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-Ivo, se ti va di parlare, lo sai che ci sono, vero?
-Grazie Mery, …Tranquilla, mi rialzo anche stavolta.
Queste le nostre ultime parole. E adesso? Come facciamo tutti senza quella tua sana allegria, quel modo di sdrammatizzare, ed essere forte come una roccia anche nelle tempeste? E di uragani e tempeste ne hai viste tante, tu. Hai sempre guardato avanti, perché ci credevi. Perché ci contavi in quella luce dopo il tunnel. Solo pochi giorni fa, però, hai scritto sul tuo profilo “Si cambia quando comprendi che la strada da percorrere è più breve di quella già percorsa e ti sono rimaste poche stazioni per fermarti ancora”. Chissà se la vita ti è sgusciata tra le mani, tradendoti. Chissà stamattina cosa hai pensato mentre il cuore ti ha tradito.
Io non ti dimentico, Ivo. Il tuo arrivare al parco con Kim, il tuo grande amore. Il tuo incedere sicuro, coi cani al seguito. I tuoi abiti stravaganti che io sempre ammiravo con compiacimento, il tuo umorismo sottile e le sparate filosofiche della sera su fb, le foto con le facce strampalate che mi strappavano un sorriso, la tua bontà d’animo, la tua umiltà nel porti sempre con garbo, con tutti. Le tue chat improvvise che si aprivano con un Ciao Mery, e che altrettanto brevemente si concludevano con il tuo A presto! Ciauz!
Mancherai Ivo, tu forse neanche immagini quanto e a quante persone.
Anzi, manchi già. Il mondo ha perso un pezzo lucente e prezioso, pulito, che forse non sapeva di brillare così tanto, nel suo silenzio.
Xmery.