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Questo coleottero deve il suo nome da combattente 😀 al suo ruolo benefico sulle piante, sterminatore di afidi e altri piccoli insetti.
Il nome scientifico è un po’ più impronunciabile, quindi lo mettiamo solo a onor di scienza e conoscenza, sicuri che ce ne scorderemo tra un attimo. Ahahhah…. Si chiama Rhagonycha fulva ,…ecco, l’ho detto.
Ha una copertura cheratinosa molto morbida rispetto ai comuni coleotteri, tanto che in tedesco viene chiamato Weichkäfer , ossia lo “scarafaggio soffice”… 😀
Con le sue le antenne filiformi e nere, le zampette rosse e nere alle estremità, è attivo di giorno, su fiori e piante, perché è lì che caccia le sue prede, rendendo un onorevole servizio al nostro giardinare. Molto presente anche nei campi, specie sui fior di cardo, e sull’erba.
Le ali cheratinose, rosse e leggermente nere nella parte finale (se vuoi fare il figo avrai cura di chiamarle …”elitre”!… :-D) coprono le ali membranose sottostanti, che sono visibili solo in volo.
Le larve di questo coleottero vivono nella terra, vanno a caccia di lumache e insetti dal corpo molle e solo dopo diversi passaggi di muta, nascerà lo scarabeo rosso, nella sua veste definitiva.
Essendo soliti integrare la loro dieta anche con polline e nettare, rientrano tra i “prònubi” cioè gli insetti impollinatori. Sono proprio bravi, questi piccoletti!
Ah,…e non lasciatevi fuorviare dal soprannome che gli hanno affibbiato …scarabeo “succhiasangue”!… 😀 forse perché è rosso?…forse perché si ciba di cose vive?…beh, per quel che mi riguarda, le uniche vere e odiate succhiasangue che io conosco, sono le regine della Pianura Padana, le zanzare!!…
Lasciamo quindi che il nostro coleottero compia il suo dovere in santa pace, da bravo “soldato” ..e ringraziamo!….
Nella foto: piccoli acari scampati al pranzo del coleottero soldato, dopo aver a loro volta banchettato sul retro delle foglie del mio Pitosforo… 😦 le zone necrotiche portano i segni inequivocabili delle loro punture….
Xmery.