto lungo le nervature bianche centrali, metterle in una padella larga con un filo d’olio di oliva e passare mescolando qualche istante a fuoco alto, affinché tutte le parti si ungano per bene e in modo uniforme. Poi abbassare la fiamma e lasciar cuocere dolcemente col coperchio per 30 min. A questo punto aggiungere una scodella d’acqua (300 ml.) e lasciar cuocere ancora ma senza coperchio, finché non è tutta evaporata: questo renderà sufficientemente tenere anche le parti bianche e più dure e croccanti del cavolo (circa altri 15 min).

Nel frattempo preparare la pancetta e rosolarla leggermente in una padellina a parte, scolando l’eventuale grasso in eccesso. Scolare la pasta bene al dente e condirla col mascarpone (va bene anche la panna da cucina), un filo d’olio extra vergine e il Parmigiano grattugiato, al caldo, nella sua pentola di cottura (questo farà sciogliere il mascarpone più agevolmente, senza fare effetto pappona) poi aggiungere il cavolo e la pancetta ancora caldi e listarelle sottili di gruyère. Servire con una macinata di pepe fresco.

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Note: il sapore del cavolo – nonostante si accompagni a ingredienti dai sapori forti!- è comunque predominante, ed è importante che la consistenza non sia troppo tenera, un qualche tocco duretto è un bel sentire sotto i denti! Mi è piaciuto molto, inoltre, come sfondo il tocco salato e saporito della pancetta e quello dolce del Leerdammer. Un abbinamento, come già dicevo, degno di nota. 🙂

 

Xmery.