Vola. Adesso. Basta fingere quel rasoterra.
Vola. Vola. Vola.
Sei più immenso dell’angusto
abitacolo del corpo. Non fingere più.
Sorgi. Ora. Rimandi sempre.
Prendi tutto lo spazio. Brucia tutto
il tempo. Sorvola le cime del mondo.
Alloggia nel tuo cuore
le fate. Le orchesse. Le creature incantate
sono tutte qui. A te circondate.
Vaporizza il pensiero fino al puro
respiro. Ritorna al principio.
C’è tutto lo strascico di polvere d’oro
che fa di te un cosmo d’aurora
un guerriero in faccia ad Orione.
Hai cieli, hai stelle, hai prodigi di gioia
e abiti nel triste sgabuzzino della vita.
Mariangela Gualtieri.
Da ‘Paesaggio con fratello rotto’ (2007)
Va bene. Respiro. Resto in immobile fermento. Da lontano emergono orizzonti possibili. E’ solo questione di tempo, non più di coraggio. Sono sul ciglio e sotto c’è il vuoto, non baratro ma vertiginosa altezza necessaria al mio spiccare il volo. Ho con me tutto il niente che mi serve. Piedi nudi sulla roccia e ali frementi.
Xmery.