
Chiudi gli occhi,
ed immagina una gioia:
molto probabilmente
penseresti a una partenza…
ah! si vivesse solo di inizi,
di eccitazioni da prima volta,
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora….
penseresti all’odore di un libro nuovo,
a quello di vernice fresca,
a un regalo da scartare,
al giorno prima della festa,
al 21 marzo, al primo abbraccio,
a una matita intera, alla primavera,
alla paura del debutto,
al tremore dell’esordio…..
ma tra la partenza e il traguardo
nel mezzo c’è tutto il resto…
e tutto il resto è giorno dopo giorno…
e giorno dopo giorno è
silenziosamente
costruire…
e costruire è sapere è potere
rinunciare …alla perfezione!
Ma il finale è di certo più teatrale,
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione;
così come l’ultimo bicchiere, l’ultima visione,
un tramonto solitario, l’inchino poi il sipario…
tra l’attesa e il suo compimento,
tra il primo tema e il testamento,
nel mezzo c’è tutto il resto…
e tutto il resto è giorno dopo giorno….
e giorno dopo giorno è
silenziosamente
costruire…
e costruire è sapere, è potere
rinunciare …alla perfezione!
Io ti stringo le mani,
rimani qui …
cadrà la neve
a breve….
Non si potrà mai costruire niente, se prima non si impara a rinunciare alla perfezione,….dura lezione, prezioso insegnamento.
Il progetto non andrà mai in opera, se si aspetta che tutto sia pronto,….. Non c’è niente di peggio che sprecare tempo e vita, aspettando che tutto sia perfetto…. Non c’è niente di più inutile e sterile che mirare alla perfezione: mèta irraggiungibile, progetto destinato a rimanere incompiuto…Costruire è saper rinunciare alla perfezione, e vivere di ogni splendido passo, uno dopo l’altro… lasciando dietro di sé un’orma da seguire, qualcosa che valga la pena ricordare.
Xmery.