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L’uovo in camicia.

25 lunedì Gen 2016

Posted by mery in Fumo in cucina!....Oggi ai fornelli., I secondi piatti.

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Tag

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Ieri sera, febbricitante sul divano e rincoglionita davanti alla tv, dopo uno zapping svogliato sono capitata su un canale a me sconosciuto 😀 (è vero! sono davvero poco dedita all’uso della tele e il mio telecomando penso sia impostato su canali talmente basilari che finisce al tasto 6 con Italia1!… ahhahha!…) C’era un reality di cui avevo sentito parlare, ma che non mi sarei mai sognata di andare a cercare… Quella sera, Cracco era lì, urlava proprio come mi dicevano e di tanto in tanto le fiamme dell’inferno invadevano la cucina… 😀 . Credo sia stata la febbre, più che una vera curiosità, ad avermi spinto a restare. A un certo punto una povera concorrente che tutti da casa avremmo voluto salvare e portare via da lì, si è inceppata su…l’uovo in camicia. Tra piatti lanciati, urla e invettive, Cracco minaccia di fare arrivare un camion di uova, se necessario, finché l’uovo in camicia non riuscirà alla perfezione. Resto mortalmente intimorita, perché io…l’uovo in camicia non credo di averlo mai fatto. E mi immedesimo nella poveretta, alle prese con una prova davvero …impossibile.

Così stasera, libera dalla febbre, mi lancio nell’impresa, forte di un inaudito coraggio, pensando e ripensando ai piccoli e infidi trucchi che lo chef suggeriva, velandoli di mistero e suspense.

L’acqua che crea il vortice, …la bollitura che non deve arrivare a 100°…. Boh, l’unica è cominciare a mettere l’acqua sul fuoco e provare. Sono pronta a buttare cestini di uova, ….consolandomi al pensiero che almeno andranno direttamente nel bidoncino dell’umido, senza essere lanciati per aria.

Seguo le istruzioni trovate in rete, mi sembrano comprensibili, provo.

Il risultato? Di quattro uova non se n’è rotto neppure uno, la cottura era perfetta,… e io per una frazione di secondo mi sono sentita un eroe!…..

…Solo una frazione però. Dopo un attimo, mi sono riavuta e… mi è partita inesorabile una sonora risata, accompagnata da un salutare e silenzioso…. “ma vfc, Cracco!”….. 😀 😀

 

Ingredienti x 3ps:

 

6 uova fresche (di pollaio è sempre il meglio!)

Insalatina mista (lattughino verde e rosso, valeriana e spinacini)

1 mela rossa Stark

10 noci

150 gr. di Camoscio d’Oro

200 gr, di pane in cassetta

Sale nero, olio extra vergine di oliva

 

Procedimento:

 

Mettere a bollire 15 cm. d’acqua in una pentola grande almeno 20 cm. (dove l’uovo possa “nuotare” liberamente. Portarla a bollore e nel frattempo sgusciare con cura l’uovo dentro a un piccolo piattino che lo contenga comodamente. Questo preliminare aiuta a evitare un uovo rotto direttamente in pentola, quando è troppo tardi poi per rimediare.

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Io ne ho preparate anche due alla volta e non c’è problema. Le ho buttate nell’acqua (non salata, come recitano i comandamenti) con delicatezza, i modo che il tuffo fosse basso e dolce 😀 .. ho smosso l’acqua con una paletta di silicone, in modo da non urtare le uova che immediatamente formano un velo bianco e svolazzante intorno.

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Ho cercato anche di evitare che si appiccicassero tra loro cuocendo troppo vicini. Cronometro alla mano, ho contato 3 minuti esatti.

La parte di albume più liquida si perderà nella pentola, mentre la parte più consistente andrà a cuocere attorno al tuorlo, facendogli appunto da “camicia”.

Ho tirato su le uova, una a una, con estrema delicatezza, col timore che Cracco potesse vedermi come un grande fratello orwelliano, minacciando di buttare le mie uova dalla finestra, se si fossero rotte proprio adesso. 😀

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Le ho appoggiate ancora sullo stesso piattino, …

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…e solo un attimo dopo le ho impiattate (eh sì, perché nei reality si “impiatta”…. 😀 ).

Le ho servite su un letto di insalatina mista, pezzetti di mela rossa Stark con la buccia e gherigli di noce, condite con sale nero molto coreografico (nell’orecchio sempre la voce del maestro! 😀 )

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…e infine aggiunto il Camoscio d’Oro a mo’ di cremina ( l’ho fatto fondere a fuoco lento poco prima senza la sua crosticina bianca ).

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L’uovo è risultato perfetto! Come da manuale: crudo il tuorlo, cotto e leggero il bianco attorno.

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Grande chef!… (forse solo la scarpetta vorace che ne è seguita…con pane, uovo e formaggio fuso…a pensarci bene era poco indicata per una scuola di Haute Cuisine… 😀 ma ribadisco: afc e pace per il bon ton!

 

Xmery.

Brunch israeliano: Shakshuka.

26 martedì Nov 2013

Posted by mery in I secondi piatti.

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Tag

brunch israeliano, cumino, food, hummus, israeli shakshuka, paprika dolce, peperoncino, poached eggs, pomodoro, spezie, uova affogate, uova in camicia

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Alle 10.00 a Tel Aviv non si prende il caffè, e tantomeno la brioche……Si carbura con l’entusiasmo di due uova affogate in peperoni stufati, cipolla, spezie e pomodoro!….i primi giorni ti sembra un suicidio, poi ti abitui e ne cogli quasi il significato salutare!…..ahahahh!…..Il shakshuka è un piatto di origine tunisina e algerina, poi importato in Israele dagli ebrei nordafricani. Si tratta di una preparazione semplice, fatta di ingredienti semplici, tradizionalmente consumata dai commensali direttamente nel recipiente di cottura, posto al centro della tavola: ognuno può intingervi il pane, facendo scarpetta collettiva! In Israele è diventato un piatto molto usuale, e viene spesso servita con l’aggiunta di hummus (morbida salsa a base si ceci) come contorno.  Abbiamo provato a riprodurla anche qui da noi, sui molto meno esotici fornelli di casa!

Ingredienti per 4 ps.:

4 uova

600 gr. di peperoncini verdi del Marocco

600 gr. di pomodori

1 cipolla

aglio

cumino q.b.

paprika dolce

1 cucch.ino di zucchero di canna

olio e.v.o., sale e pepe

(variazioni sul tema, possono prevedere l’aggiunta di: patate, tofu o feta, prezzemolo, o la buccia di limone grattugiata).

Procedimento:

Mettere 2 cucchiai di olio in una padella capiente, meglio se il recipiente ha bordi un po’ alti. Tostare i semi di cumino per qualche istante. Rosolare appena i peperoncini verdi, tagliati a pezzi, la cipolla e l’aglio, facendo in modo che imbiondiscano appena, senza portarli troppo oltre nella cottura. Salare, pepare, aggiungere eventuali altre spezie, quindi aggiungere i pomodori freschi, a pezzi: a questo punto lasciare che il tutto si raddensi lentamente, a fuoco basso, col coperchio, per almeno 30 min. Quando manca ormai poco al termine della cottura desiderata, abbozzare col cucchiaio 4 fosse nel composto e rompervi le uova intere, lasciando che cuociano in quel condimento pian piano, per una decina di minuti, senza coperchio.  E’ importante da ora non mescolare più. In questa fase finale si possono aggiungere cubetti di feta o di tofu, che arrivino a scaldarsi col composto, ma senza mai fondere. Come tocco finale passare un ultimo filo di olio crudo e spolverizzare con prezzemolo tritato (alcuni aggiungono anche una nota di limone grattugiandone la buccia).

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Note: i peperoncini verdi del Marocco li si trova comunemente nei supermercati, ma si può anche decidere di utilizzare i normali peperoni gialli, rossi e verdi, aggiungendo poi peperoncino piccante in polvere.

E’ buonissima da mangiare sul pane tostato (quello arabo è il massimo!), ma anche insieme a salsa di hummus, tipicamente israeliana.

www.davidlebovitz.com/…/shakshuka…

Xmery.

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