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The top 10 things you will regret when you’re old:

1)- NOT TRAVELLING whenever you had the chance.

bon, ..su questo primo punto ho operato una bella e drastica virata nella giusta direzione! 😀  Sbagliavo! non si viaggia solo per vacanza (si parte ogni qualvolta se ne presenti l’occasione!), non si viaggia solo in due (è bellissimo anche esplorare luoghi in solitaria! bastano un buon paio di scarpe, un tetto e una stanza calda a cui tornare la sera, due soldi in tasca per un panino o un taxi e una Reflex nello zaino!…per tutto il resto, ci vogliono altro che occhi per meravigliarsi e quattro parole da spendere in tutte le lingue, per sentirsi a proprio agio ovunque). Non si viaggia solo per realizzare mete importanti e ambite, aspettando il momento buono per!…Ho appurato che si può organizzare anche un semplice pomeriggio in cittadine vicine e meravigliose, partendo a mezzogiorno e tornando per cena!….Che è bello improvvisare, prendere l’auto o il treno e partire.

2)- Staying in a BAD REALATION and wasting too much time in suffering.

Questo è un punto spinoso, ma fa parte dei miei principi. Le relazioni tossiche vanno evitate. Dapprima si temporeggia, si prova,…a capire, a giustificare, a fare, a non giudicare…. Poi arriva quel momento, in cui si capisce che è necessario abbandonare, bisogna smettere di crederci, smettere di nutrire quella relazione anche dal di dentro. E si taglia il cordone ombelicale, l’ennesimo.

3)- Caring too much about what other PEOPLE THINK and SAY.

Mai fatto, mi rifiuto. Eppure quelle vocine che da dentro danno fiato alla tua insicurezza sono dure a morire. Ci vuole consapevolezza e determinazione, da vendere!…

4)- Being afraid to say “I LOVE YOU” or thinking it’s not important, I’ll say it tomorrow…

Ho sempre detto ti amo, non appena il cuore me lo sussurra. Non solo a parole ma anche con sorrisi e braccia tese, lacrime, baci e urla furenti. Ma mai ho rinunciato a dire ti amo.

5)- WORKING TOO MUCH and say “I’ll do it when I retire”.

No comment. Pensare di poter rimandare, di procrastinare la vita al dopo pensione, è l’errore più stupido e più…fatale che uno possa commettere. E’ una scommessa persa in partenza….e per ovvi motivi (che non vale neppure la pena di spiegare, ma che i seguaci del dio lavoro non riescono a focalizzare). Amare il proprio lavoro è un lusso per pochi e la passione per ciò che si fa spesso conduce a investire tutto il tempo, tutte le energie e tutte le aspettative in quel campo, trascurando il resto, e ‘rimandandolo’ a tempi futuri (…che non verranno, perché il resto è già andato).

6)- Not PLAYING with your kids (but olso why not your dogs! or not laughting with your partner..) enough.

Perché il tempo che si dedica alle relazioni, al gioco, al divertimento, al prendersi cura di, è tempo che ritorna in termini di felicità. Felicità perduta. Pensavamo non fosse così importante, allora, pensavamo che non avremmo fatto soffrire nessuno con la nostra assenza. Invece, i primi a essere stati depredati di quel tempo siamo stati proprio noi. Tempo per essere più felici.

7)- Not GROWING UP and taking on your own life responsibility.

C’è un momento, ci deve essere! in cui si deve ascoltare quell’anelito di costruzione di sè, e si deve decidere cosa si vuole diventare. Si deve prendere in mano il timone della propria vita e decidere la direzione. Questo comporta abbandonare, se necessario, i modelli che non ci piacciono anche se sono a noi cari. La messa in discussione delle tradizioni, dei modelli interiorizzati. Arriva un momento in cui la responsabilità passa a noi. In cui, con onestà, si imposta il navigatore e si decide dove è la direzione che si vuole seguire. Poi il viaggio può riuscire o meno, ci saranno ricalcoli ed errori….Ma non è pensabile bypassare questo step!…e farsi condizionare per una vita intera seguendo ciò che gli altri si aspettano da noi, una vita intera a seguire modelli inconsapevolmente interiorizzati!

8)- NEVER taking a BIG RISK.

Almeno una volta, si dovrebbe poter dire “in quell’occasione, ho rischiato il tutto per tutto e me la sono giocata”!….un gesto di coraggio, un azzardo, una scommessa…per una buona idea! Così come è deleterio il bisogno spasmodico di rischiare, lo è altrettanto l’incapacità di mettersi in gioco, di sporgersi una volta tanto dalla zona sicura.

9)- Not finding the courage to LEFT a TERRIBLE JOB.

Bisognerebbe poter sempre trovare il coraggio di pensare una alternativa migliore per noi.

10)- Not realising how BEAUTIFUL you were.

Questo decimo punto mi sta particolarmente a cuore. Quante volte ho buttato via foto che ritenevo brutte e che poi mi sono ricapitare in mano anni dopo: ho sorriso per l’intransigenza stupida e ottusa che spesso noi donne abbiamo con noi stesse! Questo decimo punto ha a che fare con la tenerezza che credo di provare adesso per me, per quella stupida convinzione di non essere mai abbastanza (…bella, giovane, carina, alta, magra, realizzata, successful, apprezzata) anche quando invece lo ero. Lo scopro adesso riguardandomi. E siccome il tempo sembra essere una silenziosa scala mobile che ti trasporta in avanti senza che tu te ne accorga più di tanto, è giunto il momento di prendere coscienza che sono più bella adesso di quanto non lo sarò tra altri 10 anni. Di goderne, con animo sereno e occhi sorridenti. E lo stesso farò tra 10 anni. 😉

Xmery.