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Riassumo qui le regole basilari della gestione del licoli, in modo da avere sempre pronto un vademecum su cosa e come fare (..sui perché ci riserviamo di rispondere….ahhahaha…o comunque rimandiamo la discussione ad altra sede!)
VANTAGGI del LICOLI:
E’ un lievito madre ma mantenuto in forma più liquida, con l’enorme vantaggio che non necessita di rinfreschi così frequenti come la pasta madre solida. Il licoli deve essere rinfrescato prima di essere usato per fare il pane, o (se non si panifica per molto molto tempo) almeno dopo 1 mese, per non perderlo. Rinfreschi più frequenti gli fanno solo bene, lo mantengono arzillo!
COSA E’ UN RINFRESCO:
Si chiama rinfresco del licoli quel processo per cui, aggiungendo acqua e farina, si induce il lievito in fase di stasi a “muoversi”, cioè a mettere in atto processi fermentativi che lo spingono a gonfiarsi.
LO SCOPO DEL RINFRESCO:
Si fa il rinfresco del lievito sia per prepararlo alla panificazione (un lievito gonfio e vivace produrrà una lievitazione migliore e in minor tempo!) ma nello stesso tempo anche per moltiplicarne la quantità! Infatti ad ogni rinfresco, aggiungendo acqua e farina, le dosi del licoli che ne risulta sarà maggiore, persino triplicato! se il rinfresco è totale!
Per esempio: con un rinfresco partendo da 100 gr. del vostro licoli, a cui aggiungerete 100 gr. di farina e 100 gr. di acqua = si otterranno 300 gr. di nuovo licoli rigenerato!
GESTIONE DEI RINFRESCHI:
Il rinfresco deve essere gestito in modo da ottenere una parte di licoli per fare il pane e il resto deve essere sempre conservato per la volta successiva, in modo da non restare mai senza.
DOSI E PROPORZIONI DEI RINFRESCHI:
Esistono vari tipi di rinfreschi, più o meno leggeri, a seconda di come e quanto volete risvegliare o rigenerare il vostro licoli; ma la regola che deve sempre essere scrupolosamente seguita è: FARINA E ACQUA in EGUALE QUANTITA’ tra loro.
Quindi sia che decidiate di dare al vostro licoli molto cibo da digerire, per un rinnovo consistente,…sia che decidiate di fare un rinfreschino piccolo, giusto per…. è essenziale che, poco o tanto che sia, il cibo sia sempre perfettamente bilanciato tra acqua e farina aggiunte.
Es: 50 gr. licoli + 25 gr. farina + 25 gr. acqua : è un rinfresco medio, quello che si fa normalmente.
Es: 50 gr. licoli + 50 gr. farina + 50 gr. acqua : è un rinfresco totale, gli si dà una bella smossa.
Es: 50 gr. licoli + 80 gr. farina + 80 gr. acqua: è un maxi rinfresco! Il cibo è tanto rispetto alla quantità iniziale e ha lo scopo di rinnovare molto un licoli magari un po’ fiacco, con poco potere lievitante o immobile da molto tempo e troppo inacidito…
Queste proporzioni sono ovviamente casuali e ognuno sceglie quali usare, sempre mantenendo la regola del “farina e acqua sempre in eguali quantità”!
….dopo 4 ore:
COME SI PROCEDE AL RINFRESCO:
Si toglie il licoli dal frigor dove lo avete conservato a riposo, lo si lascia un’oretta a temperatura ambiente (t.a.) poi si aggiunge farina e acqua, senza preoccupazioni di ordine, e si mescola. Alcuni lo fanno con una frusta elettrica, io lo faccio con un cucchiaio, a mano. Quando è ben amalgamato, senza grumi (se rispetterete le proporzioni non se ne formeranno!) lo riponete a riposare nel suo contenitore, con un foglio di pellicola, a t.a….circa 22° finché non raddoppia il suo volume, gonfiandosi e riempendosi di micro bollicine.
Un buon licoli, in forma, con un buon potere lievitante, in 4/5 ore raddoppia. Alcuni addirittura raddoppiano anche a temperature inferiori (10°) altri superano il raddoppio!…I licoli un po’ pigri, vecchi o fermi da un po’ sono più lenti e hanno bisogno di più tempo o più calduccio (meglio però non superare i 22°….o il lievito rischia di prendere odore di acido).
Più cibo gli date da mangiare e più tempo dovrete calcolare per raggiungere il raddoppio, abbiate pazienza…e non preoccupatevi.
Quando il lievito è al massimo del suo sviluppo, è il momento migliore per usarlo a panificare: deve essere gonfio e pieno di bollicine.
Ma anche se viene usato nelle ore successive al raddoppio, se resta bello bollicinoso, può andar bene.
Il lievito che invece resterà inutilizzato, va riposto in frigor. Qui pian piano nei giorni a venire collasserà e poi si fermerà, comincerà a inacidire e se passano molti giorni formerà un liquido in superficie, che resterà separato dal resto. Niente paura! La volta successiva che rifarete il rinfresco, si mescola tutto e si procede come al solito, aggiungendo acqua e farina. Se il liquido vi sembra davvero troppo acido, toglietelo con un cucchiaio, sostituitelo con la stessa quantità di acqua nuova e poi procedete al rinfresco.
Se non dovete panificare nell’immediato, perché magari sopraggiunge un impegno, (capita!..) si può pianificare di mettere il licoli in frigo con un po’ d’anticipo rispetto alle 4 ore del raddoppio, prima che termini la sua lievitazione.
In questo modo lui continuerà a nutrirsi e mantenersi attivo anche in frigo, si gonfierà ma molto più lentamente e lo potete usare il giorno dopo o nei giorni successivi, facendolo gonfiare a temperatura ambiente, finché vi sembra pronto.
CHE TIPO DI FARINA USARE nel RINFRESCO:
Il consiglio che hanno dato a me è di continuare a usare il tipo di farina a cui quello specifico licoli è abituato: il mio mangia la 00 ed è contento! così me lo hanno dato e così ho continuato a fare. Il mio licoli precedente voleva invece farine forti al 15% di proteine, ma si è rivelato meno buono di quello attuale. Se si vuole cambiare tipo di farina (alcuni amano le farine di forza, le 0 oppure le Manitoba) fatelo gradatamente nel corso di vari rinfreschi.
NB: Il tipo di farina con cui si nutre il licoli nei rinfreschi non determina il tipo di farina da usare poi per fare il pane!…per gli impasti userete poi il tipo di farina che vorrete, in base al pane che vorrete ottenere.
CHE TIPO DI ACQUA USARE per il RINFRESCO:
acqua naturale e a temperatura ambiente (non da frigor e neppure tiepida!). Ricordate che qualsiasi brusca variazione di temperatura del licoli (ambientale o di ingredienti) non gli fa bene.
CHE TIPO DI CONTENITORE USARE PER CONSERVARE IL LICOLI:
In tanti consigliano in modo un po’ fideistico solo contenitori in vetro, lavati rigorosamente senza detersivi, solo sviluppati in verticale per dar modo al lievito “di arrampicarsi meglio”!!!! 😀 …a me è stato dato un imprinting un po’ anarchico e non seguo queste regole così ferree…. uso un contenitore in plastica, con coperchio che non chiudo mai ermeticamente, ma solo socchiudo, per proteggere l’interno da quel che può caderci dentro dal piano superiore del mio frigor disordinatissimo!….ahahaahhah! Uso sempre lo stesso contenitore, senza lavarlo, perché lo rinfresco direttamente lì dentro. Lo lavo, per pudore, quando mi va…. 😀 o quando devo cambiare contenitore perché quello è diventato troppo piccolo!
Il vaso deve essere grande tanto da prevedere il raddoppio (o più!) del licoli che di volta in volta ci mettete dentro!
Se non c’è un tappo mettete pellicola forellata (oppure semplicemente tenetela lenta…); se c’è un tappo a vite, non chiudete ermeticamente, lasciate che il lievito respiri un minimo. Il mio contenitore in plastica ha un semplice tappo a click, non ermetico.
CONSIGLI: procuratevi un pennarello indelebile (i segni si cancellano poi con un batuffolo inbevuto nell’alcool!) e scrivetevi sul fondo del contenitore quanto pesa la tara, cioé il contenitore quando è vuoto! 😉 ora potreste non capire quante volte in futuro rimpiangerete di non averlo fatto!… 😀 Ma fidatevi!…..
Dopo ogni rinfresco, scrivete sul barattolo la data e l’ora, con il tratteggio del livello di partenza del licoli, in modo da monitorarne il volume con una sola occhiata, valutare quando ha raggiunto il raddoppio e in quanto tempo.
QUANTO LICOLI SI USA NELL’IMPASTO DEL PANE:
La mia filosofia nell’utilizzo del lievito è “il meno possibile per il miglior risultato”. Quindi per prima cosa molto dipende dallo stato del licoli: con un lievito appena rinfrescato e gonfio, ne basterà meno… Con un licoli che già sta collassando (viene chiamato “esubero”) ma ancora bollicinoso e attivo, ne occorreranno quantità un po’ maggiori. Un licoli al contrario ormai fermo e bisognoso di rinfresco non riuscirà a lievitare un granché se non piadine, pane arabo o grissini!
D’altraparte più licoli si mette nell’impasto e in minor tempo esso lieviterà (ma ahimé! a discapito del sapore!): ..meglio metterne un po’ meno e allungare i tempi…..io detesto gli impasti che “sanno di lievito”….
Inoltre, anche la temperatura ha il suo peso! In un ambiente caldo, la stessa quantità di lievito si muove più in fretta!…quindi in estate, usatene meno! Se invece avete una cucina fredda e in inverno non riuscite a raggiungere i 20°/22°… mettete un po’ più di licoli nell’impasto ( o procuratevi una fighissima camera di lievitazione!!!.)
Io mi regolo di solito con 40/50gr. di licoli arzillo (appena raddoppiato) su 300 gr. di farina.
La regola dice 100 gr. licoli ben maturo, per 1 kg. di farina e 12 ore di lievitazione, in ambiente caldo (almeno 25°).
Poi ogni ricetta dirà la sua e di volta in volta sarete liberi di obbedire alla lettera o seguire le vostre intuizioni uscendo dalle righe!… :-D… che per come la vedo io, è la parte più divertente!
Xmery.
Sono un neofita del licoli, ho cercato informazioni qui e lì, ne ho trovate tante. Risultato: più dubbi dell’inizio.
Oggi finalmente ho trovato qui le info migliori di tutte, le più chiare, semplici e allegre! Ma anche scientificamente corrette. Ne farò tesoro (come si diceva una volta).
Mille grazie!
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è un vero piacere sentire commenti come questi,..felice di esserti stata di qualche utilità! a presto allora, passa quando vuoi!
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Ciao!!! ormai dopo circa due mesi di tentativi ormai stavo per buttar via tutto il mio lavoro per creare il mio Licolino Tommy ma….finalmente dopo che lo vedevo crescere solo dopo 12 ore…è nato…bello pimpante ma assalita da mille domande e mille letture non avevo trovato risposta semplice fino a quando sono arrivata qui. Tutto molto chiaro e semplice senza tanti fronzoli su come mantenerlo. Grazie. Proseguirò nella mia avventura a base di farine…..;-))
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ciao betti, che gioia mi dai, nel sentire che le poche regoline che ho riassunto più per me che per fare scuola!….in realtà sono state utili anche ad altri!…..questo mi dà una gran bella soddisfazione.
sono felice per il tuo Tommy!…ahhah…spero in una vostra felice convivenza!…
a presto! ciao!
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Ciao
grazie per i consigli preziosi,a me lo hanno regalato 2 giorno fà ad un fiera, e non sapendo come gestirlo e quanti quantità usarne ,ho letto il vostro articolo e ò’ ho trovato interessante.Volevo fare solo una domanda ,prima di panificare quante ore prima dovrei rinfrescarlo?
Grazie!!!!!!
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ciao, gabriella,
prima di panificare il licoli va rinfrescato in modo da poterlo usare nel suo momento di massimo sviluppo (il raddoppio). Quindi dipende principalmente dallo stato del licoli che ti hanno dato.
Se è molto vivace, e raddoppia in 4 ore, allora lo rinfreschi 4 ore prima di impastare poi il tuo pane. A volte il licoli può metterci un po’ di più a gonfiarsi, ….per esempio se è stato fermo per un po’ di tempo, o se la tua cucina in inverno è freddina …può metterci anche 12 ore…quindi per prima cosa osserva in quanto tempo il tuo licoli raddoppia quando lo rinfreschi e, in base a questo, saprai quando prepararlo, cioé quanto tempo prima di panificare..
ciao! fammi sapere, se hai altri dubbi 😉
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Ciao ,inanzitutto ti ringrazio per aver dedicatomi il tuo tempo per rispondermi.
Vorrei solo sapere se una volta rinfrescato lo devo lasciare a temperatura ambiante per vedere se raddoppia o il raddoppio deve avvenire in frigorifero. Perchè da lunedì quando me lo hanno dato il primo rinfresco l’ho fatto martedì,l’ho lasciato a temperatura ambiente un ora circa poi l’ho messo in frigorifero e la mattina dopo ho visto il raddoppio. Mercoledì sera ho fatto ancora un rinfresco (perchè vorrei fare il pane lunedì)ma questa volta l’ ho messo subito in frigorifero e si è alzato ma non ha raddoppiato.
Ti ringrazio per l’attenzione.
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il licoli che ti hanno dato, se raddoppia dopo 1 ora a temp. amb. e tutta la notte in frigo, è in uno stato di ottima, ma veramente ottima! vitalità.
quando lo hai tenuto in frigo da subito, si è alzato meno perché non ha preso la spinta iniziale da fuori-frigo (a temperatura più alta).
In tanti fanno proprio così: prima una bella spintarella a temp. amb. per avviare la lievitazione del licoli, e poi il resto in frigo, dove continuerà ad alzarsi ma molto più lentamente.
Io, col mio, lascio 4 ore a temp. amb. e in quel tempo raggiunge il raddoppio. Poi a quel punto, ne uso una parte se voglio fare il pane, e il resto lo ripongo in frigo, dove pian piano, in un paio di giorni, collassa. In questo stato, collassato, si conserva ancora per giorni, ma non è più in grado di panificare con successo: necessita di un nuovo rinfresco.
ciao, a presto!…:-) è un piacere per me rispondere a chi mi chiede!..;.)
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Grazie!!!!,
Sei stata molto esaustiva.
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di nulla, passa a trovarmi quando vuoi!…a presto!
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Ho appena ricevuto il licoli da un’amica ed ho trovato in questo articolo un vademecum chiaro e precido. Grazie
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fantastico, sandra!…ne sono felice! spero che ti troverai bene nel trattare questo lievito così speciale, te ne innamorerai! 🙂
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buongiorno, ho un problema con il mio licoli, fa poche bollicine e non lievita.
ho cominciato a fare dei micro rinfreschi giornalieri due cucchiai di acqua e uno raso di manitoba. aumenta le bollicine ma anche dopo 12 ore non lievita. cosa devo fare per recuperarlo?
grazie
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ciao Umberto, se il problema della mancata lievitatura è davvero del lievito (potrebbe anche non esserlo) allora continua come stai facendo. Solo continuando a rinfrescare, rinfrescare e ancora rinfrescare si riesce a recuperare la vitalità di un lievito poco attivo. Anche dare un bel colpo vigoroso con un super rinfresco al 100% può essere d’aiuto (per es. 50 gr licoli, 50 gr acqua e 50 gr farina).
Assicurati però che non ci siano altri fattori (temperatura, tipo di farina…) a ostacolare la tua lievitazione.
Ciao, spero di averti fornito qualche piccolo aiuto, se hai bisogno chiedi pure!:-)
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Ciao sono una renatadisabile con problemi ….x passare il tempo oltre la famiglia mi piace panificare con il licoli….ms nn riesco il pane sempre pesante acido e crudo…. premetto che lo tolgo dal frigo aspetto 1 ora lo smuovo con 50licoli 80 f.80a.e diventa spesso nn liquido ma lievita in 3 ore…nn so se devo già usare il licoli spesso o devo ancora fare una smossa …..graxie e mi scuso se mi sono intromessa .
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ciao Renata, da quanto tempo hai il tuo licoli? è appena stato creato, è quindi un licoli giovane o ti è stato regalato prendendolo da un licoli già maturo e funzionante?
lo chiedo perché il problema potrebbe essere quello.
Se invece il licoli fa bene il suo lavoro, il pane lievita bene fuori, ma poi non cuoce nel forno, il problema potrebbe essere in cottura.
Prova a darmi un po’ più di info riguardo…
Ciao! 🙂
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Ciao! Help! sono una neofita, la scorsa settimana ho cercato di far nascere il mio primo licoli (sandrino) ma non so se ci sono riuscita: solo una volta, tra un rinfresco e l’altro a temperatura ambiente, era alzato (ma non raddoppiato), poi basta: tante tante bollicine, un buon odorino ma fermo. Così ho provato a fare qualcosa, ma sicuramente ho sbagliato perchè, anche se a temperatura ambiente, l’ultimo rinfresco era stato fatto più di 8 ore prima, ne ho preso un po’ e ho impastato ma la lievitazione è stata minima, quasi impercettibile. Quest’ultimo è stato senza dubbio un errore grossolano ma sul fatto che il mio licoli non si muove mi puoi aiutare? Grazie infinite! Rossana
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ciao rossana!…scusa l’enorme ritardo ma ero in vacanza, e non ho letto.
Veniamo subito al tuo licoli.
Una settimana è davvero troppo poco perché un licoli appena creato possa essere pronto per panificare. Quindi il mio consiglio è: continua a rinfrescare e non fermarti. Quando raddoppierà il suo volume ogni volta, sarà il segnale che puoi usarlo per panificare con successo!
ps. se al momento ha un buon odore e fa bollicine, è un ottimo indicatore, sei sulla strada giusta!
se ripassi di qui, fammi sapere come procede!
Ciao!
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Grazie per la semplicità e la completezza. Te ne sono veramente grato.
Francesco
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figurati!…è un piacere se l’articolo è di qualche utilità ad altri! 😉 Buon lavoro!
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Per fortuna che ho trovato il tuo blog, avevo proprio bisogno di tanti consigli.
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Giovanna, che bello sentire commenti come il tuo!…..si ha la piacevole sensazione di essere stati di aiuto ad altri!….A che punto sei col tuo licoli?
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Ciao, ho raggiunto un risultato soddisfacente, pane sofficissimo, proprio oggi ho provato a fare il pancarrè, però sta ancora lievitando, i tuoi consigli sono stati davvero preziosi, anche io sono contenta quando qualcuno mi dice provando le mie proposte è rimasto soddisfatto.
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………..:-) ti seguirò anch’io, sul tuo bellissimo blog!…a presto!
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Grazie, a presto!
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ciao
a metà maggio ho fatto un corso di panificazione naturale e a fine giornata l’insegnante ci ha lasciato un po’ del suo lievito madre che vive da 35 anni!
Per fare i rinfrrschi lui utilizza questa tecnica: 50 g di lievito madre – 150/200 ml di acqua e tanta farina quanta ne basta per ottenere un impasto appiccicoso.
Quando lo rinfresco in questo modo di sera, la mattina trovo una pappina gonfia e piena di bollicine ma semi liquida (assomiglia a un licoli).
Leggendo il tuo post ho l’impressione di avere un licoli e non una pasta madre.
Puoi darmi qualche consiglio? È possibile trasformarlo in pasta madre solida o in licoli seguendo la tua ricetta? Infine, se quando faccio il rinfresco in casa ho più di 22 gradi come posso fare?
Grazie mille e buona giornata.
Silvia
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ciao silvia!
in effetti quello che descrivi sembra a tutti gli effetti già un licoli (che altro non è se non pasta madre ma tenuta più molle, cioé con più acqua, come credo tu abbia fatto).
Se desideri ritrasformarlo in pasta madre solida, non devi far altro che rinfrescarlo con meno acqua e ottenere gradatamente un impasto più solido.
Ma francamente, visto che ci sei arrivata già, io valuterei tutti i vantaggi di tenere un licoli rispetto a una pasta madre solida (leggi nell’articolo!)
Nelle ricette ci sono ormai tutti i dosaggi sia per licoli che per pasta madre (come intuirai cambiano solo le quantità di acqua, per il resto sono uguali).
Infine, se in casa ci sono più di 22° (come adesso…ehehh) ti consiglio di tenere il licoli appena rinfrescato fuori ma solo per un breve tempo (mezz’ora, un’ora massimo) finché vedi che comincia a crescere. Una volta che lo vedi avviato, mettilo in frigor e (se è in buono stato, bello attivo) lui continuerà a crescere ma più lentamente, un giorno, magari due…magari anche di più (dipende da come sono attivi i lieviti contenuti nel licoli).
Il punto di massima espansione lo riconosci dal raddoppio (ma credimi sono buoni anche lieviti non perfettamente raddoppiati se ben bollicinosi e gonfi). Dopo di che il licoli fa un’inversione di marcia e comincia a collassare.
Il rischio di tenere il lievito fuori frigor se fa molto caldo (adesso ci sono quasi 30 gradi nella mia cucina!!) è che in breve tempo lui lavora, lievita, si gonfia, ma prende anche quel saporino acido, che per panificare a volte disturba: il pane rischia di saper di acido.
Se invece lavora e si gonfia al fresco, ci mette molto più tempo, ma non rischi il saporaccio. Ottimale è sui 20°….22°/25°….se sale ancora io opterei allora per il freddo del frigor…..l’importante è che lo fai partire fuori, gli dai il via e poi lo fai continuare al freddo.
Ciao, spero di averti dato degli spunti utili,…se hai bisogno non farti problema a chiedere!..;-)
Buona panificazione!…:-)
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Grazie infinite per la tua risposta! Ho aspettato a risponderti dopo aver panificato ieri notte 😉
Ho rinfrescato il mio presunto licoli…. seguendo i tuoi consigli ed è filato tutto liscio!!!
Un abbraccio
Silvia
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uh, felicissima!…brava!…che soddisfazione il profumo del proprio pane fatto in casa, vero? 😉
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Ho letto l’articolo molto interessante e tutti i commenti. Domanda: ma chi non ha del licoli di partenza, come fa per crearlo? Qual è la ricetta per avere del licoli? grazie
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ciao Dario, scusa la lunga assenza nel rispondere…la tua domanda cade a fagiolo, perché sto creando in questi giorni un licoli da zero….se hai intenzione di provare è alquanto semplice, il metodo più spartano prevede farina e acqua, a temperatura ambiente. Alcuni aggungono una punta di miele, altri frutta o jogurt…Sto creando il post con le istruzioni…..spero di aiutarti, se avrai bisogno. A presto! 🙂
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Grazie, aspetto allora il post con le istruzioni. Ciao
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certo, è in preparazione!..nel frattempo ti posso anticipare che al 4° giorno oggi finalmente è esploso!…letteralmente fuoriuscito dal boccetto con il tappo avvitato!..:-D felicissima!!
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Ciao! sono approdata qui in cerca di aiuto, il tuo articolo è esauriente e la tua disponibilità che traspare dai commenti mi ha convinta a chiederti una mano. Il mio licoli è frutto di una conversione da pm solida, conversione che mi sono decisa a fare perché non ho più molto tempo per seguire i rinfreschi con regolarità e con la frequenza che la pm solida richiede. Sembra che la conversione sia ben riuscita, le bollicine in superficie ci sono anche ora che il collasso è avvenuto da qualche giorno e il livello si è abbassato parecchio, direi quasi della metà rispetto alla crescita che aveva avuto con l’ultimo rinfresco (quello con cui ho concluso la conversione). Quello che non mi è chiaro di questo licoli è il come rinfrescare, cioè: tolgo, poniamo, 50 grammi di licoli dal barattolo (o è meglio di più? o di meno?) e li rimpiazzo con 50 g di acqua e 50 g di farina oppure il rimpiazzo lo devo fare con 25 e 25? Altra domanda: i 50 g che ho tolto li posso usare per panificare, anche se è un licoli al collasso da qualche giorno? (cioè immagino sia da considerarsi un esubero) oppure li devo rinfrescare per poi usare il risultato per panificare? Altra domanda: invece di togliere i 50 grammi dal barattolo, se non tolgo nulla e semplicemente aggiungo al licoli collassato 50 g di farina e 50 g di acqua e poi prelevo da lì quel che mi serve per panificare va bene così? Ecco, fine delle domande 🙂 forse sono domande banali, anzi è la stessa domanda che si morde la coda, ma ho bisogno di chiarirmi le idee! Grazie infinite 🙂
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ciao Catia!…scusa l’enorme ritardo, ma è stato un periodaccio, ..vabbè. Eccomi per provare a darti una mano. Sì.. 😀 è la stessa domanda che si morde la coda… 😀 Provo a mettere un po’ di ordine….
Il momento ideale per usare il licoli per panificare è quando ha raggiunto il raddoppio, cioè quando è al suo massimo sviluppo e sta per collassare. Se però ti va di usare anche del licoli in esubero, cioè già collassato, puoi farlo seguendo ricette che non necessitano di molta forza lievitante, come le piadine, il pane arabo o i grissini! Verranno cmq buonissimi!
Quindi, di conseguenza, si procede in genere in questo modo: si toglie dal frigo il nostro licoli. Si procede al rinfresco, in genere con proporzioni 1:1:1,..(cioè licoli vecchio, acqua e farina in pari quantità). Togli dalla mente questa idea del rimpiazzo perché ti induce a fare confusione, secondo me non è utile.
Pensa solo al rinfresco come a una aggiunta di acqua e farina, che vanno a rimettere in moto i lieviti.
Una volta mescolato il tutto (questo è il rinfresco) decidi se utilizzare una parte del preparato per panificare il giorno dopo o se invece non hai voglia di fare pane ma avevi solo bisogno di dare una rinfrescatina al tuo lievito.
Questo perché se decidi di fare il pane da qui a poco, prelevi subito il quantitativo di licoli che ti serve (a seconda della ricetta che seguirai, togli i grammi esatti della ricetta) e lo lasci raddoppiare al caldo, cosìcché da lì a 4 ore circa sarà pronto, gonfio e raddoppiato. E a
quel punto lo usi per fare il tuo pane.
Il rimanente lievito che hai appena rinfrescato ma che vuoi conservare come scorta, lo lascerai fuori frigo un paio d’ore (adesso che è molto caldo anche meno) finché lo vedi che accenna a salire di livello, e poi lo metti in frigo. In altre parole lasci che la lievitazione si inneschi e poi la rallenti in frigo, dove pian piano continuerà a lievitare fino a raggiungere il raddoppio in qualche giorno. E poi anche lui collasserà. A quel punto deciderai di rinfrescare di nuovo, anche se qualche ritardo non comprometterà il tuo licoli, se sta in frigo.
Spero di esserti stata di qualche utilità, se hai altri dubbi, chiedi senza esitare!
A presto! 🙂
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Grazie infinite 🙂 Finora, ho provato a procedere basandomi sull’esperienza della precedente pm solida (chiedere a più di una persona finisce per dare più incertezze che risoluzioni!) e ho proceduto prelevando il licoli dal barattolo (50 g circa) rinfrescando la parte prelevata (1:1:1) e lasciandola raddoppiare prima di usarla per la ricetta, ma rimettendo il licoli nel barattolo in frigo senza rinfrescarlo, poi periodicamente, quando mi sembrava il momento di farlo e indipendentemente dal prelievo, ho aggiunto (un paio di volte, è solo una quindicina di giorni che sono alle prese con questo licoli) farina e acqua nel barattolo. Non so più dire dove, ma questa procedura dell’aggiunta l’ho letta da qualche parte, di certo non mi sarebbe mai venuta in mente in modo autonomo, però se tu dici che è un metodo inesatto smetto di farlo. Forse, può essere che sia da fare in caso di inutilizzo prolungato solo per mantenerlo un minimo attivo senza dei veri e propri rinfreschi? Comunque, spero di non averlo compromesso usando procedure non perfette, al momento sembra efficace, le poche ricette che ho fatto in quest’ultimo periodo sono venute bene, ma mi permaneva il dubbio che stessi sbagliando qualcosa. Grazie di nuovo, e grazie per la precisione nelle spiegazioni 🙂
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Catia, assolutamente non è sbagliato come procedevi. Solo non è funzionale. tutto qui. Il tuo licoli in questo modo resta a lungo senza rinfreschi, mentre potrebbe essere rinfrescato (tutto) ogni volta che rinfreschi per fare il pane prelevandone solo quello che ti serve. Tutto qui. 🙂 Non hai assolutamente compreomesso nulla, ti assicuro. E i risultati te lo confermano. 😉
Puoi tranquillamente scegliere di procedere come ti è più comodo.
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Ciao! passo di qui velocemente per ringraziarti 🙂 sto seguendo i tuoi consigli e me la sto cavando benissimo, il mio licoli è bello attivo e sono proprio contenta. Grazie!
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oh, che bel commento! 🙂 sono felice di esserti stata utile in qualche modo, passa pure quando vuoi anche solo per un saluto!…:-)
Ps. scusa i tempi un po’ lunghi di risposta, in questo periodo sono un po’ occupata in altre faccende…. tu lascia pure un messaggio se hai bisogno o vuoi semplicemente passare di qua1 😉 ciao!
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faccio una precisazione, rileggendo ora mi sembra meno chiaro di quando scrivevo: “…ma rimettendo il licoli (quello rimasto nel barattolo) in frigo…”
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Grazie! Sono capitata su questa pagina con una ricerca su Google “rinfresco licoli” e mi aspettavo le solite spiegazioni arzigogolate e incomprensibili (ne ho già lette diverse, tutte confuse). Questa è LA spiegazione chiara, semplice e replicabile. Sono una biologa e mi pareva assurdo non raccapezzarmi tra i vari protocolli per la crescita di lievito! Grazie, grazie, grazie!
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Anna, grazie. È un piacere sapere di aver contribuito a fare chiarezza. A volte basta davvero poco, o si rischia di perdersi nei meandri di informazioni date a casaccio e senza un senso logico puntuale.
Felice che sia passata di qua e che abbia lasciato il suo commento, per me così gratificante. 😊
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Ciao, sono una nuova seguace del metodo licoli e volevo farti una domanda …
il mio L ho creato il 23 aprile , da subito ottima crescita è pieno di bollicine… ora dopo una settimana triplica il volume in 4 ore a temperatura ambiente ( 22gradi)
Oggi ho rinfrescato e messo subito in frigo…
ho fatto bene o era troppo presto???
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Ciao Ida! Se già triplica in 4 ore ha davvero una bella spinta! Questo è un ottimo segnale di un lievito vitale. Tuttavia non dimenticare che è ancora giovane e deve bilanciarsi, maturare: questo solo il tempo lo farà. Tu continua a tenerlo rinfrescato con continuità, una volta al giorno, fuori dal frigo e poi lo riponi in frigo al collasso, fino al giorno dopo.
Io, fossi in te, proverei anche a panificare, un pane semplice, giusto per vedere cosa riesce a fare il piccoletto!…:-D Fammi sapere! 🙂
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Grazie mary!!! Ti aggiornerò di sicuro…
A presto!
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P.s: il tuo è L unico blog in cui le spiegazioni sono chiarissime… complimenti davvero!
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…che gioia sentire parole così gentili! grazie!
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Mary perdonami, solo un dubbio, li oli creato il 23 aprile… da subito ottimo risultato raddoppiava è pieno di bollicine… da ieri mi triplica in 4 ore… dopo il rinfresco di oggi L ho messo in frigo… ho sbagliato?
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Sei stato molto esauriente
mi hai tolto un po’ di
dubbi .Sei bravissima
Grazie mille
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ti ringrazio! passa a trovarmi quando vuoi! 🙂
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Ho ‘creato’ il mio licoli circa 2 mesi fa. Non è mai stato molto attivo, purtroppo. Dopo un mese ho cominciato a pianificare nella macchina del pane. Il pane non ha mai lievitato molto. Quello che mi ‘disturba’ di più è il gusto troppo acido, anche dopo 4/5 volte che ho fatto il pane. L’ultima volta ho rinfrescato con 1 parte di licoli e 2 di acqua e farina. È migliorato un po’ ma ancora insoddisfacente. Hai, per favore, qualche consiglio? Grazie
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ciao Vanda, scusa il grande ritardo, è un periodo incasinato. Se il gusto acido lo senti anche sul pane cotto, significa che il tuo lievito è probabilmene sbilanciato. Per riequilibrarlo, prova a rinfrescarlo ogni volta che arriva al raddoppio, mai dopo. E bene anche quei rinfreschi al doppio che hai fatto tu. Nel giro di una settimana dovrebbe rimettersi in forze. Fammi sapere se ti va. Ciao!
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Grazie per la risposta. Piano piano il pane sta avendo un gusto che mi soddisfa. Spero continui così anche se so che talvolta potrà ancora farmi qualche ‘sorpresa’. D’altra parte è una cosa viva…..
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esattamente, la cosa bella è proprio questa!
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verissimo, è il suo bello no? 🙂
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