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centrifuga philips, centrifuga Philips HR1836, centrifuga vs. estrattore, centrifugati, centrifugati di frutta e verdura, sistema QuickClean
Di ritorno da una vacanza al mare, in uno di quegli hotel dove la colazione è un inno alla gioia che ti basta fino a sera, in cui la smodatezza in varietà delle vivande sul buffet (dolce, salato, croccante, cremoso, fresco, cotto, caldo o freddo) trova la sua rappacificante assoluzione nel tavolo della…centrifuga, dove gli ospiti per espiare i loro peccati 😀 vanno a prepararsi salutari beveroni di frutta fresca e verdura….bene, una volta a casa ho deciso che il magico aggeggio sarebbe stato mio. Sul piano della mia cucina. Stabile.
Dopo molte indecisioni se scegliere il vecchio sistema a centrifuga (veloce, ma ahimè! implacabile distruttore di vitamine!) o l’innovativo estrattore, che in tempi più lunghi e metodi più gentili estrae il succo mantenendo alterate le sostanze nutritive, perché non si surriscalda come una centrifuga,…. Indovinate?….Nessun dubbio. 😀 Centrifuga forever!!… figurarsi se mi tengo in cucina un coso grosso come un robot, pesante come la morte se devo spostarlo, e che ci mette….10 minuti per farmi un succo???… ma non se ne parla nemmeno!
Ecco quindi la mia nuova e magica centrifuga Philips, quella che tra tutte mi è sembrata la più semplice, pratica, con una buona potenza, e tutto sommato tra le più economiche. E’ il modello HR1836, da 1,5 lt. ha la stessa forma degli altri modelli, ma è più compatta, occupa meno spazio.
Ha la bocca in cui inserire i pezzi di frutta abbastanza grandicella, un comodo sistema salva goccia nel beccuccio da cui esce il succo, un sistema QuickClean* che davvero ti permette di pulire tutti i pezzi sotto l’acqua in 1 minuto di orologio, una buona potenza e velocità di azione: lavora a 500 W….(quanto amo quel “trrrrrrrrrr” veloce e potentissimo che risucchia tutti i pezzi e se li mangia in pochi secondi di strabiliante potenza!….. 😀 ). E’ provvista di contenitore da mezzo litro per raccogliere il succo e, non per ultimo, è costata relativamente poco: 100 euro di listino, pagata un’ottantina di euro al Comet. Continua a leggere